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Torta Salata al Porro di Cervere
Torta Salata al Porro di Cervere

Il porro appartiene alla famiglia delle Liliacee, che include piante come l'aglio, la cipolla, l'asparago e il pungitopo, note per le loro numerose proprietà medicinali.

 

Il Porro di Cervere, protagonista della ricetta odierna, è inserito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Piemonte. Dal 1996, la sua produzione è promossa e valorizzata dal Consorzio per la tutela e valorizzazione del Porro Cervere.

Rispetto ad altre varietà, è più tenero, dolce e digeribile. Si presta a diverse preparazioni culinarie, utilizzando principalmente la parte bianca del fusto.

 

A Cervere, la coltivazione del porro segue metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione, che si adattano difficilmente alla meccanizzazione, mantenendo così una forte componente di lavoro manuale che ne limita la produzione su larga scala.

 

Oggi vi proponiamo una torta salata in cui il Porro di Cervere è l'ingrediente principale, esaltato da pochi altri ingredienti semplici.

 

Mettiamoci il grembiule e iniziamo!

 

Ingredienti

 

  • 1 confezione di pasta fillo
  • 6 porri di Cervere (grandi)
  • 250 g di ricotta fresca
  • 3 uova
  • 50 g di formaggio Grana Padano grattugiato
  • Sale q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.

 

Preparazione

 

1. Pulite accuratamente i porri, eliminando le radici e la parte verde più dura; quindi, con un coltello affilato, tagliateli a rondelle.

 

2. In una padella ampia, versate 3-4 cucchiai di olio e aggiungete i porri.

Mettete la padella sul fuoco a fiamma bassa e fate cuocere per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.

 

3. Nel frattempo, in una ciotola, sbattete le uova, incorporate la ricotta e il formaggio grattugiato, e aggiustate di sale. Quando i porri saranno cotti, lasciateli raffreddare e poi uniteli al composto di uova e formaggio, amalgamando bene.

 

4. Prendete una teglia da 22 cm di diametro, stendete un foglio di pasta fillo e spennellatelo con olio. Sovrapponete un secondo foglio, spennellandolo nuovamente. Versate il composto, livellatelo e copritelo con altri due fogli di pasta fillo, spennellando ciascuno con olio. Ripiegate i bordi eccedenti verso l'interno della teglia.

 

5. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 35-40 minuti, coprendo la torta con un foglio di alluminio per i primi 20 minuti di cottura. Attendete 10 minuti prima di tagliare e servire la torta.

 

Buon Appetito!

 

 

 

Tips & Salute

Il Porro di Cervere è un ortaggio a basso contenuto calorico, ricco di vitamine, tra cui la vitamina A e la vitamina C, e minerali come il manganese. Contiene numerose molecole antiossidanti e antinfiammatorie, tra cui alcuni polifenoli.

Le fibre presenti nel porro conferiscono proprietà sazianti e favoriscono il benessere gastrointestinale.

Grazie a queste caratteristiche, il porro può contribuire a contrastare l'infiammazione e lo stress ossidativo, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcune forme di cancro.

Cappone al forno
Cappone al forno

Il consumo di cappone si è progressivamente diffuso nel corso dei secoli, raggiungendo il suo apice durante il Medioevo, quando divenne un alimento pregiato riservato alle tavole dei ceti più abbienti.

 


Oggi, è apprezzato in tutto il mondo, in particolare in Francia (famoso il Chapon de Bresse), Spagna e in Italia.


Sebbene attualmente in Italia non esistano capponi certificati secondo i criteri UE, il Cappone di Morozzo è dal 1999 un Presidio Slow Food.

Questa varietà appartiene al biotipo scuro di Cuneo, caratterizzato da piumaggio lucente e variopinto, pelle gialla e un peso che varia tra i 2 e i 3 chilogrammi. Il Cappone di Morozzo è stato il primo prodotto a ricevere il riconoscimento di Presidio Slow Food, a testimonianza della sua eccellenza qualitativa e del ruolo fondamentale nella salvaguardia delle piccole economie locali.

 

 

Ingredienti ( per 6/8 persone)

 

  • 1 cappone di Morozzo
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • 1 bicchiere di brodo
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 rametto di timo
  • 1 rametto di salvia
  • ½ limone
  • 3 spicchi d’aglio
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.

 

Procedimento

 

1. Preriscaldate il forno a 180°C.

 

2. Lavate il cappone e asciugatelo tamponandolo con carta da cucina. Massaggiatelo con olio, sale e pepe. Farcite la cavità interna con le erbe aromatiche, l’aglio, qualche grano di pepe e il mezzo limone tagliato a spicchi.

 

Legate il cappone con dello spago da cucina per mantenere ben aderenti al corpo le ali e le cosce. Disponete il cappone in una pirofila e infornatelo. Fatelo dorare uniformemente su entrambi i lati. .

 

Sfumate con il vino bianco e bagnatelo con il brodo.

 

3. Cuocete in forno per almeno 2 ore, girandolo un paio di volte. A metà cottura, copritelo con un foglio di alluminio che rimuoverete 5 minuti prima di terminare la cottura. Verificate la cottura infilzando la carne con una forchetta: se i rebbi escono con facilità, il cappone è pronto.

 

4. Togliete lo spago, irrorate con il fondo di cottura e servite.

 

 

Tips & Abbinamenti:

 

Servite il cappone intero per un impatto scenografico. Una volta portato in tavola, riportatelo in cucina per sezionarlo e accompagnatelo con contorni come patate arrosto, verdure di stagione o salse a piacere.  

 

 

La cottura del cappone richiede circa 40 minuti per ogni chilogrammo di carne a 180°C. Ad esempio:

  • Un cappone da 3 kg necessita di circa 2 ore.
  • Un cappone da 4 kg richiede circa 2 ore e 40 minuti.

 

Se preferite una cottura a bassa temperatura (120°C o 150°C), i tempi si allungheranno significativamente. In tal caso, utilizzate un termometro da cucina per verificare che la temperatura interna raggiunga i 74°C al cuore della coscia e del petto.

Glögg -  Il vin brûlé Svedese
Glögg - Il vin brûlé Svedese

Per questo Natale abbiamo pensato di preparare con voi il Glögg, una ricetta semplice e avvolgente perfetta durante tutto il periodo delle Feste.

Questo vino caldo speziato, originario della Scandinavia, simile al nostro al vin brûlé, viene servito caldo e accompagnato da nocciole, mandorle e uvetta. Si beve prima di cena, solitamente passeggiando tra i mercatini di Natale.

In Svezia, il vino caldo speziato risale al Medioevo, quando le spezie venivano utilizzate per coprire il sapore poco gradevole del vino di scarsa qualità. Oltre a rendere più piacevole il vino, il Glögg offriva conforto e calore durante i lunghi e gelidi inverni scandinavi.

 

Prepararlo è davvero semplice: armiamoci di spezie e di vino rosso e diffondiamo in casa la magia natalizia.

 

Ingredienti

 

Base

 

  • 1 bottiglia di vino rosso
  • 125 g di rum
  • 125 g di zucchero semolato

 

Spezie e aromi

 

  • 1/2 mezza noce moscata grattugiata
  • 20 semi di coriandolo
  • 6 chiodi di garofano
  • 1 cucchiaino di cardamomo in polvere
  • 1 stecca di cannella
  • 1/2 bacca di vaniglia
  •  La scorza di ½ arancia
  • 1 anice stellato
  • 1 pezzetto di zenzero fresco

 

Per ogni bicchiere

  • 3 o 4 mandorle
  • 1 cucchiaino di uvetta
  • 1 fettina di arancia (opzionale)

 

Procedimento

 

  • In un contenitore ermetico, unite il rum con tutte le spezie: la bacca di vaniglia aperta a metà, la scorza d’arancia, il coriandolo, i chiodi di garofano, il cardamomo, la noce moscata, l’anice stellato e il pezzetto di zenzero fresco. Lasciate in infusione per almeno 48 ore a temperatura ambiente, mescolando di tanto in tanto.

 

  • Trascorse le 48 ore, filtrate il rum aromatizzato e tenetelo da parte. Conservate le spezie e la scorza d’arancia utilizzate nell’infusione. Scaldate a fuoco molto basso mescolando per far sciogliere lo zucchero, qualche minuto. In una pentola dal fondo spesso, versate il vino rosso, lo zucchero e le spezie recuperate dall’infusione. Scaldate il tutto a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto per far sciogliere lo zucchero senza far bollire.

 

  • Aggiungete il rum aromatizzato al vino speziato e portate il tutto a una leggera ebollizione. Lasciate sobbollire per pochi minuti, facendo attenzione a non far evaporare troppo l’alcol.

 

  • Preparate dei bicchieri e inserite in ciascuno 1 cucchiaino di uvetta e 3-4 mandorle spellate. Se volete, potete aggiungere una fettina di arancia. Versate il Glögg bollente nei bicchieri e servite subito, lasciandovi avvolgere dal suo aroma speziato.

 

 

Curiosità: Se preferite una versione analcolica, sostituite il vino e il rum con succo di mela non zuccherato e procedete nello stesso modo, eliminando lo zucchero dalla ricetta.

 

 

God Jul! Buon Natale! 🎄

Tronchetto di Polenta e Cotechino con Lenticchie
Tronchetto di Polenta e Cotechino con Lenticchie

Oggi, vi presentiamo un piatto unico, dal sapore invernale e dall'aria natalizia, perfetto per celebrare il Capodanno o per deliziare amici e parenti durante una cena speciale.

 

La ricetta ci è stata ispirata da Sonia Camozzini, food blogger bergamasca di Giallo Zafferano e ospite del programma televisivo MasterChef. Mamma a tempo pieno di tre figli, Sonia coltiva una grande passione per la cucina e cura con dedizione la sua pagina Instagram Arte e fantasia a tavola, nata da un piccolo blog dedicato alla cucina italiana.

 

Il tronchetto di polenta, con cotechino e lenticchie è un piatto unico e sfizioso, una ricetta originale per stupire i vostri ospiti. Vediamo come prepararlo!

 

 

Ingredienti

 

Per le lenticchie:

  • 250 g di lenticchie (lavate e risciacquate con cura)
  • 4 carote
  • 1 cipolla
  • 1 gambo di sedano
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 5 cucchiai di salsa di pomodoro
  • 500 ml di brodo vegetale
  • Sale q.b.
  • Una punta di peperoncino in polvere
  • 1 cucchiaino di basilico tritato
  • Per la polenta:
  • 2 lt di acqua
  • 350 g di farina di mais
  • sale
  • Altri ingredienti:
  • 2 cotechini
  • una spolverata di parmigiano grattugiato

 

Per la polenta:

  • 2 lt di acqua
  • 350 g di farina di mais (farina per polenta)
  • Sale q.b.
  • Una spolverata di parmigiano grattugiato

 

Interno:

  • 2 cotechini precotti

 

Procedimento

 

Preparate le lenticchie.

 

1. In una pentola capiente, fate soffriggere un trito di carote, cipolla e sedano con l’olio extravergine d’oliva per qualche minuto. Aggiungete il basilico tritato e una punta di peperoncino, mescolando per amalgamare i sapori.

 

2. Unite le lenticchie lavate, la salsa di pomodoro e il brodo vegetale. Lasciate cuocere a fuoco dolce per circa 40 minuti, mescolando di tanto in tanto e aggiustando di sale, se necessario.



Preparate la polenta.


3. Mettiamo sul fuoco un tegame con 2 litri di acqua e portiamolo a ebollizione. Appena l'acqua bolle, aggiungiamo il sale e versiamo la farina di mais a pioggia, mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi. Continuiamo a mescolare per 30 minuti, o fino a ottenere una consistenza ideale.

Nel frattempo, cuociamo i cotechini seguendo le indicazioni riportate sulla confezione.

 

5. Una volta pronta la polenta, trasferitela su un foglio di carta da forno, stendendola con una spatola per formare un rettangolo di circa 1,5 cm di altezza. Assicuratevi che la lunghezza del rettangolo corrisponda a quella dei cotechini.

 

Assemblate il tronchetto.

 

6. Sovrapponete uno strato sottile di lenticchie alla base di polenta e posizionate i cotechini al centro. Arrotolate delicatamente la polenta intorno al ripieno, aiutandovi con la carta da forno, fino a formare un salame compatto. Lasciate raffreddare.

 

Guarnite e servite.

 

7. Quando il tronchetto si è raffreddato, tagliate un’estremità in obliquo e posizionatela accanto al rotolo per creare l’effetto di un ramo. Con i rebbi di una forchetta, realizzate delle linee ondulate sulla superficie per simulare le venature della corteccia di un tronco.

Disponete il tronchetto su un piatto da portata, completandolo con il resto delle lenticchie distribuite alla base.

Il tronchetto di polenta con cotechino è buono anche freddo, tuttavia consigliamo di riscaldare leggermente il piatto, prima di servirlo, per esaltarne il sapore e la morbidezza.

 

 

Pronti a stupire i vostri commensali?

Dinnede: Le pizze dei Mercatini di Natale
Dinnede: Le pizze dei Mercatini di Natale

Vi è mai capitato, gironzolando per i Mercatini di Natale, di assaggiare le deliziose Dinnede?

 

Queste specialità, simili a pizze, sono originarie della Svevia, una regione della Germania, e vengono sfornate dai caratteristici Schlossbeck, forni ambulanti che riempiono l’aria nordica di profumi irresistibili, insieme al pane di segale e ai bretzel.

Il termine “Dinnede” deriva dal dialetto svevo, da bünn, che significa “sottile”, proprio come l’impasto di queste bontà. Le Dinnede sono tradizionalmente farcite con panna acida, dadini di patate, pancetta o speck, cipolla o porro, e guarnite con erba cipollina o un tocco di cumino.

 

Pronti a portare un po’ di atmosfera natalizia in cucina? Ecco come prepararle!

 

Ingredienti

(per circa 7 Dinnede)

 

Panna acida:

  • 140 g di panna fresca
  • 60 g di yogurt bianco greco
  • 1 cucchiaio e mezzo di succo di limone filtrato

 

Pasta dinnede:

  • 0,350 g di farina 00'
  • 140 g di farina di segale
  • 300 g di acqua
  • 16 g di lievito di birra
  • 5 g di sale
  • 1 pizzico di zucchero

 

Farcitura:

  • 200 g di panna acida
  • 140 g di speck
  • 2 patate
  • 1 cipolla grande
  • Pepe nero macinato q.b.
  • Erba cipollina q.b.
  • Sale q.b.
  • Olio extravergine di oliva 

 

Preparazione

 

1. Panna acida

Preparate la panna acida almeno 12 ore prima. Mescolate la panna con il succo di limone filtrato e lo yogurt in una ciotola. Coprite con cura e lasciate riposare in frigorifero.

 

2. Impasto

Sciogliete il lievito e lo zucchero in acqua tiepida, lasciandolo risposare per 10 minuti. Unite la farina 00 e la farina di segale, quindi amalgamate fino a ottenere un impasto omogeneo. Solo alla fine aggiungete il sale.

Lavorate l’impasto con energia, poi mettetelo a lievitare in un contenitore chiuso in un luogo asciutto per circa 3 ore.

 

3. Farcitura

Mentre l’impasto lievita, lessate le patate con la buccia per 30 minuti. Una volta cotte, lasciatele raffreddare, pelatele e tagliatele a dadini.
Affettate la cipolla e fatela stufare a fuoco basso con un filo d’olio extravergine, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario. Quando sarà morbida, spegnete il fuoco e aggiungete lo speck tagliato a striscioline, mescolando velocemente.

Infine, tagliate finemente l’erba cipollina.

 

4. Composizione

Dividete l’impasto in 7 parti e stendete ogni pezzo fino a formare delle lingue sottili di circa 22x10 cm. Copritele con un panno e lasciatele riposare per 30 minuti.

Farcite ogni base con uno strato di panna acida, i dadini di patate e il mix di cipolla e speck. Condite con pepe macinato fresco e un filo d’olio extravergine.
Cuocete le Dinnede in forno statico preriscaldato a 200°C per circa 20 minuti.

Sfornate le vostre pizzette natalizie e guarnitele con dell'erba cipollina e ancora un giro di pepe. Meglio se servite calde!

 

Consiglio: Fate attenzione con il sale, poiché lo speck tende a rilasciare sapidità durante la cottura.

 

 

 

Buon appetito e buone feste! 

Contorno di Zucchine e Pancetta Dolce
Contorno di Zucchine e Pancetta Dolce

Questa deliziosa ricetta a base di zucchine disidratate Farris è un'idea versatile e gustosa, perfetta sia come contorno sfizioso che come condimento per un primo piatto ricco di sapore.



Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 125 g zucchine a rondelle disidratate Farris
  • 150g di pancetta dolce tagliata a cubetti
  • 1 cipolla tritata finemente
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Prezzemolo fresco tritato q.b. (per guarnire)

 

Preprazione

 

Le zucchine

 

  • Portate a ebollizione una pentola d'acqua non salata e lessate le rondelle di zucchine per circa 20 minuti, fino a quando risultano morbide ma ancora compatte. Scolatele accuratamente.

 

Soffritto aromatico

 

  • In una padella capiente, scaldate l'olio extravergine d'oliva e aggiungete la cipolla tritata finemente insieme alla pancetta dolce. Fate rosolare a fuoco dolce, mescolando di tanto in tanto, fino a quando la cipolla diventa traslucida e la pancetta ben dorata.

 

Cottura

 

  • Unite le zucchine scolate nella padella, mescolate delicatamente per amalgamare i sapori e lasciate cuocere per circa 5 minuti. Sfumate con il vino bianco, lasciandolo evaporare a fuoco medio. Regolate di sale e pepe secondo il vostro gusto.
  • Aggiungete mezzo bicchiere di acqua calda e continuate la cottura per ulteriori 5-10 minuti, fino a ottenere una consistenza cremosa e avvolgente.

 

Finitura e servizio

 

  • Servite le zucchine ben calde, guarnendo con una generosa spolverata di prezzemolo fresco tritato per un tocco di freschezza e colore.

 

 

Se desiderate utilizzare questa preparazione come condimento per un primo piatto, abbinate le zucchine a una pasta corta, come penne o fusilli.

Per un risultato ancora più gustoso, completate il piatto con una spolverata di pecorino o parmigiano grattugiato e un pizzico di pepe nero macinato al momento.  

 

 

La ricetta è stata realizzata da Fernanda Demuru, foodblogger di Giallo Zafferano autrice del blog "Il Leccapentole… e le sue padelle".

Un liquore speciale: il 100 foglie di Amarena
Un liquore speciale: il 100 foglie di Amarena

Tra i vini dolci, liquorosi o aromatizzati con la frutta e le spezie, c’è un prodotto unico, realizzato con le foglie di amareno.



L’amareno è un albero simile al ciliegio, ma di più piccole dimensioni, che cresce anche in forma selvatica. I suoi frutti, come la celebre varietà Marasca, sono molto apprezzati in pasticceria: il liquore Maraschino, oltre ad essere utilizzato dai bartender nella miscelazione, è un ingrediente ormai iconico di numerosi dolci.

 

Oggi vi spieghiamo la semplice preprazione del 100 Foglie di Amarena, noto anche come Amarenillo.

 

Come base alcolica utilizzeremo il Talò Primitivo di Manduria D.O.P. delle Cantine San Marzano, un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi che richiamano l’amarena matura. Questo vino si distingue per le sue note di cacao e vaniglia ed è affinato per sei mesi in barrique di rovere francese e americano.


In questa ricetta dedicata alla preparazione del nostro liquore alle amarene, abbiamo scelto di non far bollire lo zucchero nel vino, per preservarne i delicati sentori. Lo zucchero, infatti, si dissolve perfettamente durante il periodo di riposo, garantendo un risultato equilibrato e armonioso.

 

Ingredienti

  • 100 foglie di amarena
  • 1 Bottiglia di Talò Primitivo di Manduria D.O.P.
  • 300 grammi di alcol a 96°
  • 300 grammi  Zucchero

 

Procedimento



Pulite le foglie di amarena con un panno umido per rimuovere eventuali impurità.

Disponete le foglie in un barattolo capiente e copritele con lo zucchero. Versate, poi, il vino nel barattolo, chiudetelo ermeticamente e agitatelo con delicatezza per mescolare gli ingredienti.
Lasciate il barattolo liquoroso in un luogo fresco e buio, scuotendolo quotidianamente per facilitare lo scioglimento dello zucchero.

 

Trascorse due settimane, aggiungete l’alcol e mescolate con cura.

Il giorno seguente, filtrate il vino liquoroso con un colino e trasferitelo in una bottiglia pulita.

Lasciate riposare il vostro liquore per un mese prima di degustarlo.

 

Ottimo come digestivo a fine pasto anche per accompagnare dolci, il 100 foglie di amarena è un ingrediente fortemente utilizzato in miscelazione, per la realizzazione di cocktail, grazie al suo profilo aromatico avvolgente.

 

Buona preparazione e buona degustazione!

Marillenknödel - Gnocchi Dolci all'Albicocca
Marillenknödel - Gnocchi Dolci all'Albicocca

In Austria la parola "marille" significa albicocca. Questo dolce frutto è una delle specialità della splendida e soleggiata regione della Wachau, situata nel Niederoesterreich, la Bassa Austria. La Wachau si estende a nord di Vienna, lungo ile rive del Danubio, ed è rinomata per i suoi vini, le albicocche, le abbazie e i magnifici paesaggi collinari. La regione ospita circa centomila alberi di albicocco, che, durante la fioritura primaverile, regalano uno spettacolo naturale mozzafiato.

 

Oggi vi proponiamo una ricetta semplice e veloce per preparare dei gustosi canederli tirolesi all'albicocca, utilizzando sia frutta sciroppata che frutta fresca

 

 

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 1 kg di patate farinose per gnocchi
  • 80 g di burro
  • 50 g di semolino
  • 1 uovo
  • 2 tuorli
  • 250 g di farina
  • 24 mezze albicocche sciroppate oppure 12 albicocche fresche (in base alla stagione)
  • 100 g di marmellata di albicocche o, se si usano albicocche fresche, 12 zollette di zucchero
  • 150 g di pane grattugiato
  • 180 g di burro
  • cannella in polvere q.b.

 

 

Procedimento

Lessate le patate con la buccia, sbucciatele e passatele nello schiacciapatate mentre sono ancora caldea. Lasciatele intiepidire, quindi aggiungete 80 g di burro ammorbidito, il semolino, un pizzico di sale, l’uovo intero e i due tuorli. Infine, incorporate la farina setacciata, mescolando e lavorando l'impasto fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea.

 

Lasciate riposare per 10 minuti poi e stendete l’impasto su un ripiano infarinato dandogli mezzo cm di spessore e ricavate 12 quadrati di circa 7 x 7 cm.

 

Accoppiate le mezze albicocche, mettendo al centro un po' di marmellata, e avvolgetele con i quadrati di iimpasto fino a formare dei grossi gnocchi rotondi.

Se utilizzate albicocche fresche, inseritene una intera all'interno di ogni gnocco, sostituendo il nocciolo con un quadratino di zucchero

Lessate gli gnocchi in acqua bollente per 10 minuti a fuoco dolce, mescolandoli delicatamente per evitare che si attacchino.

Nel frattempo, sciogliete il burro rimanente in una padella, aggiungete il pane grattugiato e fatelo dorare mescolando.

 

Scolate gli gnocchi, trasferiteli nella padella con il pangrattato rosolato e rigirateli con cura finché saranno completamente ricoperti.

 

Servite, infine, gli gnocchi caldi e cospargeteli con un po' di cannella o zucchero a velo.

 

Ed ora gustate questa vera dolcezza nordica!

 

In Austria esiste una variante con le prugne, i Zwetschgenknödel, che possono essere serviti con gelato, crema alla vaniglia o semplicemente da soli, spolverati di zucchero.

Calamarata al Sugo e Formaggio ai Funghi Porcini
Calamarata al Sugo e Formaggio ai Funghi Porcini

Non c'è coccola migliore di un buon piatto di pasta. Sin dal suo inconfondibile profumo durante la cottura, la pasta stimola la fantasia, suggerendo abbinamenti e ricette da creare.

 

La calamarata, in particolare, è un formato di pasta che regala grandi soddisfazioni grazie alla sua consistenza corposa e avvolgente. Uno dei nostri preferiti! Oggi ve la proponiamo con intensi sapori mediterranei: un dolce sugo di pomodoro che si sposa con la cremosità di un formaggio ai funghi porcini.

Gli ingredienti di questa ricetta provengono da produttori cooperativi impegnati a valorizzare le eccellenze gastronomiche italiane.

 

La calamarata è prodotta da Daunia&Bio Società Cooperativa, nata nel 2011 nel territorio foggiano. Questa cooperativa riunisce produttori agricoli del settore biologico e promuove il progetto Pasta&Bio, volto alla diffusione di pasta ottenuta da grani duri locali, in particolare della varietà Senatore Cappelli, coltivati con metodi biologici e tracciati dalla semina al prodotto finito.



I pomodori pelati provengono da Rosso Gargano, una società consortile con sede a Foggia, impegnata nella valorizzazione di questo ortaggio simbolo della tradizione gastronomica italiana.

 

Il formaggio ai funghi porcini che abbiamo selezionato è di media maturazione, prodotto con latte misto bovino e ovino dal marchio Trevalli - Cooperlat, una cooperativa marchigiana con oltre 60 anni di esperienza nel settore lattiero-caseario, impegnata nella sostenibilità ambientale e nella salute dei consumatori.

 

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 320 g di calamarata Daunia&Bio
  • 400 g di pomodori pelati Rosso Gargano
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • 200 g di formaggio misto ai funghi porcini Trevalli, tenuto a temperatura ambiente per due ore prima dell’uso
  • Timo secco q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.

 

Preparazione

1. Schiacciate i pomodori pelati all’interno di una ciotola, aiutandovi con una forchetta.

 

2. In un pentolino d’acciaio dal fondo spesso, scaldate l’olio a fiamma moderata e aggiungete lo spicchio d’aglio. Fate insaporire l’olio senza far dorare l’aglio. Aggiungete i pomodori pelati, alzate leggermente la fiamma e cuocete per circa 5 minuti. Regolate di sale, pepe e aggiungete un pizzico di timo. Mescolate e lasciate raffreddare.

 

3. Tagliate il formaggio ai funghi porcini a cubetti di circa 1 cm per lato. Cuocete la calamarata in abbondante acqua salata seguendo i tempi indicati sulla confezione.

 

4. Scolate la pasta, conditela con un filo d’olio e lasciatela riposare qualche minuto in un piatto ampio.

Una volta intiepidita, conditela con la salsa di pomodoro e distribuitela nei piatti. Completate ogni porzione con i cubetti di formaggio ai funghi porcini e servite.

 

 

Un piatto semplice ma ricco di sapore, che celebra la tradizione mediterranea e l’impegno cooperativo quotidiano con ingredienti d’eccellenza.