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Risotto con Zucchine, Fiori di Zucca e Gorgonzola DOP
Risotto con Zucchine, Fiori di Zucca e Gorgonzola DOP

Il mese scorso siamo stati in Piemonte, in occasione del Premio Melograno, un riconoscimento annuale che celebra le migliori pratiche e l'impegno delle cooperative agroalimentari nel promuovere sostenibilità, responsabilità sociale e legame con il territorio.

 

In questa occasione, abbiamo avuto l’onore e l’incredibile piacere di assaporare il Gorgonzola Dolce DOP della Latteria Sociale di Cameri, un'eccellenza casearia piemontese da oltre un secolo.

Questo formaggio, prodotto con latte vaccino intero proveniente dagli allevamenti dei soci della Latteria, in provincia di Novara, si distingue per la sua straordinaria cremosità e il suo gusto delicatamente dolce dalle note piccanti.

 

Oggi vi proponiamo un’avvolgente ricetta invernale che ha come protagonista il Gorgonzola Dop della Latteria Sociale Cameri.

 

Nessuno vi giudicherà quando leccherete il piatto con le dita!

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 320g di riso carnaroli
  • 1 zucchina grande
  • 12 fiori di zucchina
  • 200g di Gorgonzola Dolce DOP Latteria di Cameri
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • Brodo vegetale q.b. - senza glutine o fatto in casa
  • Parmigiano grattugiato q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Pepe nero q.b.

 

Preparazione

 

1. Pulite delicatamente i fiori di zucchina, rimuovete il pistillo interno e lasciateli asciugare su carta assorbente.

Lavate e tagliate la zucchina a piccoli cubetti.

 

2. In una casseruola ampia, scaldate tre cucchiai di olio extravergine di oliva e fate tostare il riso insieme ai cubetti di zucchina. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare completamente.

Aggiungete gradualmente il brodo vegetale caldo, mescolando e aspettando che venga assorbito prima di versarne altro. C

ontinuate la cottura fino a quando il riso sarà al dente.

 

3. A questo punto, unite il Gorgonzola tagliato a pezzetti e i fiori di zucchina.

Mescolate bene per amalgamare i sapori, spegnete il fuoco e mantecate con qualche cucchiaio di Parmigiano grattugiato.

 

4. Completate con una generosa macinata di pepe nero e servite subito, ben caldo.

 

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Consigliamo di abbinarlo a un vino bianco strutturato e aromatico Gavi DOCG del Piemonte. Rotondo e minerale, dalle note di albicocca, pera ed erbe officinali, che si sposa perfettamente con piatti a base di formaggi freschi.

Babà al Rum con Crema Chantilly e Frutti di Bosco
Babà al Rum con Crema Chantilly e Frutti di Bosco

Il babà è uno dei dolci tipici della tradizione dolciaria partenopea.

Eppure, il famoso dolce imbevuto di rum non ha origini italiane, nasce in Polonia e approda a Napoli, in Campania, che da allora l'ha reso parte integrante della sua tradizione, rielaborandolo in varie versioni senza stravolgerne la storia e le basi.

 

Oggi vi proponiamo la nostra ricetta per realizzare il babà al rum con crema chantilly e frutti di bosco.

 

Ingredienti

  • 300 g di farina Manitoba 380-420W
  • uova grandi
  • 100 g di burro
  • 100 g di latte
  • 25 g di zucchero
  • 8 g di lievito di birra
  • ½ cucchiaino di sale fino

 

 

Preparazione

 

Lievitino

Sciogliete il lievito di birra con 50 g di latte tiepido e 1 cucchiaino di zucchero, aggiungete 70 g di farina, e impastate gli ingredienti. Lasciate lievitare finché l'impasto non raddoppia, coprendo con un telo inumidito.

 


Primo impasto

Versate in una ciotola i 230 g di farina restanti, e realizzate un incavo con un pugno versandovi il lievitino e le 3 uova. Impastate schiacciando ripetutamente nella mano l’impasto per amalgamare le uova e aggiungete un cucchiaio di latte alla volta per ammorbidirlo un po’, facendo attenzione a non renderlo molle, poi impastate energicamente per una decina di minuti. Coprite  il tutto e lasciate lievitare fino a che l'impasto non raddoppia in volume (60/90 minuti).

 


Secondo impasto

In un piccolo contenitore lavorate il burro a pomata, impastandolo con i restanti 20 g di zucchero e il sale. Aggiungete il composto realizzato all'impasto precedente, una cucchiaiata alla volta, facendo assorbire bene prima di aggiungere la successiva. Lavorate il tutto per 5 minuti circa nella ciotola, poi ribaltate l’impasto su un piano da lavoro e iniziate a lavorare energicamente ripiegandolo e sbattendolo più volte per 25/30 minuti. In questa fase occorre tenacia e resistenza per ottenere un babà spugnoso e morbido, capace di assorbire e trattenere la bagna. Quando l'impasto inizierà a staccarsi dalle mani, ripiegatelo e lavoratelo fino ad ottenere una forma tondeggiante. Non appena compariranno bolle d’aria, l'impasto sarà pronto.

 


Questo procedimento manuale può essere realizzato con l'aiuto di una planetaria, in circa dieci minuti.

 


Imburrate lo stampo e sistematevi dentro l’impasto, staccando dallo stesso alcuni pezzi che schiaccerete con pollice ed indice, a mano chiusa come a strozzarli. Una volta completato il giro nello stampo, sigillate con l’indice gli spazi tra una pasta e l’altra, coprite il tutto con un panno umido e lasciate lievitare in forno spento con luce accesa per 2 ore, fino a triplicare di volume dell'impasto. Infornate il babà a forno preriscaldato a 220°, portate quindi la temperatura a 200° e lasciate cuocere per 20 minuti. A metà cottura coprite il tutto con un foglio di alluminio. Una volta cotto lasciate intiepidire, ed adagiate il vostro dolce su un piatto da portata, facendolo scivolare con molta attenzione.

 

 

Per la bagna

  • 1 lt di acqua
  • 400 g di zucchero
  • 1 limoni

 

Versate l’acqua in una pentola, aggiungete lo zucchero e la scorza di limone (priva della parte bianca) e lasciate bollire per 10 minuti. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Con l’aiuto di un colino, versate il liquido sul babà ancora tiepido. Ogni 10/15 minuti, aiutandovi con un mestolino, raccogliete lo sciroppo sul fondo e irrorate di nuovo. Continuate a bagnare il composto immergendolo nello sciroppo per pochi secondi e ripetete l’operazione fin quando il babà non risulti ben inzuppato. Al termine, mettete il babà su di un vassoio.

 

 

Per la crema chantilly

  • 2 bicchieri di latte
  • 2 tuorli d'uovo
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai di farina
  • 1 scorza di limone
  • 125 ml di panna per dolci

 

Portate a ebollizione il latte con la scorza del limone (senza la parte bianca). In un recipiente sbattete con le fruste il tuorlo, lo zucchero e la farina. Versate poi, poco alla volta, il latte caldo nel composto mescolando. Mettete la crema sul fuoco a fiamma bassissima e lasciate cuocere per massimo 3-4 minuti, mescolando continuamente. A discrezione, potete aggiungere dei fiocchi di burro che eviteranno la formazione della pellicina. Non appena la crema si sarà raffreddata iniziate a montare la panna. Incorporate delicatamente la panna alla crema pasticciera cercando di non smontare la crema chantilly. Una volta raffreddata, mettetela nella sac-a-poche e riponetela in frigo.

 

 

Completamento del babà

  • 250 ml di rum (dipende dai gusti)
  • 250 ml tra sciroppo e frutti di bosco
  • gelatina per crostate

 

Irrorate il rum, senza esagerare, e spennellate con della gelatina per torte, (precedentemente preparata). Infine, decorate il tutto con la crema chantilly, i frutti di bosco e il suo sciroppo.

 

 

Il vostro babà è pronto per essere gustato!

Calamarata con Totani e Zucchine a Rondelle
Calamarata con Totani e Zucchine a Rondelle

La calamarata con totani e zucchine è un primo piatto irresistibile, facile e veloce da preparare.

Un classico della cucina mediterranea che grazie alla combinazione di carboidrati, verdure e pesce, si trasforma in un piatto unico perfetto per ogni stagione.

La ricetta che vi proponiamo oggi è stata realizzata da Francesca Vassallo, autrice del blog La maggiorana persa.

 

Per garantire un risultato dal sapore autentico e tradizionale,, abbiamo selezionato tra gli ingredienti i pomodori ciliegini secchi sott’olio della cooperativa Agrologica Bio, che, da oltre 20 anni, coltiva le terre più preziose della la Sicilia, tra Ragusa, Catania e Siracusa.

 

Mettiamoci ai fornelli!

 

Ingredienti per 2 persone

 

  • 180 g di pasta tipo “calamarata”
  • 300 g di calamaretti o totanetti già puliti
  • 2 zucchine
  • 20 g di pomodori ciliegini secchi sott’olio Agrologica Bio
  • 1 spicchio d’aglio
  • Vino bianco q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Acqua q.b.
  • Sale q.b.

 

Preparazione

 

1. Tagliare le zucchine a rondelle finissime, aiutandovi con una mandolina. Fatele rosolare in una padella con un filo d’olio, un pizzico di sale e pepe per circa 5 minuti, fino ad ammorbidirle leggermente.

 

2. Portate a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata. Cuocete la pasta per tre minuti in meno del tempo indicato sulla confezione.

 

3. Tagliate i calamaretti a rondelle, mantenendo i tentacoli interi.

Affettate i pomodori secchi a listarelle sottili e pelate l’aglio, dividendo lo spicchio in due.

In una padella, fate rosolare lo spicchio d’aglio nell’olio extravergine d’oliva. Appena inizierà a dorarsi, aggiungete gli anelli di calamari e fate saltare per circa 5 minuti. Sfumate con il vino bianco.

Aggiungete le zucchine a rondelle ai calameretti mescolando delicatamente. Fate insaporire per 2 minuti.

 

4. Scolate la pasta, conservando circa mezzo bicchiere di acqua di cottura.

Trasferite la pasta nella padella con i calamaretti e le zucchine. Ultimate la cottura, aggiungendo l’acqua di cottura poco per volta per ottenere una consistenza cremosa.

Poco prima di spegnere il fuoco, unite i pomodori secchi tagliati a listarelle. Mescolate bene per amalgamare i sapori.

 

 

La vostra calamarata con totani e zucchine è pronta per essere servita. Buon appetito!

Plumcake Integrale allo Yogurt di Melagrana
Plumcake Integrale allo Yogurt di Melagrana

Oggi vi proponiamo una ricetta ispirata al plumcake allo yogurt di Benedetta Rossi, celebre cuoca, blogger, conduttrice televisiva e scrittrice italiana, nota per il suo blog di cucina Fatto in casa da Benedetta.

 

Il nostro plumcake integrale allo yogurt di melagrana è un dolce semplice e genuino, perfetto per essere gustato sia a colazione che a merenda.


In questa versione utilizziamo farina integrale di grano russello macinato a pietra, una varietà tipica dell’entroterra siciliano. Il grano russello è una cultivar tipico dell’entroterra siciliano e deve il suo nome alla sua spiga dal colore rossastro. Il grano russello, noto per la sua spiga dal caratteristico colore rossastro, è una delle cultivar più antiche dell’isola, insieme alla Timilia. I prodotti a base di queste due cultivar mediterranee si distinguono per l’alta digeribilità, l’aroma intenso e un gusto inconfondibile, oltre a un tempo di conservazione più lungo rispetto ad altre farine.

 


A rendere speciale il nostro plumcake è l’aggiunta di yogurt di soia alla melagrana, che dona una consistenza soffice e un piacevole tocco di freschezza tipico di questo frutto.

 

 

Ingredienti

 

  • 200 g di farina integrale di grano russello macinata a pietra
  • 1 vasetto di yogurt di soia alla melagrana (in alternativa, yogurt di latte intero)
  • 80 g di olio di semi di girasole alto oleico
  • 50 g di latte (oppure bevanda vegetale di soia, riso o avena)
  • 80 g di zucchero di canna grezzo
  • 8 g di cremor tartaro
  • Zucchero a velo q.b.

 

 

Preparazione

 

1. In una ciotola capiente o nella planetaria, iniziate a lavorare lo zucchero di canna con lo yogurt di melagrana, utilizzando una frusta. Aggiungete l’olio di semi e una parte del latte o della bevanda vegetale. Mescolate bene.

Unite gradualmente la farina a pioggia, continuando a mescolare per evitare grumi. Aggiungete, infine, il cremor tartaro e lavorate il composto fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Se necessario, regolate la consistenza aggiungendo un po’ di latte.

 

2. Ungete e infarinate uno stampo da plumcake, e versatevi all’interno l’impasto. Livellate delicatamente la superficie con una spatola.

Mettete lo stampo in forno preriscaldato a 180°C in modalità ventilata e lasciate cuore per circa 30 minuti. Al termine della cottura, lasciate raffreddare il plumcake nello stampo. Per verificare la cottura, fate la prova dello stecchino: se esce pulito, il dolce è pronto.

 

3. Una volta intiepidito, estraete il plumcake dallo stampo e adagiatelo su un piatto da portata. Spolveratela superficie con zucchero velo e servitevi con la prima fetta ancora tiepida.

 

 

 

Cosa c’è di più buono di un dolce leggero, genuino e fatto in casa?

 

 

 

Dieta Mediterranea - La più Salutare per i Bambini
Dieta Mediterranea - La più Salutare per i Bambini

Il 20 Novembre si celebra ovunque la Giornata Mondiale dell’Infanzia, istituita dall’Onu nel 1954 – allora Giornata Universale dei Bambini.

 

Questa ricorrenza rappresenta un’occasione unica per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti dei bambini e per promuovere azioni concrete che possano migliorare il loro benessere, come studi e ricerche volti a garantire una crescita sana e felice.

 

L’articolo di oggi si concentra su un tema cruciale per il benessere infantile: la corretta alimentazione, prendendo spunto dalla dieta mediterranea, un modello alimentare riconosciuto a livello mondiale per i suoi benefici sulla salute.

 

 

L’importanza di una Dieta Equilibrata

Recenti studi affermano che un terzo dei bambini italiani ha problemi di peso, con il rischio di sviluppare malattie e disturbi in età adulta.

Tra questi, l’obesità infantile è uno dei fattori di rischio più rilevanti, associato a patologie come il diabete di tipo 2, problemi cardiovascolari e disturbi metabolici.

Un rimedio efficace per contrastare questi problemi è rappresentato dalla dieta mediterranea, un tipo di alimentazione ricca di nutrienti genuini che, oltre a garantire sazietà, promuove uno stile di vita sano.

Non si tratta solo di un modello per i bambini, ma di una filosofia alimentare che giova anche agli adulti.

 


Cibi ultra-processati come merendine, snack confezionati, patatine e biscotti, ricchi di zuccheri, sodio e grassi, contribuiscono all’aumento di peso e possono favorire l’insorgenza di malattie.

Al contrario, la dieta mediterranea offre una varietà di ingredienti freschi e nutrienti, capaci di soddisfare il palato senza compromettere la salute.

 


La dieta mediterranea si distingue per la sua versatilità e per la ricchezza degli alimenti che la compongono. Frutta e verdura di stagione, cereali integrali, semi, olio extravergine d’oliva, pesce, carne bianca, legumi e latticini a basso contenuto di grassi sono i pilastri di questo sistema alimentare.

 

Il consumo di carni rosse e grassi animali, invece, deve essere moderato.

Le verdure, in particolare, sono protagoniste di ogni pasto e svolgono un ruolo fondamentale nel controllo del peso, grazie al loro contenuto di fibre che saziano e riducono il desiderio di snack fuori orario.

 

Anche i cereali integrali e le proteine magre completano un quadro nutrizionale ideale per supportare la crescita dei bambini.

 


DI seguito, una breve guida pratica per una giornata alimentare equilibrata, redatta con i nostri specialisti della nutrizione.

 

 

1. Colazione

 

Il latte è fonte di calcio, fondamentale per le ossa nella fase di crescita. per chi lo trova difficile da digerite, ci sono ottime alternative come yogurt bianco e latte d’avena, fonte di calcio e ferro.

Una colazione completa potrebbe includere fiocchi d’avena, scaglie di cioccolato fondente o cocco grattugiato, cannella e banana, accompagnati da una spremuta fresca o un infuso alla menta.  

 

2. Pranzo e Cena

 

Regola dei pasti principali è variare gli alimenti, soprattutto in base alla stagionalità.

 

Un piatto unico equilibrato può essere un’insalata di cereali o di riso o un piatto di pasta, accompagnato in misura adeguata da verdure di stagione, proteine della carne e dei suoi derivati, pesce o legumi.

 

Ancora un filetto di pesce con contorno di verdure, un cucchiaio di riso o una porzione di patate al forno, rappresenta un pasto completo, nutriente e genuino.

 

Altre opzioni creative includono frittate con verdure, pizzette di cavolfiore e polpette vegetali.

 

3. Merende e Fuori Pasto

 

Per i bambini che praticano sport, un piccolo panino integrale con confettura e ricotta o due fette biscottate sono scelte ideali. In alternativa, un frutto fresco o uno yogurt soddisfano la fame senza eccedere nelle calorie.

 

La Giornata Mondiale dell’Infanzia ci invita a riflettere sul ruolo fondamentale che l’alimentazione riveste nella vita dei bambini, non solo per il loro benessere fisico, ma anche per il loro sviluppo emotivo e sociale. In un mondo che corre sempre più veloce, fermarsi per promuovere la salute e i diritti dei bambini è un gesto di grande valore culturale e umano.

 

La dieta mediterranea non è solo un modello alimentare, ma un patrimonio intangibile che ci insegna il rispetto per la natura, per il cibo e per le generazioni future.

 

Cestini di Polenta con Zucchine e Speck Croccante
Cestini di Polenta con Zucchine e Speck Croccante

Cerchi un antipasto veloce per stupire i tuoi ospiti che non sia un vol-au-vent da riempire?


I cestini di polenta sono la soluzione perfetta! Versatili e facili da preparare, possono essere farciti con gli ingredienti che hai in frigorifero.

Oggi ti proponiamo una ricetta gustosa, impreziosita da zucchine disidratate (Farris) e speck, con un tocco di formaggio filante. Le verdure disidratate sono comode e veloci da utilizzare e conservano le proprietà organolettiche del prodotto anche se fuori stagione.

Se avete più tempo, potete sostituire le zucchine disidratate con quelle fresche, saltandole in padella alla scapece, con olio, aceto e sale.

 

Entriamo nel vivo della preparazione del nostro antipasto!

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 500 g di polenta pronta (in tubo o panetto)
  • 30 g di zucchine a rondelle disidratate
  • 50 g di formaggio a pasta filata (se si preferisce, anche senza lattosio)
  • 30 g di speck affettato
  • Grana Padano Riserva grattugiato q.b.
  • Prezzemolo essiccato
  • Aglio in polvere q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.

 

 

Preparazione

 

1. Mettete in ammollo le zucchine disidratate in una ciotola con acqua per reidratarle.

 

2. Tagliate il panetto di polenta in 8 fette uguali (tonde o quadrate, in base alla forma acquistata). Aiutandovi con un coltello appuntito, scavate leggermente ogni fetta tagliata per ricavarne dei cestini. Scolate le zucchine e fatele rosolare in padella, per qualche minuto, con un filo d’olio, prezzemolo e l'aglio in polvere.

 

3. In un mixer, frullate le zucchine rosolate, tenendone qualcuna da parte per la decorazione, il formaggio e la parte morbida dello speck. Utilizzate il composto ottenuto per farcire i vostri cestini di polenta e spennellateli con un filo d’olio per favorirne la doratura.

 

4. Disponete i cestini su una teglia rivestita di carta forno e cuoceteli in forno statico (o friggitrice ad aria) a 200°C, per 10-15 minuti, fino a dorare la superficie della farcitura.

 

5. Nel frattempo, in una padella antiaderente, piastrate la parte più dura delle fette di speck fino a renderle croccanti.

Decorate i cestini con le fette croccanti di speck e le rondelle di zucchine tenute da parte, e servite il vostro antipasto caldo o a temperatura ambiente.

 

 

I cestini di polenta con zucchine e speck croccante sono stati realizzati da Monica Martino, autrice del blog Esperimenti in cucina – Una biologa ai fornelli.

Potete personalizzare il ripieno aggiungendo altri ingredienti come noci tritate, erbette aromatiche o pezzetti di verdure grigliate.

 

 

Ed ora, godetevi la cena!

 

Panino con Salmone Affumicato, Finocchi, Primo sale, Miele e Granella di Pistacchio di Bronte
Panino con Salmone Affumicato, Finocchi, Primo sale, Miele e Granella di Pistacchio di Bronte

Negli ultimi anni, la granella di pistacchio è diventata l’ingrediente ideale per esaltare numerose ricette salate.

 

Pasquale Alberico, autore del blog I Sapori del Mediterraneo, ci propone un pranzo veloce e primaverile, una ricetta dal tocco distintivo, caratterizzato dall’utilizzo di pistacchio di Bronte e di miele millefiori. Quest’ultimo, infatti, si rivela un sorprendente alleato in cucina, capace di esaltare pranzi e cene e di avvicinare molti consumatori al meraviglioso mondo dell’apicoltura.

 

Per realizzare il nostro panino al salmone con insalata di finocchi e primo sale, selezioniamo la granella di pistacchio della Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo di Bronte. Made in Catania e figlio di un territorio unico come quello vulcanico dell’Etna, il pistacchio Smeraldo si contraddistingue per il suo colore verde intenso – come la preziosa pietra - e per le sue caratteristiche uniche, garantite dal marchio DOP e dalla completa tracciabilità del prodotto.

 

Il miele millefiori, invece, proviene dall'Apiario di Comunità di Castel del Giudice, una rete di apicoltori dell’Appennino molisano-abruzzese. Uniti dai valori della tradizione rurale, questi produttori promuovono un’economia sostenibile e la tutela della biodiversità, coniugando passione, condivisione e spirito di cooperazione. 

 

 

Ingredienti

 

  • 1 panino integrale
  • 50 g di salmone affumicato fatto in casa (o, in alternativa, già pronto)
  • 1 finocchio
  • 40 g di formaggio primo sale
  • Granella di pistacchio Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo di Bronte
  • 1 cucchiaino di miele millefiori Apiario di Comunità di Castel del Giudice
  • Sale q.b.
  • Olio extra vergine di oliva q.b.
  • Sale grosso marino integrale q.b.
  • Zucchero di canna q.b.
  • 1 ramo d’ulivo

 

Preparazione

Salmone fatto in casa

 

1. Lavate il filetto di salmone, precedentemente abbattuto, asciugatelo e, con un coltello affilato, eliminate le parti grasse.

 

2.  Preparate una miscela con metà zucchero di canna e metà sale grosso integrale e distribuitela sul fondo di un contenitore, preferibilmente di vetro, creando uno strato uniforme. Adagiate il filetto di salmone con la pelle rivolta verso il basso, quindi ricopritelo completamente con la stessa miscela.

 

3.  Coprite il contenitore con un coperchio e lasciate riposare in frigorifero per almeno 24 ore. Durante questo periodo si formerà un liquido gelatinoso; il salmone è pronto quando assumerà il suo colore tipico.

Trascorso il tempo di riposo, sciacquate il filetto per rimuovere il condimento e asciugatelo accuratamente con carta da cucina.

 

4.  Per procedere con l’affumicatura, mettete il filetto in una pentola insieme a un rametto d’ulivo acceso. Coprite immediatamente con un coperchio, in modo che il fumo intrappolato completi l’affumicatura. In alternativa, utilizzate un affumicatore professionale seguendo le istruzioni dell’apparecchio.

Dopo circa due ore, togliete il salmone affumicato dalla pentola e tagliatelo in fettine sottili.

 

 

Composizione del panino

 

1. Mondate il finocchio, lavatelo, asciugatelo e affettatelo finemente. Conditelo in una ciotola con sale, pepe, succo di limone e olio extravergine di oliva. Mescolate e aggiungete il primo sale tagliato a pezzetti.

 

2. Tagliate il panino a metà e farcitelo con uno strato di finocchi e primo sale. Aggiungete 2-3 fettine di salmone affumicato, in base al gusto personale. Completate con un cucchiaino di miele millefiori e una generosa spolverata di granella di pistacchio di Bronte.

 

 

E ora prendetevi il tempo per assaporare questo mix di sapori puri, freschi e raffinati!

 

Mostarda di Mele
Mostarda di Mele

La mostarda è una salsa antica a base di frutta o verdura e senape, le cui origini risalgonoal I secolo d.C.

Lucio Giunio Columella, storico delle scienze agrarie, ne parla nel suo trattato De Rustica, uno dei pochi testi sull’agricoltura romana giunti fino a noi. Columella descrive una salsa che combina mosto e senape, unendo il sapore dolce al piccante.

 

L’ingrediente principale della mostarda è la senape, che le conferisce il suo caratteristico gusto piccante. L’intensità del sapore può variare in base alla quantità di senape utilizzata, rendendo ogni preparazione unica.
Esistono numerose varianti regionali di mostarda.

 

Tra le più famose troviamo:

  • La mostarda di Cremona, realizzata con frutta candita.
  • La mostarda veneta, preparata con frutta passata.
  • La mostarda mantovana, che utilizza un unico tipo di frutta a pezzetti, come nella versione alle mele che realizzeremo oggi.

 

Per questa versione abbiamo utilizzato delle mele piemontesi, anche se nell’originale di Mantova si prediligono le mele cotogne e campanine. L’importante è scegliere frutti sodi e non troppo maturi.

Iniziamo.

 

 

Ingredienti

 

  • 800 g di mele sode e non troppo mature- (sbucciate e pulite dal torsolo)
  • 400 g di zucchero semolato
  • 15 r di senape in polvere (per un livello medio di piccantezza)
  • 3 cucchiai di vino bianco

 

 

Preparazione

 

    • Tagliate le mele a pezzetti, conferendogli uno spessore di circa 3 mm. Disponetele in un contenitore di vetro o ceramica e cospargetele con lo zucchero. Mescolate bene, coprite con pellicola alimentare e lasciate riposare per 24 ore, mescolando di tanto in tanto per far sciogliere lo zucchero.

 

    • Dopo 24 ore, scolate le mele e fate bollire il liquido rilasciato per circa 10 minuti. Versate il liquido bollente sulle mele, mescolate e lasciate riposare per altre 24 ore. Ripetete lo stesso procedimento per altre due volte.

 

    • Terminati i passaggi, fate bollire a fuoco vivace il succo insieme alle mele, mescolando continuamente, fino a quando il composto sarà asciutto (circa 10-15 minuti, a seconda della quantità di liquido residuo). A parte, scaldate il vino bianco e scioglietevi la senape in polvere. Aggiungete la miscela di senape al composto di mele, mescolate bene e procedete a invasare la mostarda in vasetti con chiusura ermetica.  

 

 

Tips & Abbinamenti

  • Anche se lo zucchero e la senape agiscono da conservanti naturali, una volta aperto il vasetto è consigliabile riporlo in frigorifero per preservarne al meglio il sapore e la freschezza.

 

  • Idee Salate: Il nostro composto alle mele si rivela un tocco di classe se servito con un Tagliere di Salumi & Formaggi, o come accompagnamento per piatti più eleborati, come il Baccalà Mantecato, l'Arrosto di Maiale o un Bollito Misto.

 

  • Idee Dolci: Per una scelta gourmet che stupisce i palati con un abbinamento dolce-salato, Strudel alle Mele o Gelato alla Vaniglia.

 

Chersenta: lo Gnocco Fritto Modenese
Chersenta: lo Gnocco Fritto Modenese

Paola Uberti, autrice e fondatrice del food blog Libricette, una biblioteca online dedicata ai ricettari di cucina, oggi non ci parla solo di una ricetta, ma ci racconta una storia.

 

“C’era una volta una donna nata nel 1899 a Spilamberto, un piccolo comune in provincia di Modena. In famiglia la chiamavamo affettuosamente Lucci, da Mariuccia. Dopo la Prima Guerra Mondiale, Lucci si trasferì a Torino, a soli 20 anni, e lì, negli anni successivi, diventò mamma e poi mia nonna".

"Nonna Lucci, in Piemonte, seppe tenere alto, altissimo, l’onore della cucina emiliana tradizionale. Oltre ai Turtléin (Tortellini) preparava la Chersenta fritta (Crescenta fritta o Gnocco fritto modenese) per tutta la famiglia."

"Nella casa di campagna della mia famiglia, quando la parola chersenta (piemontesizzata in carsenta) attraversava l’aria, tutti eravamo felici. Entravamo in cucina, andando a caccia di un pezzo di chersenta appena fritto, caldo e fragrante".

"Al momento di mettersi a tavola, mangiavamo la chersenta fritta accompagnandola con della salsa di pomodoro, perché quando nonna Lucci era giovane “mica c’erano i soldi per il prosciutto crudo".

"Con il tempo e grazie all’esperienza maturata in cucina e nel mio blog, ho capito che il cibo è molto più di nutrimento. È un mezzo potentissimo per comunicare, esprimersi e creare ricordi". 


"Vi lascio, quindi, la ricetta della chersenta fritta di nonna Lucci, ringraziando il progetto QUI DA NOI. Fatene tesoro".

 

 

La particolarità di questa chersenta sta nella la presenza dello stracchino nell’impasto, che la rende un irresistibile connubio di croccantezza e morbidezza.

 

 

Ingredienti (per 6 persone)

 

  • 3 g di lievito di birra secco
  • Latte intero fresco q.b.
  • 250 g di farina 00
  • 65 g di stracchino
  • Sale q.b.
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • Olio di semi di arachidi in abbondanza (per friggere)

 

Per accompagnare:

 

  • Passata di pomodoro q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe nero macinato al momento q.b.

 

 

Preparazione

 

1. Sciogliete il lievito di birra in un po’ di latte tiepido, mescolate e lasciate riposare per 5 minuti.

 

2. Setacciate la farina sulla spianatoia, creando il classico vulcano e versate, al centro del cratere. la miscela di latte e lievito, aggiungendo un altro po’ di latte per facilitare l’impasto.

 

3. Unite lo stracchino a pezzetti e incorporate gli ingredienti, portando la farina dall’esterno verso l’interno. Aggiungete il sale e l’olio, impastate per almeno 10 minuti fino a ottenere un composto morbido ma non appiccicoso. L'impasto può essere realizzato anche con l'uso di una planetaria.

 

4. Con l’impasto ottenuto formate una palla e trasferitela in una capiente ciotola infarinata. Copritela con della pellicola e lasciatela lievitare per un’ora nel forno spento con luce accesa.

 

5. Nel frattempo, condite la passata di pomodoro con olio, sale e pepe e tenetela da parte.

 

6. Dopo la lievitazione, scaldate abbondante olio in una padella a 175°C. Verificate la temperatura con un termometro o immergendo un piccolo pezzo di impasto: se scende sul fondo per poi salire subito a galla, l’olio è pronto.

La temperatura dell’olio è fondamentale. Se è troppo bassa la Chersenta si impregna, risultando unta, pesante e molle. Se, al contrario, la temperatura è troppo alta, la Chersenta brucia sviluppando sostanze dannose.

 

7. Stendete la pasta in forma triangolare, quindi, usando una rotella liscia, tagliatela a losanghe di 7,5 x 2,5 cm.

 

8. Friggete poche losanghe per volta, girandole dopo pochi istanti. Non appena il lato immerso nell’olio sarà dorato, rivoltatele nuovamente e completate la cottura.  La Chersenta Fritta Modenese deve risultare dorata, gonfia e non eccessivamente croccante.

Mano a mano, scolate le losanghe dall’olio e appoggiatele su un piatto foderato con carta assorbente, salandole a piacimento.

 

9. Servite la Chersenta fritta calda con la passata di pomodoro condita.

 

 

Tips & Salute

 

  • Per tradizione, si può usare lo strutto al posto dell’olio di arachidi.
  • Smaltite l’olio usato in modo corretto, rivolgendovi a centri di raccolta dedicati, come le isole ecologiche. Per qualsiasi informazione al riguardo è possibile rivolgersi al proprio Comune di residenza.