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Come Preparare la Marmellata di Cipolle Rosse di Tropea
Come Preparare la Marmellata di Cipolle Rosse di Tropea

Quando siamo in vacanza, capita spesso di acquistare souvenir gastronomici per portare con noi quei piacevoli sapori scoperti durante il viaggio. 


Se siete appena tornati dalla Calabria, oltre a salumi, formaggi e peperoncino, siamo certi avrete portato con voi un po’ di cipolle rosse di Tropea. Questo straordinario prodotto, dal gusto dolce, intenso e inconfondibile, è una delle eccellenze del territorio calabrese e ha ottenuto la denominazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) nel 2008.

 

Le cipolle rosse di Tropea non sono solo deliziose, ma anche un autentico elisir di salute. Tra le loro numerose proprietà, spiccano quelle diuretiche, lassative, antisettiche e antiasmatiche. Sono altamente digeribili, ricche di vitamine e minerali essenziali, e contengono pochissimi grassi: ideali per chi segue una dieta ipocalorica. Inoltre, aiutano a regolare il colesterolo, rafforzano il sistema immunitario e possono persino ridurre il rischio di alcune malattie croniche.

 

Un’idea golosa per valorizzare questo straordinario prodotto è preparare una marmellata di cipolle rosse di Tropea. Perfetta per accompagnare formaggi stagionati o freschi, sia di mucca che di capra, questa marmellata trasforma un semplice tagliere in un’esperienza gourmet. Una volta provata, diventerà un must della vostra dispensa!

 

 

Ricetta: ecco come preparare la marmellata di cipolle Rosse di Tropea.

 

 

Ingredienti

  • 600 g di cipolle rosse di Tropea
  • 100 g di zucchero di canna
  • Succo filtrato di 1 limone
  • 100 g di pinoli
  • 1 foglia di alloro
  • Bacche di ginepro q.b.
  • Sale q.b.

 

 

Procedimento:

 

1. Preparazione delle cipolle: pelate e affettate finemente le vostre cipolle rosse di Tropea.

 

 

2. Prima cottura: in una casseruola capiente, unite le cipolle affettate, lo zucchero di canna, il succo di limone e un pizzico di sale. Cuocete a fuoco lento per un’ora, mescolando di tanto in tanto.

 

 

3. Aggiunta degli aromi: a metà cottura, aggiungete la foglia di alloro, le bacche di ginepro e i pinoli. Continuate a mescolare per evitare che la marmellata si attacchi al fondo della casseruola. Quando le cipolle saranno morbide e il composto avrà raggiunto una consistenza densa, eliminate la foglia di alloro.

 

 

4. Invasatura: versate immediatamente la marmellata ancora calda nei vasetti sterilizzati, riempiendoli fino all’orlo. Chiudete ermeticamente e capovolgete i vasetti, lasciandoli raffreddare completamente per creare il sottovuoto.

 

 

5. Riposo: per ottenere il massimo del sapore, lasciate riposare la marmellata almeno 3-4 settimane prima di consumarla.

 

 

 

Come e quanto si conserva?

 

Consigliamo di conservare la vostra marmellata fatta in casa in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e sbalzi di temperatura. Consumatela entro 3 mesi.

Una volta aperto il vasetto, riponetelo in frigorifero e consumate la vostra marmellata di cipolle rosse di Tropea entro 5-7 giorni per mantenere intatto il sapore.

 

 

Con questa marmellata, ogni assaggio vi riporterà con la mente alla soleggiata Calabria!

Insalata di Pomodori e Cipolla Rossa di Tropea IGP
Insalata di Pomodori e Cipolla Rossa di Tropea IGP

Le insalate, o insalatone, appresentano un’icona della cucina mediterranea, perfette in ogni stagione e ricche di nutrienti fondamentali per la nostra salute. Semplici, colorate e versatili, sono un piatto che unisce gusto e benessere in un’unica preparazione.

 

La ricetta che proponiamo oggi celebra la semplicità e l’italianità, utilizzando ingredienti simbolo del patrimonio agroalimentare del Sud Italia.

 

Protagonisti di questa insalata sono tre eccellenze italiane: il pomodoro Piccadilly, la cipolla di Tropea IGP e il basilico fresco, arricchiti dal profumo dell’origano e dal tocco genuino dell’olio extravergine d’oliva.

 

 

POMODORO PICCADILLY

Il pomodoro Piccadilly è un tesoro dell’orticoltura campana, discendente dell’antico pomodoro “Vesuviano”. I suoi grappoli, composti da 15-20 frutti ovali, si distinguono per il sapore dolce e intenso. Perfetto per salse, insalate e piatti freddi, questo pomodoro è ricco di vitamine (A, C ed E) e sali minerali, vanta proprietà antiossidanti e antitumorali.

La presenza del licopene, un potente antiossidante naturale, lo rende un alleato nella prevenzione di molte malattie degenerative.

 

 

CIPOLLA DI TROPEA IGP

Iconica per il suo color porpora brillante e il sapore dolce, la Cipolla di Tropea IGP è un ingrediente immancabile nelle ricette tradizionali del Sud Italia.

Oltre a impreziosire l’insalata con il suo gusto unico, questa cipolla è un concentrato di salute: è diuretica, antinfiammatoria, antibatterica e stimola il sistema immunitario.

Ricca di composti solforati e antiossidanti, contribuisce alla riduzione dell’infiammazione e al controllo del colesterolo.

 

 

BASILICO & ORIGANO

A dare un tocco aromatico e inconfondibile alla nostra insalata sono il basilico e l’origano, due erbe che racchiudono un mondo di proprietà benefiche. Il basilico, ricco di vitamine (A, C, K) e sali minerali, ha un’azione digestiva e antinfiammatoria.

L’origano, invece è calmante, vitaminico e vanta proprietà antimicrobiche.

 

 

LA RICETTA

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 300 g di pomodori Piccadilly
  • 1 cipolla rossa di Tropea IGP
  • 1 rametto di foglie di basilico
  • Origano q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale fino q.b.

 

Preparazione

 

    • Mondate e lavate i pomodori, la cipolla ed il basilico sotto acqua corrente.

 

    • Tagliate i pomodori a spicchi e la cipolla a fettine sottili. Per un gusto più delicato, potete immergere le fettine di cipolla in acqua fredda per qualche minuto prima di aggiungerle all’insalata. n una ciotola capiente, unite i pomodori e la cipolla.

 

    • Aggiungete le foglie di basilico spezzettandole delicatamente con le mani per preservarne l’aroma. Completate con una generosa manciata di origano.

 

    • Condite l’insalata con olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale. Mescolate delicatamente per amalgamare i sapori, lasciando riposare l’insalata per qualche minuto prima di servirla.

 

 

 

Che sia estate o inverno, portare in tavola questa insalata significa prendersi cura di sé stessi e celebrare le eccellenze agroalimentari italiane.

 

Un piatto che racchiude il sole, i profumi e la tradizione del Mediterraneo, ricordandoci quanto sia importante nutrire il corpo e l’anima con cibi di qualità.

Pelle Liscia Come una Pesca
Pelle Liscia Come una Pesca

Nella cultura cinese, il dio della longevità, Shou Xing, è spesso rappresentato cone in mano una pesca dorata, un frutto che, secondo una leggenda antica, maturerebbe solo ogni 3000 anni.

In Cina, il pesco è da sempre considerato l’albero dell’immortalità, e il suo frutto è diventato un potente simbolo di buon auspicio, ricchezza e longevità.


La pesca ha un’antica storia di diffusione: originaria della Cina, giunse in Persia e, da lì, raggiunse l’Europa. Secondo alcune fonti, arrivò a Roma già nel I secolo a.C., mentre si diffuse nell’intero Mediterraneo grazie ad Alessandro Magno. Curiosamente, il nome “pesca” deriva proprio dal termine “Persia”, terra da cui questo frutto veniva inizialmente importato. Ancora oggi, in molti dialetti italiani troviamo tracce di questa origine etimologica: ad esempio, il termine persica in romanesco o persiga in genovese.

 

Frutto estivo per eccellenza, la pesca, in natura, si distingue per le numerose varietà, dono della biodiversità dell’area mediterranea. Ciascun tipo si distingue per forma, consistenza, colore e sapore.

  • Nettarina o pesca noce, dalla polpa bianca o gialla, con pelle liscia e tendente al rosso. In Emilia-Romagna questa varietà è oggi certificata come Nettarina di Romagna IGP (indicazione geografica protetta.

 

  • Merendella: pelle liscia, di un colore tra il bianco e il verde, è un frutto nato dall’unione tra la pesca e la mela. È un varietà pregiata, coltivata solo in Calabria.

 

  • La percoca, con polpa gialla attaccata al nocciolo e pelle gialla, a tratti striata di rosso o verde. È riconosciuta come PAT (prodotto alimentare tradizionale) in Campania e in Puglia. Viene spesso consumata immersa nel vino rosso.

 

  • La pesca gialla, con polpa carnosa e pelle vellutata.

 

  • La pesca bianca, con polpa bianca e presenza di filamenti, pelle rossastra. È una tipologia tardiva.

 

  • Saturnina o pesca tabacchiera: dalla forma schiacciata e dal sapore deciso, viene coltivata alle pendici dell’Etna. Grazia alla sua spiccata dolcezza, viene utilizzate per preparare granite e gelati.

 

  • La pesca di Bivona o Montagnola, con polpa bianca e pelle giallo-verde-bianca, è una particolare varietà prodotta a Bivona, in provincia di Agrigento. Da poco, è entrata nelle cultivar certificati come Bivona IGP (indicazione geografica protetta).

 

Oltre alla sua irresistibile consistenza e ad un gusto squisito, le pesche vantano straordinarie proprietà benefiche. Sono frutti ipocalorici ma ricchi di vitamine (A, B1, B2, C, K, E, PP) e minerali come fosforo, magnesio, manganese, zolfo, potassio e ferro, che contribuiscono al benessere generale del nostro organismo.

Si utilizza anche nella cosmesi naturale sotto forma di maschere per il viso, come shampoo o bagnoschiuma, grazie alle sue proprietà emollienti e nutrienti

 

Oggi, vi proponiamo di cimentarvi nella produzione di maschere per il viso fai da te. Lasciamo il grembiule in cucina e dedichiamoci alla nostra pelle per renderla liscia come una pesca.


Maschera nutriente per il viso

 

Ingredienti

  • 1 pesca matura
  • 1 cucchino di olio extravergine d’oliva

Pelate una pesca matura e riducete la polpa in crema aiutandovi con una forchetta o un frullatore.

Mettete il composto in un piattino e aggiungete un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva. Mescolate fino a ottenere un composto omogeneo.

Applicate sul viso pulito, distribuendo il prodotto con cura. Lasciate in posa per 15-20 minuti, quindi risciacquate con acqua tiepida.  

Questa maschera, semplice e veloce da preparare, lascerà la vostra pelle vellutata, nutrita e luminosa.  

 


Maschera riequilibrante per capelli grassi

 

Ingredienti

  • 2 pesche
  • 1 cucchiaio di argilla verde (o 1 cucchiaio di yogurt bianco)
  • Succo di ½ limone

 

Pelate le pesche e schiacciate la polpa in un piattino.

Aggiungete il succo di mezzo limone e un cucchiaio di argilla verde (o yogurt) e mescolate fino a ottenere una pasta uniforme.

Applicate sui capelli umidi prima dello shampoo, distribuendo il prodotto sul cuoio capelluto e sulle lunghezze. Lasciate in posa per 20-30 minuti.

Dopo lo shampoo, noterete subito un cuoio capelluto rinvigorito e liscio come la seta.

 


Con queste ricette, la pesca si conferma non solo un frutto delizioso ma anche un alleato prezioso per la nostra bellezza e salute.

Torta Salata con Asparagi e Uova
Torta Salata con Asparagi e Uova

La Torta di asparagi e uova è un vero omaggio ai colori della primavera. Facile e veloce, conquista con il suo contrasto cromatico e la versatilità: può essere servita in piccole porzioni, perfette sia per un buffet che per un raffinato servizio al piatto.

 

Gli ingredienti che la compongono ne fanno un piatto ricco di proprietà nutrizionali. Le uova, ad esempio, sono una preziosa fonte di ferro, proteine e vitamine. Gli asparagi, invece, sono un concentrato di minerali e vitamine, noti per le loro proprietà depurative e diuretiche, che favoriscono l’eliminazione del sodio in eccesso. L’Italia offre una vasta varietà di asparagi:, oltre ai classici dal colore verde, in Liguria troviamo quelli viola di Albenga, in Veneto quelli bianchi di Cimadolmo IGP (indicazione geografica protetta) e in Lombardia quelli rosa di Mezzago De.C.O. (denominazione comunale di origine)..

 

La Torta salata che vi proponiamo oggi è stata realizzata da Francesca Vassallo, autrice del blog La maggiorana persa. Si tratta di una rivisitazione della ricetta classica in cui si utilizzano le uova di quaglia che danno alla torta di asparagi l’aspetto di una scacchiera, unendo gusto e originalità.

 

 È ora di cimentarsi in questo capolavoro di gusto ed arte!

 

Ingredienti

 

  • 500 g di asparagi verdi,
  • 20 uova di quaglia
  • 30 g di burro
  • 15 g di formaggio Grana grattugiato
  • 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare

 

 

Procedimento

 

1. Preparate gli asparagi

 

Lavate accuratamente gli asparagi sotto l’acqua corrente e rimuovete la parte legnosa del gambo. In una padella antiaderente, sciogliete il burro e fate saltare gli asparagi per 8 minuti circa, fino a doratura.

Mettetene da parte 4-5 interi, quindi tagliate le punte degli altri per ottenere dei segmenti di circa 7 cm, che serviranno per formare le linee della scacchiera. Tagliate grossolanamente il resto degli asparagi e teneteli da parte per la farcitura.

 

Composizione: base e farcitura.

 

Srotolate la pasta sfoglia e sistematela in una teglia rettangolare, utilizzando la carta da forno della confezione. Se avanza della pasta, ricavate dei fiorellini per la decorazione.

Disponete le punte  e gli asparagi interi raffreddati sulla sfoglia per formare la griglia della scacchiera. Riempite alcuni spazi con i pezzi di asparagi tagliati. Al centro di ogni quadrato vuoto rompete un uovo di quaglia e spolverizzate con un po’ di Grana grattugiato.

Riponete la teglia in frigorifero e preriscaldate il forno a 200°C.

 

Cottura e decorazione

 

Infornate la torta per circa 10 minuti. Nel frattempo, con la sfoglia avanzata, ricavate 4 fiorellini e applicateli agli angoli della torta come decorazione. Rimettete in forno per altri 6-7 minuti, o finché la superficie non sarà ben dorata.  

 

Lasciate raffreddare la torta prima di servirla e, prima di tagliarla, mostratela ai vostri ospiti: sarà un piacere per gli occhi oltre che per il palato!

 

 

Buon appetito!

Pesce Spada all'Arancia
Pesce Spada all'Arancia

Oggi vi proponiamo un secondo piatto fresco, profumato e dal sapore mediterraneo, capace di evocare il sole, il mare e i profumi della Sicilia in ogni boccone.

 

La ricetta è stata scritta da Monica Benedetto, autrice del blog Una Padella Tra di Noi.

Moglie di un siciliano, negli anni ha reso il suo frutto preferito, l’arancia, un ingrediente fondamentale per realizzare tante delle sue ricette più creative e gustose.

L'abbinamento tra l’arancia e il pesce spada è un’esplosione di sapori: la dolcezza e l’acidità dell’arancia si sposano armoniosamente con il gusto delicato ma deciso del pesce, creando un connubio perfetto che richiama tanto l’estate quanto l’inverno.

 

Per questa ricetta, Monica utilizza le Arance Tarocco IGP (indicazione geografica protetta) una delle principali varietà di arancia rossa siciliana.

 

Preparatevi ad essere trasportarti all’estremo sud della penisola.

 

Ingredienti

 

  • 1 fetta di pesce spada
  • 2 arance tarocco IGP biologiche
  • Vino bianco q.b.
  • Prezzemolo q.b.
  • Sale q.b.
  • Farina di tipo 00 q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Barba di finocchio per guarnire

 

Procedimento

1. Infarinate per bene la fetta di pesce spada, assicurandovi di ricoprire uniformemente tutta la superficie, da entrambi i lati. La farina aiuterà a ottenere una leggera crosticina durante la cottura e a legare i sapori del piatto.

2. Scaldate un filo d’olio extravergine di oliva in una padella ampia e fate rosolare il pesce spada per circa 2 minuti per lato, fino a ottenere una leggera doratura. Sfumate con un bicchiere di vino bianco secco, lasciando evaporare l’alcol.

3. Spremete il succo di un’arancia intera e della metà di un’altra direttamente nella padella. Mescolate delicatamente per distribuire il sapore agrumato.

 

4. Tagliate a rondelle sottili la metà di arancia rimasta e aggiungetele in padella. Coprite con un coperchio e fate cuocere il pesce spada per altri 10 minuti a fiamma dolce. pesce assorbirà il succo d’arancia, diventando morbido e saporito.

5. Tritate finemente una manciata di prezzemolo fresco e distribuitelo sulla superficie del pesce direttamente in padella.
Impiattate e servite, decorando con un ciuffo di barba di finocchio. Senza dimenticare di distribuire il sughetto di cottura nel piatto.

 

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Pochi ingredienti di qualità, sapientemente combinati, danno vita a una ricetta che celebra i sapori autentici della Sicilia. Consigliamo di accompagnarlo con un bianco autoctono, come un Grillo o un Catarratto.

Mela Annurca al Forno con Vino e Miele di Corbezzolo
Mela Annurca al Forno con Vino e Miele di Corbezzolo

La Mela Annurca è una varietà di mela tipica del territorio italiano, in particolare della Campania, riconosciuta con Indicazione Geografica Protetta come Melannurca Campana IGP.

 

È considerata la "regina delle mele" per il suo sapore unico, il profumo intenso e le proprietà nutrizionali. È spesso consigliata nelle diete per il suo effetto benefico sulla digestione e sulla salute in generale

Ricca di antiossidanti e polifenoli, utili per la salute cardiovascolare, contiene molte vitamine (soprattutto C e B1, B2) e sali minerali come potassio, ferro e fosforo. Aiuta a regolare il colesterolo e favorisce la digestione.

Oggi, grazie alla creatività di tanti chef, la mela annurca è diventata un must per comporre dessert naturali e gustosi!  

Vogliamo proporvi un dessert costruito con questo prezioso frutto, ispiratoci da Pasquale Alberico, autore del blog I Sapori del Mediterraneo.

Per la preparazione abbiamo selezionato il miele di corbezzolo prodotto da Terrantiga, l’unico collettivo apistico della Sardegna e, per la riduzione, il Casavecchia, vitigno italiano a bacca nera presente in Campania.



 

Ingredienti

 

  • 4 mele annurche
  • 1 bicchiere di vino Casavecchia
  • 5 cucchiaini di miele di corbezzolo Terrantiga

 

Preparazione

 

Le Mele

Lavate accuratamente le mele Annurche sotto acqua corrente e asciugatele con un panno di cotone.

Se desiderate un tocco più aromatico, potete incidere leggermente la buccia con un coltellino.

 

La Base Aromatica

In una teglia rettangolare, versate un bicchiere di vino Casavecchia e aggiungete un cucchiaino di miele di corbezzolo, mescolando delicatamente per amalgamare i sapori.

Adagiate le mele nella teglia, cercando di distribuirle in modo uniforme.

 

Caramellizzazione

Con un cucchiaino, versate un po’ di miele attorno al picciolo di ogni mela per esaltarne la dolcezza durante la cottura.

Se gradite, potete aggiungere una spolverata di cannella o scorza di agrumi per un aroma più intenso.

 

Cottura

Infornate in forno statico già caldo a 180°C per circa 30-35 minuti, o fino a quando la buccia inizierà a staccarsi leggermente e le mele diventeranno morbide.

Una volta cotte, lasciatele riposare nel forno spento per qualche minuto per intensificare i sapori.

 

Riduzione del vino e miele

Se il liquido di cottura risulta troppo liquido, trasferitelo in un pentolino e fatelo ridurre a fuoco basso fino a ottenere una consistenza sciropposa.

 

Servizio

Servite le mele calde, tiepide o fredde, irrorandole con la riduzione di vino e miele.

Per un tocco extra, guarnite con noci tritate, mandorle tostate o una pallina di gelato alla vaniglia.

 

 

Terrantiga aderisce a Generazione Honey, il progetto che intende valorizzare e promuovere i prodotti dell’alveare sostenendo la filiera apistica cooperativa italiana, quale esempio di eccellenza produttiva, sicurezza alimentare, genuinità, biodiversità e rispetto dell’ambiente. Il progetto è finanziato dal MIPAAFT.

 

Saltimbocca di Lonza e Coppa di Parma IGP
Saltimbocca di Lonza e Coppa di Parma IGP

Vi invitiamo a cimentarvi in una rivisitazione dei Saltimbocca alla Romana, piatto noto in tutto il mondo.

 

La ricetta classica prevede l’utilizzo di carne di manzo e prosciutto crudo, che andremo a sostituire, rispettivamente, con carne di lonza e fettine di Coppa di Parma IGP.  


Il nome “coppa” compare per la prima volta nella letteratura del XIX secolo, anche se storicamente, quella di Parma è nota fin dal 1700, oggi tra tra le più famose e rinomate al mondo.

La nebbia e l’alto grado di umidità tipico del territorio parmense, conferiscono a questo salume un sapore unico e inconfondibile: delicato, aromatico e quasi dolce. La tradizione vuole che, per conservarla, occorra avvolgerla in un canovaccio di tela imbevuto di vino bianco.

 

La Coppa IGP utilizzata in questa ricetta è prodotta dalla Cooperativa Agricola Clai (Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi), un'azienda agroalimentare specializzata nella produzione di salumi. I loro prodotti sono disponibili attraverso vari canali di vendita in tutta Italia e in alcuni paesi esteri.

Clai utilizza esclusivamente carni italiane di puro suino e sale iodato, garantendo prodotti senza glutine e senza derivati del latte.




Ingredienti per 4 persone

 

  • 8 fettine di lonza
  • 8 fette di Coppa IGP Clai
  • 8 foglie di salvia grandi
  • Olio extravergine d’oliva q.b.

 

Preparazione

 

1. Disponete su ciascuna fettina di lonza una fetta di coppa e una foglia di salvia. Fissate il tutto con uno stecchino.

 

2. In una padella antiaderente, scaldate due cucchiai d'olio extravergine d'oliva.

 

3. Adagiate le fettine preparate nella padella con la farcitura rivolta verso l'alto e fatele dorare per circa quattro minuti.

 

4. Giratele e lasciatele cuocere per altri due minuti sul lato opposto.

 

5. Rivoltatele nuovamente e proseguite la cottura per un ulteriore minuto.

 

6. Servite immediatamente e buon appetito!

 

 

Tips & Abbinamenti

 

  • Per accompagnare i nostri Saltimbocca, dovete puntare su un vino bianco minerale e dalla buona acidità, come il Lugana Doc dei territori di Brescia e Verona. Anche un Fiano di Avellino con le sue note fruttate e floreali, si sposa con la lonza e con la Coppa.

 

  • Per chi ama gustare la carne con del vino rosso, consigliamo un Pinot Nero dell'Alto Adige, fine, dal retrogusto fruttato, non sovrasta il sapore della carne. Ottimo, anche il Lambrusco di Sorbara, frizzante e acidulo, sgrassa bene il palato e rende il piatto più vivace.

 

  • Fuori dal mondo del vino, vi proponiamo una Birra Saison, profumata, speziata e leggermente frizzante, o Cocktail Americano, con il suo equilibrio tra dolce, amaro e frizzante.