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Babà al Rum con Crema Chantilly e Frutti di Bosco
Babà al Rum con Crema Chantilly e Frutti di Bosco

Il babà è uno dei dolci tipici della tradizione dolciaria partenopea.

Eppure, il famoso dolce imbevuto di rum non ha origini italiane, nasce in Polonia e approda a Napoli, in Campania, che da allora l'ha reso parte integrante della sua tradizione, rielaborandolo in varie versioni senza stravolgerne la storia e le basi.

 

Oggi vi proponiamo la nostra ricetta per realizzare il babà al rum con crema chantilly e frutti di bosco.

 

Ingredienti

  • 300 g di farina Manitoba 380-420W
  • uova grandi
  • 100 g di burro
  • 100 g di latte
  • 25 g di zucchero
  • 8 g di lievito di birra
  • ½ cucchiaino di sale fino

 

 

Procedimento

 

Lievitino

Sciogliete il lievito di birra con 50 g di latte tiepido e 1 cucchiaino di zucchero, aggiungete 70 g di farina, e impastate gli ingredienti. Lasciate lievitare finché l'impasto non raddoppia, coprendo con un telo inumidito.

 


Primo impasto

Versate in una ciotola i 230 g di farina restanti, e realizzate un incavo con un pugno versandovi il lievitino e le 3 uova. Impastate schiacciando ripetutamente nella mano l’impasto per amalgamare le uova e aggiungete un cucchiaio di latte alla volta per ammorbidirlo un po’, facendo attenzione a non renderlo molle, poi impastate energicamente per una decina di minuti. Coprite  il tutto e lasciate lievitare fino a che l'impasto non raddoppia in volume (60/90 minuti).

 


Secondo impasto

In un piccolo contenitore lavorate il burro a pomata, impastandolo con i restanti 20 g di zucchero e il sale. Aggiungete il composto realizzato all'impasto precedente, una cucchiaiata alla volta, facendo assorbire bene prima di aggiungere la successiva. Lavorate il tutto per 5 minuti circa nella ciotola, poi ribaltate l’impasto su un piano da lavoro e iniziate a lavorare energicamente ripiegandolo e sbattendolo più volte per 25/30 minuti. In questa fase occorre tenacia e resistenza per ottenere un babà spugnoso e morbido, capace di assorbire e trattenere la bagna. Quando l'impasto inizierà a staccarsi dalle mani, ripiegatelo e lavoratelo fino ad ottenere una forma tondeggiante. Non appena compariranno bolle d’aria, l'impasto sarà pronto.

 


Questo procedimento manuale può essere realizzato con l'aiuto di una planetaria, in circa dieci minuti.

 


Imburrate lo stampo e sistematevi dentro l’impasto, staccando dallo stesso alcuni pezzi che schiaccerete con pollice ed indice, a mano chiusa come a strozzarli. Una volta completato il giro nello stampo, sigillate con l’indice gli spazi tra una pasta e l’altra, coprite il tutto con un panno umido e lasciate lievitare in forno spento con luce accesa per 2 ore, fino a triplicare di volume dell'impasto. Infornate il babà a forno preriscaldato a 220°, portate quindi la temperatura a 200° e lasciate cuocere per 20 minuti. A metà cottura coprite il tutto con un foglio di alluminio. Una volta cotto lasciate intiepidire, ed adagiate il vostro dolce su un piatto da portata, facendolo scivolare con molta attenzione.

 

 

Per la bagna

  • 1 lt di acqua
  • 400 g di zucchero
  • 1 limoni

 

Versate l’acqua in una pentola, aggiungete lo zucchero e la scorza di limone (priva della parte bianca) e lasciate bollire per 10 minuti. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Con l’aiuto di un colino, versate il liquido sul babà ancora tiepido. Ogni 10/15 minuti, aiutandovi con un mestolino, raccogliete lo sciroppo sul fondo e irrorate di nuovo. Continuate a bagnare il composto immergendolo nello sciroppo per pochi secondi e ripetete l’operazione fin quando il babà non risulti ben inzuppato. Al termine, mettete il babà su di un vassoio.

 

 

Per la crema chantilly

  • 2 bicchieri di latte
  • 2 tuorli d'uovo
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai di farina
  • 1 scorza di limone
  • 125 ml di panna per dolci

 

Portate a ebollizione il latte con la scorza del limone (senza la parte bianca). In un recipiente sbattete con le fruste il tuorlo, lo zucchero e la farina. Versate poi, poco alla volta, il latte caldo nel composto mescolando. Mettete la crema sul fuoco a fiamma bassissima e lasciate cuocere per massimo 3-4 minuti, mescolando continuamente. A discrezione, potete aggiungere dei fiocchi di burro che eviteranno la formazione della pellicina. Non appena la crema si sarà raffreddata iniziate a montare la panna. Incorporate delicatamente la panna alla crema pasticciera cercando di non smontare la crema chantilly. Una volta raffreddata, mettetela nella sac-a-poche e riponetela in frigo.

 

 

Completamento del babà

  • 250 ml di rum (dipende dai gusti)
  • 250 ml tra sciroppo e frutti di bosco
  • gelatina per crostate

 

Irrorate il rum, senza esagerare, e spennellate con della gelatina per torte, (precedentemente preparata). Infine, decorate il tutto con la crema chantilly, i frutti di bosco e il suo sciroppo.

 

 

Il vostro babà è pronto per essere gustato!

Plumcake Integrale allo Yogurt di melagrana
Plumcake Integrale allo Yogurt di melagrana

Oggi vi proponiamo una ricetta ispirata al plumcake allo yogurt di Benedetta Rossi, celebre cuoca, blogger, conduttrice televisiva e scrittrice italiana, nota per il suo blog di cucina Fatto in casa da Benedetta.

 

Il nostro plumcake integrale allo yogurt di melagrana è un dolce semplice e genuino, perfetto per essere gustato sia a colazione che a merenda.


In questa versione utilizziamo farina integrale di grano russello macinato a pietra, una varietà tipica dell’entroterra siciliano. Il grano russello è una cultivar tipico dell’entroterra siciliano e deve il suo nome alla sua spiga dal colore rossastro. Il grano russello, noto per la sua spiga dal caratteristico colore rossastro, è una delle cultivar più antiche dell’isola, insieme alla Timilia. I prodotti a base di queste due cultivar mediterranee si distinguono per l’alta digeribilità, l’aroma intenso e un gusto inconfondibile, oltre a un tempo di conservazione più lungo rispetto ad altre farine.

 


A rendere speciale il nostro plumcake è l’aggiunta di yogurt di soia alla melagrana, che dona una consistenza soffice e un piacevole tocco di freschezza tipico di questo frutto.

 

 

Ingredienti

 

  • 200 g di farina integrale di grano russello macinata a pietra
  • 1 vasetto di yogurt di soia alla melagrana (in alternativa, yogurt di latte intero)
  • 80 g di olio di semi di girasole alto oleico
  • 50 g di latte (oppure bevanda vegetale di soia, riso o avena)
  • 80 g di zucchero di canna grezzo
  • 8 g di cremor tartaro
  • Zucchero a velo q.b.

 

 

Preparazione

 

1. In una ciotola capiente o nella planetaria, iniziate a lavorare lo zucchero di canna con lo yogurt di melagrana, utilizzando una frusta. Aggiungete l’olio di semi e una parte del latte o della bevanda vegetale. Mescolate bene.

Unite gradualmente la farina a pioggia, continuando a mescolare per evitare grumi. Aggiungete, infine, il cremor tartaro e lavorate il composto fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Se necessario, regolate la consistenza aggiungendo un po’ di latte.

 

2. Ungete e infarinate uno stampo da plumcake, e versatevi all’interno l’impasto. Livellate delicatamente la superficie con una spatola.

Mettete lo stampo in forno preriscaldato a 180°C in modalità ventilata e lasciate cuore per circa 30 minuti. Al termine della cottura, lasciate raffreddare il plumcake nello stampo. Per verificare la cottura, fate la prova dello stecchino: se esce pulito, il dolce è pronto.

 

3. Una volta intiepidito, estraete il plumcake dallo stampo e adagiatelo su un piatto da portata. Spolveratela superficie con zucchero velo e servitevi con la prima fetta ancora tiepida.

 

 

Cosa c’è di più buono di un dolce leggero, genuino e fatto in casa?

 

Mostarda di Mele
Mostarda di Mele

La mostarda è una salsa antica a base di frutta o verdura e senape, le cui origini risalgonoal I secolo d.C.

Lucio Giunio Columella, storico delle scienze agrarie, ne parla nel suo trattato De Rustica, uno dei pochi testi sull’agricoltura romana giunti fino a noi. Columella descrive una salsa che combina mosto e senape, unendo il sapore dolce al piccante.

 

L’ingrediente principale della mostarda è la senape, che le conferisce il suo caratteristico gusto piccante. L’intensità del sapore può variare in base alla quantità di senape utilizzata, rendendo ogni preparazione unica.
Esistono numerose varianti regionali di mostarda.

 

Tra le più famose troviamo:

  • La mostarda di Cremona, realizzata con frutta candita.
  • La mostarda veneta, preparata con frutta passata.
  • La mostarda mantovana, che utilizza un unico tipo di frutta a pezzetti, come nella versione alle mele che realizzeremo oggi.

 

Per questa versione abbiamo utilizzato delle mele piemontesi, anche se nell’originale di Mantova si prediligono le mele cotogne e campanine. L’importante è scegliere frutti sodi e non troppo maturi.

Iniziamo.

 

 

Ingredienti

 

  • 800 g di mele sode e non troppo mature- (sbucciate e pulite dal torsolo)
  • 400 g di zucchero semolato
  • 15 r di senape in polvere (per un livello medio di piccantezza)
  • 3 cucchiai di vino bianco

 

 

Preparazione

 

  • Tagliate le mele a pezzetti, conferendogli uno spessore di circa 3 mm. Disponetele in un contenitore di vetro o ceramica e cospargetele con lo zucchero. Mescolate bene, coprite con pellicola alimentare e lasciate riposare per 24 ore, mescolando di tanto in tanto per far sciogliere lo zucchero.

 

  • Dopo 24 ore, scolate le mele e fate bollire il liquido rilasciato per circa 10 minuti. Versate il liquido bollente sulle mele, mescolate e lasciate riposare per altre 24 ore. Ripetete lo stesso procedimento per altre due volte.

 

  • Terminati i passaggi, fate bollire a fuoco vivace il succo insieme alle mele, mescolando continuamente, fino a quando il composto sarà asciutto (circa 10-15 minuti, a seconda della quantità di liquido residuo). A parte, scaldate il vino bianco e scioglietevi la senape in polvere. Aggiungete la miscela di senape al composto di mele, mescolate bene e procedete a invasare la mostarda in vasetti con chiusura ermetica.  

 

 

Tips & Abbinamenti

  • Anche se lo zucchero e la senape agiscono da conservanti naturali, una volta aperto il vasetto è consigliabile riporlo in frigorifero per preservarne al meglio il sapore e la freschezza.

 

  • Idee Salate: Il nostro composto alle mele si rivela un tocco di classe se servito con un Tagliere di Salumi & Formaggi, o come accompagnamento per piatti più eleborati, come il Baccalà Mantecato, l'Arrosto di Maiale o un Bollito Misto.

 

  • Idee Dolci: Per una scelta gourmet che stupisce i palati con un abbinamento dolce-salato, Strudel alle Mele o Gelato alla Vaniglia.

 

Ricotta di Bufala con Salsa alle Nocciole e Miele
Ricotta di Bufala con Salsa alle Nocciole e Miele

In cucina, il miele esprime al meglio il suo potenziale se utilizzato a crudo, preservando tutte le proprietà aromatiche e organolettiche. Un esempio perfetto di questo principio è l’abbinamento con la ricotta di bufala.

Grazie al suo gusto intenso, fresco e delicatamente dolce, a ricotta crea un connubio ideale con mieli uniflorali, esaltandone al palato il gusto intenso e l’aroma unico.

 

La ricetta di oggi porta la firma di Pasquale Alberico, autore del blog I Sapori del Mediterraneo, ed è un omaggio alla qualità e alla tradizione.

Protagonista del piatto è il miele biologico di asfodelo prodotto da Terrantiga, l’unico collettivo apistico della Sardegna. Questo miele, oltre a essere un prodotto d’eccellenza, testimonia l’impegno quotidiano dei produttori nel preservare il ruolo vitale delle api per la biodiversità.

 

L’abbinamento con il miele di asfodelo, dalle delicate note di mandorlo, camomilla e vaniglia, arricchisce la ricotta di bufala, richiamando il gusto dello zucchero filato e del latte di mandorla. 

 

Ingredienti

 

  • 6 ricottine di bufala di 50 g cadauno
  • 20 nocciole non tostate
  • 2 filetti di acciughe
  • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 6 cucchiaini di miele biologico di asfodelo Terrantiga
  • 1 scorza di limone biologico
  • Crema spalmabile alle nocciole
  • Pepe rosa q.b. (facoltativo)

 

PREPARAZIONE

 

1. Tritate finemente le nocciole non tostate con un coltello affilato, preferibilmente uno spelucchino curvo, per ottenere pezzi omogenei.

 

2.  Scaldate l’olio in una padella a fuoco basso e aggiungete i filetti di acciughe. Mescolate fino a farle sciogliere completamente, quindi unite le nocciole tritate. Tostatele per 2-3 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché non risultano dorate.

 

3. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Capovolgete delicatamente le ricottine nei piatti, facendo attenzione a non danneggiarne la forma.

Conditele con la salsa di nocciole e acciughe, aggiungendo una spolverata di scorza di limone grattugiata e un cucchiaino di miele di asfodelo su ciascuna porzione.

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Se gradito, completate con una leggera spolverata di pepe rosa, oppure con una piccola quantità di crema spalmabile alle nocciole accanto al piatto (per i più golosi).

 

 

 

Un piatto semplice ma raffinato, che celebra il miele e la ricotta di bufala come protagonisti di un viaggio sensoriale unico.

 

Buon appetito!

Plumcake con amaretti e kumquat
Plumcake con amaretti e kumquat

Cosa c’è di più sano che iniziare la giornata con un dolce fatto in casa? Magari abbinato da un buon estratto di frutta, a un bicchiere di latte o a una bevanda vegetale.


Oggi vi proponiamo una ricetta speciale: il plumcake di amaretti e kumquat, una delizia genuina e ricca di sapori autentici.

 

Gli ingredienti che abbiamo scelto per realizzarlo sono sinonimo di qualità e sostenibilità. La farina biologica di semola di grano duro proviene dalla Cooperativa Agricola Palazzo Piccolo, un’eccellenza del territorio di Foggia. Questa cooperativa, gestita da agricoltori di lunga tradizione, ha abbracciato l’agricoltura biologica già dagli anni ’90, reinterpretando le pratiche agricole in chiave moderna e sostenibile. Oggi rappresenta un modello di tracciabilità e rispetto per l’ambiente.

 

La composta di kumquat selezionata per il nostro plumcake è un prodotto della Masseria Bosco delle Rose, guidata da Liliana Iacoviello. Nel suo frutteto-giardino a Lavello, in Basilicata, da quasi vent’anni la natura viene rispettata e valorizzata. Siepi e fasce boscate arricchiscono la biodiversità, creando un equilibrio perfetto per ottenere prodotti di qualità superiore.

ll kumquat, noto anche come mandarino cinese, è un frutto straordinario che prospera anche in Italia, lungo il litorale tirrenico dalla Liguria alla Sicilia.

 

 

Ingredienti

 

  • 200 g di semola di grano duro bio Palazzo Piccolo
  • 120 g di farina 00
  • 2 uova
  • 90 g di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di estratto di limone
  • ½ bustina di lievito per dolci
  • 150 g d’acqua
  • 90 g di olio di semi di girasole
  • 1 pizzico di sale
  • 15 amaretti piccoli
  • 5 cucchiai di composta di kumquat Masseria Bosco delle Rose
  • Zucchero a velo q.b.

 

 

Procedimento

 

1. Montate uova e zucchero. In una ciotola capiente, sbattete le uova con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.

 

2. Incorporate gli altri ingredienti. Aggiungete gradualmente le farine, l’olio di semi di girasole e l’acqua, mescolando fino a ottenere un impasto omogeneo. Unite l’estratto di limone, un pizzico di sale e, infine, il lievito, continuando a lavorare l’impasto per renderlo soffice e ben amalgamato.

 

3. Date forma al vostro dolce. Ungete uno stampo da plumcake e spolveratelo con farina per evitare che il dolce si attacchi durante la cottura. Versate un paio di cucchiai di composta di kumquat sul fondo dello stampo.

 

4. Assemblate il dolce. Distribuite l’impasto nello stampo, livellandolo con cura. Disponete gli amaretti sulla superficie in modo armonioso e completate la farcitura con la restante composta di kumquat. 

 

5. Cuocete e servite. Infornate il plumcake in forno statico preriscaldato a 160°C e lasciate cuocere per circa 35 minuti. Una volta cotto, fate raffreddare il dolce e spolveratelo con zucchero a velo prima di servirlo.

 

 

Il risultato? Un plumcake soffice e aromatico, perfetto per iniziare la giornata. Ogni morso racconta una storia di tradizione, sostenibilità e sapori autentici

Muffin Mandorle e Uvetta con Olio EVO
Muffin Mandorle e Uvetta con Olio EVO

Il muffin è un dolce iconico della cucina inglese che risale all’epoca Vittoriana. Originariamente era un esempio di genuinità: un impasto soffice a base di farina, zucchero, burro, uova, latte e lievito, pensato per accompagnare il tè delle cinque.

 

Con il passare del tempo ha subito diverse evoluzioni, attraversando confini e culture, e si è adattato alle preferenze dei consumatori. Dalla soffice consistenza, il muffin è un prodotto così versatile da poter essere realizzato in mille versioni dolci o salate.

Oggi, tra le varianti dolci, consociamo quello al cioccolato, ai frutti rossi o speziato alla cannella.

 

Vi proponiamo una reinterpretazione leggera e tutta mediterranea che unisce la tradizione inglese alla ricchezza degli ingredienti nostrani: olio extravergine di oliva, mandorle e uvetta.

 

Procuratevi uno stampo da muffin (da 6 o da 12 pezzi) e dei pirottini usa getta. Iniziamo!



Ingredienti (per 10 pezzi)

 

  • 125 g di farina 00
  • 65 ml di latte parzialmente scremato
  • 65 ml di olio extravergine di oliva
  • 2 uova
  • 1 cucchiaino di estratto di limone
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • ½ bustina di lievito per dolci
  • 150 g di zucchero a velo
  • 50 g di uvetta
  • 80 g di lamelle di mandorle

 

Procedimento

 

1. Preriscaldate il forno

Accendete il forno a 180° in modalità ventilata. Mettete a bagno l’uvetta in acqua tiepida per farla rinvenire.

 


2. Preparate l’impasto

In una ciotola capiente, montate con le fruste elettriche le uova e lo zucchero a velo fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. . Aggiungete l’olio extravergine di oliva, il latte e gli estratti di limone e vaniglia, continuando a mescolare. Setacciate la farina e il lievito e aggiungeteli al composto poco alla volta, mescolando con delicatezza per evitare la formazione di grumi. Se preferite, potete utilizzare lo stesso procedimento con l’uso di  una planetaria .
Strizzate bene l’uvetta dall’acqua in eccesso e incorporatela al composto con l’aiuto di un cucchiaio da cucina, mescolando delicatamente per distribuirla in modo uniforme.

 


3. Cuocete

Infornate i muffin abbassando la temperatura a 160°C. Dopo 10 minuti di cottura, aprite il forno e distribuite su ogni muffin una manciata di lamelle di mandorle. Proseguite la cottura per altri 10 minuti, verificando che siano ben dorati e cotti all’interno con la prova dello stecchino. .

5. Servitevi

Sfornate, fate leggermente raffreddare e spolverate la superficie dei muffin con lo zucchero a velo rimanente.

 

 

Questi muffin mediterranei sono ideali per la prima colazione, per accompagnare un tè caldo a merenda o come dolce semplice da servire durante un brunch. Realizzarli è facile e divertente, e potete personalizzarli con altri ingredienti come gocce di cioccolato, scorza d’arancia o frutta secca.

Breve Guida alle Spezie per Dolci
Breve Guida alle Spezie per Dolci

 

Quando pensiamo alle spezie immaginiamo prodotti vegetali dai sentori esotici, provenienti da terre lontane.

 

Aromatiche, dolci o piccanti, le spezie trovano ampio impiego in molte preparazioni culinarie: insaccati, arrosti, panificati, cocktail, piatti a base di carne e pesce. Ma oltre ad arricchire i sapori dei piatti salati, sono anche protagoniste straordinarie nella creazione di dolci.

Tra le spezie più utilizzate in pasticceria spiccano la vaniglia, presente nella classica crema Chantilly, e la noce moscata, capace di conferire a torte e biscotti un inconfondibile retrogusto fragrante e dolce-piccante.

 

Di seguito, la nostra breve guida alle spezie più comuni in pasticceria, per scegliere quella che meglio si adatta ai propri gusti.

 

Per ispirarvi nella creazione di dolci e aiutare il vostro corpo con rimedi naturali.

 

ANICE

Dal sapore dolce, simile ai semi di finocchio, l'anice si distingue per un lieve retrogusto di menta e liquirizia. Perfetto per preparare le intramontabili ciambelline al vino, è noto per le sue proprietà digestive e per alleviare dolori gastrointestinali.

 

ANICE STELLATO

Con un sapore dolce e leggermente piccante, l’anice stellato offre sentori di liquirizia particolarmente intensi. È ideale per torte a base di agrumi e, se abbinato alla cannella, crea un connubio perfetto. I suoi oli essenziali favoriscono la respirazione e rilassano i muscoli dell’apparato digerente.

 

CANNELLA

Dal gusto forte, caldo e legnoso, la cannella è una spezia iconica in pasticceria. Perfetta per torte, biscotti e persino da spolverare sul cappuccino, è ricca di antiossidanti e contribuisce a combattere stress ossidativo e infiammazioni.

 

CARDAMOMO

Con un aroma intenso e avvolgente, che richiama note di limone, il cardamomo si sposa magnificamente con cioccolato e caffè. Perfetto per sfoglie calde e dolci speziati, offre proprietà antisettiche, digestive e un effetto cardioprotettivo, aiutando a ridurre il colesterolo.

 

CARVI

Chiamato anche "cumino selvatico", il carvi ha un sapore dolciastro con note di anice e limone. Ottimo con miele e caramello, arricchisce dessert a base di frutta e panificati. È noto per le sue proprietà digestive, antistaminiche e per la capacità di abbassare il colesterolo.

 

CHIODI DI GAROFANO

Con un sapore intenso e pungente, i chiodi di garofano sono ideali per dolci invernali come torte di mele, pere e uvetta. Hanno proprietà antinfiammatorie e sono utili per alleviare dolori muscolari e reumatismi.

 

CORIANDOLO

Dolce e fresco, con un tocco agrumato, il coriandolo si abbina a una vasta gamma di ingredienti in pasticceria, dalla frutta fresca a quella secca. È un rimedio naturale contro coliche addominali, gonfiore e difficoltà digestive

 

MACIS

Con un gusto delicato e penetrante, simile alla noce moscata, il macis è perfetto per aromatizzare bevande calde come tè e cioccolata. Estratto dall’arillo del frutto della Myristica fragrans -lo stesso della noce moscata -, si consiglia di acquistarlo intero e macinarlo al momento. Ha proprietà antinfiammatorie e agisce positivamente sul sistema nervoso, alleviando ansia, stress e depressione. Il macis contribuisce, inoltre, a liberare le vie respiratorie.

 

TAMARINDO

Dal sapore acidulo e agrumato, il tamarindo sorprende con una dolcezza unica. Perfetto per dolci al cucchiaio come mousse, semifreddi e tiramisù, è noto per le sue proprietà lassative e digestive, oltre a favorire la salute del fegato e della cistifellea.

 

ZENZERO

Una radice dal sapore Questa radice dal sapore deciso e piccante, con un delicato retrogusto di limone, si abbina perfettamente a ingredienti come arancia, lime e miele. Ideale per biscotti e dolci speziati, lo zenzero è un potente antimicrobico e antinfiammatorio, utile per combattere dolori addominali, mal di testa e sintomi influenzali.

 

“Koulourakia” -  I Tipici Biscotti Greci Pasquali
“Koulourakia” - I Tipici Biscotti Greci Pasquali

Per l’ultimo articolo dedicato alla settimana di Pasqua, vi portiamo in Grecia, sfidandovi a cimentarvi in una preparazione culinaria oltremare.

 

Koulourakia sono biscotti tradizionali della Pasqua ortodossa, perfetti per una colazione speciale o per arricchire la tavola della domenica di festa.

 

Questi deliziosi dolcetti, dal sapore ricco e avvolgente, sono preparati con burro, aromatizzati alla vaniglia e all’arancia, e spesso decorati con mandorle, semi di sesamo o frutta secca.

 


Secondo la tradizione, i koulourakia si preparano il Giovedì Santo, giornata in cui le uova vengono tinte di rosso – come abbiamo visto per le Tintole triestine - un simbolo della Resurrezione di Cristo.

 

Un’antica leggenda narra che Pietro, incredulo sulla Resurrezione, disse che vi avrebbe creduto solo se le uova nel paniere di Maria Maddalena fossero diventate rosse. E così accadde.

 

Ας ξεκινήσουμε! - Iniziamo!

 

Ingredienti

 

  • 450 g di farina
  • 225 g di burro morbido
  • 225 g di zucchero semolato
  • 1 bicchiere grande di spremuta d’arancia
  • 1 bacca di vaniglia
  • 3 uova
  • 3 cucchiai di latte
  • La scorza grattugiata di un limone biologico
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato
  • 1 cucchiaino raso di lievito vanigliato
  • Semi di sesamo q.b.
  • Perline colorate q.b.

 

Preprazione

 

1. Lasciate il burro a temperatura ambiente fino a renderlo morbido e lavoratelo a crema insieme allo zucchero, fino a ottenere un composto soffice e spumoso.

Aggiungete due uova, i semini raschiati dalla bacca di vaniglia e la scorza grattugiata del limone.

In una ciotola, sciogliete il bicarbonato nella spremuta d’arancia e unite il liquido all’impasto. Mescolate accuratamente.

Mischiate la farina con il lievito e incorporatela gradualmente al composto, lavorandolo fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo.

 

2. Formate una palla, copritela con pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigorifero per circa 1 ora.

 

3. Riprendete l’impasto e dividetelo in piccoli pezzi. Su una spianatoia leggermente infarinata, formate dei cordoncini lunghi circa 15 cm. Date ai biscotti forme tradizionali, come trecce, cerchi o figure a 8. Trasferite i koulourakia su una teglia rivestita con carta forno.

 

4. Sbattete il tuorlo dell’uovo rimasto con il latte e spennellate i dolcetti. Decorateli con i semi di sesamo e le perline colorate o, in alternativa, con scaglie di mandorle.

 

5.Preriscaldate il forno a 180°C. Quando sarà caldo, infornate i biscotti e abbassate la temperatura a 170°C. Cuocete fino a quando i Koulourakia saranno leggermente dorati: devono rimanere morbidi e friabili, non biscottati.

 

 

 Tips & Abbinamenti: I Koulourakia sono ideali per essere serviti durante la colazione o il tè pomeridiano. Se volete rispettare la tradizione greca, accompagnateli con caffè greco o con un liquore dolce. Inoltre, per una versione ancora più aromatica, potete aggiungere un pizzico di cannella all’impasto.

Titole -  Il Dolce della Pasqua Triestina
Titole - Il Dolce della Pasqua Triestina

In questa settimana di preparazione alla Pasqua, vogliamo ispirarvi con i piatti tradizionali legati a questa festa.

Partiamo dalle Titole di Trieste, un dolce simbolico e suggestivo che, siamo certi, vi invoglierà a mettervi alla prova in cucina!

 

Le Titole sono tra i dolci più rappresentativi della Pasqua. La loro ricetta è antica e utilizza la pasta lievitata che è la stessa della più famosa pinza. La pinza nella sua forma richiama la spugna imbevuta di aceto data a Gesù dai soldati, mentre la Titola è un pane a treccia dove, all'estremità, viene incastonato un uovo colorato. 

Secondo una tradizione presente sia nella cultura cattolica che in quella greco e serbo ortodossa, la treccia delle Titole simboleggia i chiodi della crocifissione, mentre le uova, spesso tinte di rosso, ricordano il sangue versato da Cristo e i sassi del Calvario.

 

 

Ingredienti per il lievitino (da preparare la sera prima)

 

  • 120 g di farina manitoba
  • 120 g di latte intero
  • 1/2 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaino di lievito di birra disidratato

 

Ingredienti per l’impasto

 

  • 600 g di farina manitoba
  • 120 g di latte + mezzo bicchiere per spennellare le Titole
  • 2 uova intere
  • 2 tuorli
  • 120 g di zucchero
  • La scorza grattugiata di un limone
  • 1 bacca di vaniglia
  • 2 cucchiai di Marsala
  • 6 uova sode colorate
  • 120 g di burro morbido

 

 

PREPARAZIONE

 

Il Lievitino

 

1. Sciogliete il lievito di birra con lo zucchero nel latte tiepido.

Aggiungete la farina e impastate fino a ottenere un composto omogeneo.

 

2. Trasferite il lievitino in un contenitore ermetico, coprendolo con un foglio di carta forno umido e chiudete con il coperchio.

Lasciate lievitare a temperatura ambiente per almeno 12 ore.

 

 

L'impasto


1. Tagliate il burro morbido a dadini e intiepidite il latte.


2. A mano o con un robot da cucina, sciogliete il lievitino con il latte tiepido.

 

3. Aggiungete le uova, i tuorli, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, i semi della bacca di vaniglia e il Marsala. Mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Unite la farina poco alla volta e iniziate a impastare.

Aggiungete il burro a piccoli pezzi, incorporandolo completamente prima di aggiungere il successivo. Impastate a lungo fino a ottenere un composto elastico e liscio.


4. Trasferite l’impasto in un contenitore, coprite con un foglio di carta forno umido e lasciate lievitare per circa 3 ore a temperatura ambiente, o finché non sarà raddoppiato di volume.

 


Date forma alle Titole

 

1. Riprendete l’impasto e dividetelo in 12 porzioni, di cui 6 dovranno essere lunghe il doppio delle altre.

 

2. Create una T con un filone lungo disposto orizzontalmente e un filone corto disposto verticalmente. Posizionate un uovo colorato al centro della T, nel punto in cui si intersecano i due filoni.


Intrecciate i lati lunghi intorno all’uovo, poi intrecciate il lato corto per formare una treccia decorativa.

 


Ultima lievitazione e cottura

 

1. Posizionate le titole su una placca da forno rivestita con carta forno e spennellatele con il latte leggermente intiepidito. Copritele con un panno umido e lasciatele lievitare per altre 3 ore a temperatura ambiente, finché non saranno ben gonfie.

 

2. Preriscaldate il forno a 190°C e mettete all’interno un pentolino con acqua calda per creare umidità.

 


3. Spennellate nuovamente le Titole con il latte tiepido e infornatele. Cuocete a 190°C per 5 minuti, poi abbassate la temperatura a 170°C.

Coprite le Titole con un foglio di carta forno per evitare che si scuriscano troppo e proseguite la cottura per altri 20 minuti.

Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di servire.

 

 

Le Titole sono perfette da gustare a colazione o durante il pranzo pasquale, simbolo di unione e tradizione.