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Articoli di novembre 2022

Fusilli con Pomodoro Nero e Melanzane
Fusilli con Pomodoro Nero e Melanzane

"Mangiare non è soltanto trasformare o cuocere il cibo: è dono, spiritualità, amicizia, fraternità, bellezza, calore, sapienza, profumo, semplicità, compagnia". Questo è uno dei tanti aforismi di Gino Girolomoni, fondatore dell’omonima cooperativa che produce pasta biologica seguendo un’etica cristiana: amore e rispetto per il pianeta e le persone che la abitano.

 


Oggi condiamo la pasta Girolomoni con melanzane a tocchetti, fiordilatte e pomodori neri di Crimea che, in realtà, proprio neri non sono. Il loro colore particolare, tra il  marrone e il verde scuro, è dato dall'elevata concentrazione di licopene, uno degli antiossidanti più potenti presenti in natura, e i pomodori neri ne contengono molti di più rispetto ai rossi.

 

 


Ingredienti

 

  • 500 g di Fusilli Girolomoni
  • 500 g di pomodori neri di Crimea
  • 2 melanzane medie tipo campania
  • 100 g di fiordilatte
  • Olio extra Vergine di Oliva Goccia di Sole  
  • Basilico
  • 1 Spicchio di Aglio
  • Sale q.b.

 

Preparazione

 

1. Lavate e asciugate i pomodorini neri di Crimea; tagliateli a metà. In una padella, scaldate l’olio extra vergine di oliva Goccia di Sole e uno spicchio di aglio schiacciato. Fate soffroggere per poi unire i pomodori neri di Crimea, adagiandoli con il lato tagliato nell’olio.

 

2. Cuocete a fuoco basso per 6-7 minuti circa e aggiungete il sale. Togliete la padella dal fuoco e coprite con un coperchio ermetico. Questo procedimento permette al pomodoro nero di Crimea di proseguire la cottura. Dopo 15 minuti, pelate la buccia dei pomodori.

 

3. Lavate le melanzane, tagliatele a cubetti e friggetele in una padella con poco olio extra vergine di oliva, qualche fogliolina di basilico e sale q.b. Se necessario coprite con un coperchio per terminare la cottura. Amalgamate, infine, le melanzane con i pomodori neri di Crimea preparati in precedenza.

 

4. Preparate in una ciotola il fior di latte in tanti piccoli fiocchi.

 

5. Portate a ebollizione una pentola di acqua calda, aggiungete il sale e buttate i fusilli Girolomoni. Dopo circa 9 minuti, scolate la pasta e unitela al condimento di melanzane e pomodori neri di Crimea.

Completate il piatto aggiungendo a cascata i fiocchi di fiordilatte e servite sul piatto, guarnendolo con qualche fogliolina di basilico.

 

Il fusillo è servito: buon appetito.

 

 

 

Tips

 

Per accompagnare questo piatto dai sapori mediterranei e avvolgenti, scegliamo un vino che ne esalti la dolcezza delle melanzane, la freschezza dei pomodori neri di Crimea e la cremosità del fiordilatte.

Un Aglianico del Vulture rosato è l’ ideale: con il suo equilibrio tra struttura e acidità, le sue note fruttate e floreali e il leggero tannino, accompagna con eleganza ogni boccone, senza sovrastare i sapori delicati del piatto.

 

Un brindisi alla convivialità e alla buona cucina! 🍷

Katmer: Il Pane Turco
Katmer: Il Pane Turco

Ci piace ispirarvi con piatti di altri paesi e sapori dal mondo, e oggi vi portiamo in Turchia per scoprire il Katmer, un pane scenografico, bellissimo da vedere e delizioso da gustare.

 

Il Katmer non è solo un piacere per il palato, ma anche un'idea perfetta per stupire gli ospiti con un pane che diventa il protagonista della tavola. Croccante fuori e soffice dentro, ha una consistenza irresistibile che lo rende ideale da accompagnare a salse, formaggi o semplicemente da gustare da solo.

Il Katmer ha origini antiche e, a seconda della regione, viene preparato in vari modi. Esistono versioni dolci e salate, alcune con ripieni di pistacchi e crema di latte, altre semplicemente spennellate di burro e servite con miele.

 

La variante che proponiamo oggi è una versione neutra e soffice, perfetta per accompagnare qualsiasi pasto.

 


Ingredienti

 

    • 200 g di farina 0 per pizza
    • 300 g di farina di semola rimacinata
    • 12 g di lievito di birra fresco (mezzo cubetto)
    • 175 g di latte
    • 125 g di yogurt greco
    • 10 g di sale fino
    • 6 cucchiai di olio extra-vergine di oliva
    • 40 g di burro
    • Semi di sesamo q.b.
    • 1 tuorlo d’uovo per spennellare

 

 

Preparazione

 

1. Preparare l'impasto: In una caraffa, mescolate il latte leggermente intiepidito con lo yogurt e scioglietevi delicatamente il lievito. Lavorazione dell'impasto: Setacciate le farine e il sale, disponetele a fontana su una spianatoia e versate al centro il composto liquido. Impastate sommariamente con una forchetta, aggiungete l’olio e continuate a lavorare fino a ottenere un impasto liscio e compatto.

 

2. Formate una palla, oliate un recipiente e adagiatevi l’impasto. Coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio del volume in un luogo caldo e senza correnti d’aria. Se preferite, potete far maturare l’impasto in frigorifero per tutta la notte, per poi procedere con la formatura il giorno successivo.

 

3. Dividete l’impasto in 5 palline, 1 tenetela da parte, le altre 4 stendetele con l’aiuto del mattarello formando dei cerchi il più possibile regolari (altrimenti aiutatevi ritagliandoli con una tortiera tonda) e sovrapponeteli dopo averli spennellati con il burro fuso, fino ad avere una torretta di “piadine”.

 

4. Creare la forma caratteristica: Stendete ulteriormente la torretta di sfoglie con il mattarello per compattarle. Incidete a croce, dividendo il cerchio in 8 spicchi senza arrivare al bordo. Realizzare l’effetto “sole”: Su ogni spicchio praticate un piccolo taglio centrale e infilate la punta dello spicchio all’interno, tirandola verso l’esterno per creare la forma caratteristica. Lievitazione finale: Disponete la pallina rimasta al centro della corona e lasciate lievitare per un'altra ora.

 

5. Cottura: Spennellate con tuorlo d’uovo, cospargete di semi di sesamo e infornate a 200°C per 15 minuti. Poi abbassate la temperatura a 180°C e cuocete per altri 15-20 minuti fino a doratura.

 

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Il Katmer è ottimo servito caldo o tiepido. Accompagnatelo con burro e miele per una versione dolce, oppure con formaggi freschi e olive per un'opzione salata.

 

Grazie alla sua consistenza soffice e al gusto delicato, si abbina perfettamente anche con hummus o yogurt speziato

Il Perfetto Brodo di Carne
Il Perfetto Brodo di Carne

Un errore comune è pensare che le preparazioni di base siano le più facili: al contrario, sono proprio quelle che richiedono più attenzione e cura nei dettagli.

 

Un brodo insipido o torbido può compromettere il risultato finale di molti piatti, mentre un brodo ben fatto diventa una base straordinaria per risotti, zuppe e minestre.

Oggi vi sveliamo i segreti per ottenere un brodo perfetto: liquido e saporito, profumato e limpido. Non basta semplicemente immergere gli ingredienti in acqua e farli bollire, bisogna rispettare precisi tempi di cottura, dosare con attenzione il sale e scegliere con cura tra acqua calda o fredda.

 

 

Ecco 10 consigli indispensabili per preparare un brodo eccezionale.

 

 

1. Acqua fredda e fuoco basso

Come affermava Pellegrino Artusi oltre un secolo fa: “Per ottenere il brodo buono bisogna mettere la carne in acqua diaccia e far bollire la pentola adagino adagino”. La carne va immersa in acqua fredda e portata lentamente a ebollizione con fuoco basso. Questo procedimento permette di estrarre gradualmente il sapore e i nutrienti.

  

2. Carne prima, verdure poi

La carne va aggiunta per prima nell’acqua fredda. Le verdure, invece, si uniscono solo dopo il raggiungimento del bollore, per evitare che cuociano troppo a lungo e perdano le loro proprietà nutritive.

  

3. Quali verdure scegliere?

Se desiderate un brodo versatile e adatto a diverse preparazioni, la scelta migliore è puntare su un mix classico: carote, sedano e cipolla tagliati a pezzi grossi. Se volete un sapore più ricco, potete aggiungere un pomodoro maturo.

  

4. Erbe, ma con moderazione

L’aggiunta di erbe aromatiche dona al brodo una fragranza speciale. Usate alloro e prezzemolo e, se vi piacciono, aggiungete qualche chiodo di garofano infilzato nella cipolla per evitare che si disperda. Tuttavia, non esagerate: potete sempre intensificare il sapore in un secondo momento.

  

5. La scelta della Carne

Per un brodo ricco e bilanciato, utilizzate diverse varietà di carne: ali e cosce di pollo, mezzo cappone o mezza gallina e manzo. Per quest’ultimo, scegliete un mix tra tagli come sottospalla, muscolo, doppione, noce, brione, cappello del prete, girello di spalla o punta di petto.

  

6. L’importanza delle Ossa

Le ossa, soprattutto quelle di manzo e vitello, sono fondamentali per un brodo più saporito e ricco di collagene. Potete trovarle facilmente dal macellaio a prezzi contenuti.

  

7. Lunga cottura a fuoco dolce

Il segreto di un buon brodo sta nella pazienza: la cottura deve durare almeno 2-3 ore a fuoco basso. Questo permette agli ingredienti di rilasciare tutto il loro sapore senza rendere il brodo torbido.

  

8. Salatura a fine cottura

Durante la lunga cottura, l’acqua evapora e i sapori si concentrano. Se si sala il brodo all’inizio, si rischia di ottenere un gusto troppo marcato. Il consiglio è di aggiungere il sale solo alla fine, quando il liquido si è ristretto e si può valutare meglio la sapidità.

  

9. Schiumare con attenzione

Durante la cottura si forma una schiuma in superficie, composta da impurità della carne. Rimuovetela con una schiumarola, ma senza eliminare il grasso, che dona gusto e consistenza al brodo.

  

10. Filtraggio

Una volta terminata la cottura, rimuovete carne e verdure e filtrate il brodo attraverso un colino a maglie fini. In questo modo eliminerete eventuali residui e impurità, ottenendo un brodo chiaro e limpido, pronto per essere utilizzato nelle vostre preparazioni.

 

 

 

Con questi accorgimenti, il vostro brodo di carne sarà perfetto per esaltare ogni piatto. Mettiamoci il grembiule e iniziamo!

Stinco di Maiale al Sugo
Stinco di Maiale al Sugo

Negli ultimi anni, il valore medio della spesa delle famiglie italiane ha registrato un incremento significativo, tutti abbiamo preso coscienza. Tuttavia, con una gestione oculata degli acquisti e la giusta combinazione di ingredienti, è possibile preparare piatti prelibati senza eccedere nei costi, anche a base di carne.

 

La ricetta che vi proponiamo oggi coniuga gusto e convenienza: lo stinco di maiale al sugo, un taglio di carne considerato meno pregiato ma incredibilmente saporito e ricco di consistenza.

Grazie a una marinatura accurata e a una lunga cottura a fuoco basso, preferibilmente in una pentola dal fondo pesante, otterrete un secondo piatto tenero e un sugo perfetto per condire pasta fresca fatta in casa, come lasagne e tagliatelle, o una più rustica polenta.

 

 

Ingredienti per 4 persone

  • 2 stinco di maiale
  • 200 g polpa di pomodoro
  • 1 cipolla grossa
  • 2 carote
  • 1 pezzetto di sedano
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 foglia di alloro
  • Spezie miste macinate q.b.
  • Sale q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.

Ingredienti per la marinatura

  • 75 cl di vino rosso
  • 10 grani di pepe
  • 2 chiodi di garofano
  • 1 pezzetto di cannella
  • ½  noce moscata

 


Preparazione

 

Marinatura

1. Scaldate il vino rosso con le spezie fino a raggiungere il bollore; quindi, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.

2. Pulite gli stinchi eliminando il grasso in eccesso senza incidere la carne.

3. Immergete gli stinchi nel vino aromatizzato, assicurandovi che siano completamente coperti.

4. Riponete il recipiente in un luogo fresco o nella parte meno fredda del frigorifero e lasciate marinare per almeno un giorno, meglio ancora due, girandoli di tanto in tanto.

 

 

Cottura

1. Estraete gli stinchi dalla marinata, asciugateli e tenete da parte il vino, filtrandolo per eliminare le spezie.

 

2. In una pentola dal fondo spesso, preferibilmente in ghisa o terracotta, scaldate un filo d'olio extravergine d'oliva e rosolate dolcemente gli stinchi a fuoco basso, girandoli su tutti i lati per ottenere una doratura uniforme.

 

3. Tritate finemente la cipolla, le carote e il sedano; quindi, uniteli alla carne e lasciate insaporire per circa 40 minuti, mantenendo la pentola coperta.

 

4. Aggiungete la polpa di pomodoro e cuocete per altri 15 minuti. Se desiderate un sugo più abbondante, aumentate la quantità di pomodoro.

 

5. Versate due mestoli del vino della marinatura e aggiungete le spezie tenute da parte. Salate a piacere.

 

6. Coprite e lasciate cuocere per un’ora.

 

7. Unite la foglia di alloro e proseguite la cottura per altre due ore, fino a quando la carne risulterà estremamente morbida.

Se necessario, bagnate con ulteriore vino per mantenere la giusta umidità.

 

8 . Servite lo stinco di maiale ben caldo, accompagnato dal suo sugo e dalla vostra scelta di contorno, per un piatto ricco di sapore e tradizione.

 

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Ci piace abbinare questo secondo piatto succulento con un buon calice di vino rosso.

Per il nostro stinco di maiale al sugo, la scelta va su un vino di buona struttura e intensità che ne esalti i sapori.

  • Un Chianti Classico DOCG -  vino toscano equilibrato, con tannini moderati e una piacevole freschezza, ideale per accompagnare piatti a base di carne suina.
  • Un Pinot Nero - elegante e profumato, con tannini delicati, che si abbina armoniosamente alla succulenza della carne di maiale.