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Carbonara Day -  Il Raviolo Aperto di Gualtiero Marchesi
Carbonara Day - Il Raviolo Aperto di Gualtiero Marchesi

Oggi, in tutto il mondo, si celebra il Carbonara Day, una festa internazionale dedicata a uno dei piatti simbolo della cucina italiana: la Carbonara.

 

Istituita dall’Unione Italiana Food e dall’International Pasta Organisation, questa giornata è un’occasione per celebrare la creatività e l’eccellenza della nostra tradizione culinaria. 

Per rendere omaggio a questa ricorrenza, vi proponiamo una rivisitazione gourmet della carbonara, firmata da Monica Martino, autrice del blog Esperimenti in cucina – Una biologa ai fornelli. La sua reinterpretazione si ispira alla filosofia della “nuova cucina italiana” di Gualtiero Marchesi, celebre per la capacità di scomporre e reinterpretare i piatti, esaltando ogni ingrediente nella sua unicità.

 

Il risultato è il raviolo aperto alla carbonara, un piatto che combina due sfoglie di semola, un cuore cremoso di carbonara e il guanciale croccante. La decorazione riprende gli ingredienti del ripieno, sottolineando l’identità prorompente di questa icona gastronomica. 

 

Ingredienti Per La Sfoglia (per 10 ravioli grandi)

 

  • 100 g di semola di grano duro macinato a pietra
  • Acqua a temperatura ambiente q.b.
  • Pepe misto creola grattugiato al momento q.b.

 

Ingredienti per il ripieno e la decorazione

 

  • 5 tuorli d’uovo a pasta gialla
  • 100 g di Pecorino Romano DOP grattugiato + altro per la crema alla gricia
  • 150 g di guanciale (possibilmente di Amatrice o di Norcia)
  • Pepe misto creola grattugiato al momento q.b.
  • Scaglie di Pecorino Romano DOP

 

INIZIAMO!

 

1, Preparare la sfoglia

 

Disponete la semola su una spianatoia, creando un cratere al centro. Aggiungete un po’ d’acqua e pepe nero macinato. Mescolate con una forchetta e lavorate fino a ottenere un panetto omogeneo. Avvolgete l’impasto nella pellicola da cucina e lasciatelo riposare per circa 30 minuti.

 

2. Preparare il guanciale

 

Tagliate il guanciale a listarelle, ricavando anche dei “petali” per la decorazione. Rosolate in padella fino a renderlo croccante, raccogliendo il grasso rilasciato.

 

3. Preparare la crema carbonara

 

In una ciotola, mescolate i tuorli con il Pecorino e il pepe. Aggiungete 2/3 del grasso caldo del guanciale e amalgamate fino a ottenere una crema liscia. Tenete in caldo.

 

4. Preparare e cuocere la sfoglia

 

Dividete l’impasto in due e stendetelo con il mattarello. Passate la sfoglia nella macchina per la pasta fino a uno spessore di circa 3 mm. Ritagliate dei quadrati grandi con un coppapasta o un coltello. Portate a ebollizione una pentola d’acqua salata e scottate brevemente le sfoglie dei ravioli. Intanto in una ciotolina, unite il pecorino e il pepe con poca acqua di cottura, creando una crema alla gricia densa.

 

5. Assemblare il piatto

 

Scaldate le sfoglie in padella con il grasso del guanciale per renderle lucide.

Su un piatto caldo, spalmate un velo di crema alla gricia e adagiate una sfoglia. Aggiungete un cucchiaio di crema carbonara e qualche listarella di guanciale croccante. Sovrapponete una seconda sfoglia ruotata di 90° per formare una “stella” a otto punte. Decorate il piatto con pennellate di crema carbonara, petali di guanciale e scaglie di Pecorino.

 

Ultimate con strisce di crema alla gricia e una spolverata di pepe fresco.

 

 

 

Tips & Abbinamenti

Consigliamo di accompagnare il raviolo aperto di Carbonara con un Frascati superiore DOCG, un vino di grande intensità ed eleganza, come la ricetta che vi abbiamo proposto.

Rustico Pasquale
Rustico Pasquale

In questa settimana abbiamo appreso di piatti legati alla tradizione pasquale.

 

La Pasqua è ormai alle porte, e con essa arriva l’immancabile protagonista delle nostre tavole: la Torta Salata, conosciuta anche come Rustico Pasquale con salumi e formaggi.

Non esiste una ricetta unica per questo piatto iconico: ogni versione racconta la storia e i sapori del territorio, riflettendo le tradizioni culinarie locali legate ai salumi e ai formaggi di ogni città.

 

Per questa versione, abbiamo scelto di utilizzare la Salsiccia Clai, prodotta da una cooperativa fondata nel 1962 nelle campagne imolesi.

I soci della Cooperativa seguono ogni fase della produzione con cura e dedizione: dalla selezione dei mangimi agli allevamenti, fino alla lavorazione e alla commercializzazione. Una filiera controllata “dai campi alla tavola” che coniuga il rispetto per la tradizione con le esigenze nutrizionali e gli stili di vita del consumatore moderno.

 

Pronti a mettervi all’opera? Indossate il grembiule e iniziamo!

 

 

Ingredienti per l’impasto

 

  • 350 g di farina 00
  • 210 g di acqua
  • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 13 g di sale
  • 100 g di lievito madre pronto all’uso
  • Sugna (per ungere lo stampo)

 

Ingredienti per il ripieno

 

  • 80 g Salsiccia Clai
  • 80 g pancetta
  • 80 di prosciutto
  • 50 g formaggio di pecora
  • 30 di Pecorino Romano DOP
  • 1 uovo sbattuto

 

 

PREPARAZIONE

 

Prima di iniziare, è necessario rinfrescare il lievito madre

 

Ingredienti per rinfrescarlo

 

  • 100 g di lievito madre
  • 100 g di farina 0 (W 320)
  • 50 g di acqua

 

1. Prelevate il lievito madre e mettetelo in una ciotola con acqua pari alla metà del suo peso. Lasciate a mollo per 10 minuti.

A questo punto Mescolate con una forchetta o con le mani fino a ottenere una consistenza cremosa. Aggiungete la farina (pari al peso del lievito madre) e impastate fino a formare una palla liscia ma non appiccicosa.

 

2. Dividete il lievito madre in due porzioni: 150 g e 100 g. Mettete entrambe le porzioni in contenitori di vetro alti e stretti, coprite con un panno umido e lasciate lievitare per 5-6 ore.

 

Nota: La porzione da 150 g va conservata in frigorifero per usi futuri. La porzione da 100 g sarà utilizzata per preparare l’impasto del rustico.  

 

IMPASTO

 

1. Tagliate la salsiccia, la pancetta, il prosciutto, il formaggio di pecora e il Pecorino Romano DOP a piccoli tocchetti. Teneteli da parte.

 

2. Disponete la farina a fontana su un piano di lavoro e create un incavo al centro. Sciogliete il lievito madre in una parte dell’acqua (a temperatura ambiente) e versatelo nell’incavo.

Dividete l’acqua rimanente in due contenitori: in uno sciogliete il sale, nell’altro lasciate l’acqua semplice per eventualmente regolare la consistenza dell’impasto.

 

3. Iniziate a impastare versando gradualmente nell’incavo prima l’acqua con il lievito madre e poi quella salata. Continuate ad aggiungere la farina dai bordi della fontana man mano che impastate.

Lavorate la pasta fino a quando non si attaccherà più alle mani.

 

4. Prima lievitazione: Coprite l’impasto con un panno umido e lasciate riposare per 30 minuti.

 

 

ASSEMBLAGGIO E COTTURA

 

1.  Incorporate all’impasto i salumi, i formaggi e l’uovo sbattuto. Impastate con cura per distribuire uniformemente gli ingredienti.

 

2. Ungete uno stampo da plumcake con la sugna e trasferite l’impasto al suo interno.

 

3. Seconda lievitazione: coprite lo stampo con un panno umido e lasciate lievitare per 5-6 ore, o fino a quando sarà raddoppiato di volume. Preriscaldate il forno a 160°C.

 

4. Infornate lo stampo e cuocete a 160°C per i primi 10 minuti. Successivamente, alzate la temperatura a 190°C e continuate la cottura per altri 50 minuti. Verificate la cottura con uno stecchino: se esce pulito, il rustico è pronto.

 

5. Lasciate intiepidire, sformate e servite.

 

 

Buon appetito e buona Pasqua dal Team di Qui Da Noi!

Titole -  Il Dolce della Pasqua Triestina
Titole - Il Dolce della Pasqua Triestina

In questa settimana di preparazione alla Pasqua, vogliamo ispirarvi con i piatti tradizionali legati a questa festa.

Partiamo dalle Titole di Trieste, un dolce simbolico e suggestivo che, siamo certi, vi invoglierà a mettervi alla prova in cucina!

 

Le Titole sono tra i dolci più rappresentativi della Pasqua. La loro ricetta è antica e utilizza la pasta lievitata che è la stessa della più famosa pinza. La pinza nella sua forma richiama la spugna imbevuta di aceto data a Gesù dai soldati, mentre la Titola è un pane a treccia dove, all'estremità, viene incastonato un uovo colorato. 

Secondo una tradizione presente sia nella cultura cattolica che in quella greco e serbo ortodossa, la treccia delle Titole simboleggia i chiodi della crocifissione, mentre le uova, spesso tinte di rosso, ricordano il sangue versato da Cristo e i sassi del Calvario.

 

 

Ingredienti per il lievitino (da preparare la sera prima)

 

  • 120 g di farina manitoba
  • 120 g di latte intero
  • 1/2 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaino di lievito di birra disidratato

 

Ingredienti per l’impasto

 

  • 600 g di farina manitoba
  • 120 g di latte + mezzo bicchiere per spennellare le Titole
  • 2 uova intere
  • 2 tuorli
  • 120 g di zucchero
  • La scorza grattugiata di un limone
  • 1 bacca di vaniglia
  • 2 cucchiai di Marsala
  • 6 uova sode colorate
  • 120 g di burro morbido

 

 

PREPARAZIONE

 

Il Lievitino

 

1. Sciogliete il lievito di birra con lo zucchero nel latte tiepido.

Aggiungete la farina e impastate fino a ottenere un composto omogeneo.

 

2. Trasferite il lievitino in un contenitore ermetico, coprendolo con un foglio di carta forno umido e chiudete con il coperchio.

Lasciate lievitare a temperatura ambiente per almeno 12 ore.

 

 

L'impasto


1. Tagliate il burro morbido a dadini e intiepidite il latte.


2. A mano o con un robot da cucina, sciogliete il lievitino con il latte tiepido.

 

3. Aggiungete le uova, i tuorli, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, i semi della bacca di vaniglia e il Marsala. Mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Unite la farina poco alla volta e iniziate a impastare.

Aggiungete il burro a piccoli pezzi, incorporandolo completamente prima di aggiungere il successivo. Impastate a lungo fino a ottenere un composto elastico e liscio.


4. Trasferite l’impasto in un contenitore, coprite con un foglio di carta forno umido e lasciate lievitare per circa 3 ore a temperatura ambiente, o finché non sarà raddoppiato di volume.

 


Date forma alle Titole

 

1. Riprendete l’impasto e dividetelo in 12 porzioni, di cui 6 dovranno essere lunghe il doppio delle altre.

 

2. Create una T con un filone lungo disposto orizzontalmente e un filone corto disposto verticalmente. Posizionate un uovo colorato al centro della T, nel punto in cui si intersecano i due filoni.


Intrecciate i lati lunghi intorno all’uovo, poi intrecciate il lato corto per formare una treccia decorativa.

 


Ultima lievitazione e cottura

 

1. Posizionate le titole su una placca da forno rivestita con carta forno e spennellatele con il latte leggermente intiepidito. Copritele con un panno umido e lasciatele lievitare per altre 3 ore a temperatura ambiente, finché non saranno ben gonfie.

 

2. Preriscaldate il forno a 190°C e mettete all’interno un pentolino con acqua calda per creare umidità.

 


3. Spennellate nuovamente le Titole con il latte tiepido e infornatele. Cuocete a 190°C per 5 minuti, poi abbassate la temperatura a 170°C.

Coprite le Titole con un foglio di carta forno per evitare che si scuriscano troppo e proseguite la cottura per altri 20 minuti.

Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di servire.

 

 

Le Titole sono perfette da gustare a colazione o durante il pranzo pasquale, simbolo di unione e tradizione.

Gelato Day - 4 Ricette da Fare in Casa
Gelato Day - 4 Ricette da Fare in Casa

Giunge alla sua dodicesima edizione la Giornata Europea del Gelato Artigianale, l’unica che il Parlamento Europeo abbia finora dedicato ad un alimento.

Questo evento, che si celebra il 24 Marzo e che coinvolge tutti i Paesi europei, è arricchito da iniziative, incontri ed eventi pensati per diffondere la cultura del gelato artigianale. Il “Gelato Day” rappresenta un’importante occasione per valorizzare questo prodotto, promuovere l’arte dei maestri gelatieri e sostenere la tradizione gastronomica del settore.

 

L’edizione 2024 ha come protagonista il Belgio con il gusto “Gaufre de Liège”, ispirato al celebre dolce locale: un gelato a base neutra aromatizzato con vaniglia e cannella, arricchito da una variegatura al burro salato e accompagnato da una cialda di gaufre di Liegi.

 

Per festeggiare insieme, vi proponiamo quattro ricette sane e genuine, da preparare con o senza gelatiera. Ricordate: scegliete ingredienti di alta qualità e limitate l’uso dello zucchero. 

 

CON LA GELATIERA

 

Gelato al fiordilatte

 

Ingredienti

 

  • 612 g latte intero
  • 165 g panna liquida
  • 140 g zucchero
  • 40 g destrosio
  • 40 g latte magro in polvere
  • 3 g farina di semi di carrube

 

Procedimento

1. In un pentolino, unite destrosio, latte magro in polvere e farina di semi di carrube setacciata. Aggiungete latte e panna e scaldate fino a 60-70°C, misurando la temperatura con un termometro da cucina.

 

2. Versate il composto ancora caldo nel frullatore e azionatelo 3 volte con la funzione “XL smoothie”.

 

3. Trasferite la miscela in un contenitore, lasciate raffreddare in frigorifero per 5-6 ore, poi mantecatela in gelatiera per 30-40 minuti, secondo il modello.  

 

 

 

Gelato al cioccolato

 

Ingredienti

 

  • 250 g di panna fresca
  • 150 g di latte
  • 150 g di cioccolato fondente
  • 150 g di zucchero
  • 3 tuorli d’uovo
  • essenza di vaniglia

 

Procedimento

1. Sciogliete a fuoco dolce cioccolato, panna e latte in un pentolino dal fondo spesso.

 

2. Montate i tuorli con lo zucchero in una ciotola a parte. Unite il composto di uova e zucchero al pentolino con il cioccolato e mescolate a fiamma bassa fino a sfiorare il punto di ebollizione (in questo modo eviterete che le uova si cuociano).

 

3. Amalgamate tutti gli ingredienti e aggiungete qualche goccia di essenza di vaniglia.

 

4. Lasciate raffreddare, poi trasferite il composto in frigorifero per almeno 4 ore. Infine, mantecate in gelatiera fino a ottenere un gelato cremoso.

 

 

 

SENZA GELATIERA

 

Gelato al gusto frutta



Ingredienti

 

  • 100 frutta a piacere
  • 150 latte
  • 40 g zucchero a velo

 

Procedimento

1. Tagliate la frutta scelta a piccoli pezzi e congelateli.

 

2. Mettete il latte in stampi per il e congelate.

 

3. Una volta congelati, prendete un frullatore a lame grandi e mettetevi dentro la frutta, lo zucchero a velo e il latte, iniziando a frullare a bassa velocità.

 

4. Quando tutto sarà triturato, trasferite il composto in un frullatore a lame piccole, fino a ottenere una consistenza cremosa.

 

 

 

Gelato alla Panna


Per preparare il gusto Panna serve un pochino di rum per evitare che il gelato si cristallizzi.



Ingredienti

 

  • 500 ml di panna fresca
  • 400 ml di latte condensato
  • 2 gocce di essenza di vaniglia
  • 2 cucchiai di rum

 

Procedimento

1. Mescolate in una ciotola il latte condensato freddo di frigo con l’essenza di vaniglia e il rum.

 

2. Montate la panna fredda in una ciotola, poi unite il latte condensato poco alla volta, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.

 

3. Trasferite il composto in una ciotola e lasciate congelare per 6 ore.

 

 

 

Tips & Salute

Per addensare creme o ottenere gelati senza glutine, utilizzate farina o maizena.

 

Il gelato è consigliato per i bambini a partire dai 12 mesi, iniziando con gusti semplici come fiordilatte o frutta, per poi introdurre le creme.

Cibo e Superstizione. Perché “Non si Sa Mai”
Cibo e Superstizione. Perché “Non si Sa Mai”

Molte delle abitudini che accompagnano i nostri rituali a tavola affondano le radici nella tradizione, tramandandosi di generazione in generazione.  Col tempo, queste pratiche sono diventate parte integrante della nostra gestualità quotidiana, un mix di usanze, credenze e, talvolta, un pizzico di scaramanzia.

Non è un caso che il filosofo napoletano Benedetto Croce abbia detto: “Non credo alle superstizioni, ma ne tengo conto.

 

E noi aggiungiamo, con un sorriso: "Perché non si sa mai!"

Cibo e Fortuna: simboli di abbondanza e protezione

 

Tra le tradizioni più radicate, soprattutto in Italia, il legame tra il cibo e il buon auspicio è indissolubile. A Capodanno, ad esempio, è quasi un sacrilegio non servire un piatto di lenticchie, simbolo di prosperità e abbondanza. La forma rotonda e piatta delle lenticchie richiama quella delle monete, e l’abbondanza nel piatto simboleggia l’augurio che il nuovo anno riempia anche il nostro portafoglio.

 

Anche il vino ha il suo ruolo nelle credenze popolari. Se dovesse accidentalmente rovesciarsi sulla tavola, niente paura: è considerato un segno di fortuna. La tradizione vuole che ci si bagni le dita con il vino caduto e ci si tocchi dietro le orecchie, per attirare a sé ricchezza e prosperità.

 


Nella cultura popolare, in particolare nel Sud Italia, il peperoncino è il simbolo per eccellenza della scaramanzia. Oltre a essere un ingrediente fondamentale in cucina, il peperoncino è spesso appeso alle porte o ai balconi. Si ritiene infatti che i suoi semi piccanti abbiano il potere di allontanare le malelingue e il malocchio.

La sua forma allungata e il colore rosso acceso, che richiama la vitalità e l’energia, lo rendono un perfetto amuleto portafortuna, capace di tenere lontani gli influssi negativi. Ancora oggi, non è raro vedere piccoli peperoncini portati come ciondoli, a testimonianza di questa credenza radicata.

 


Accanto al peperoncino, troviamo un altro grande protagonista della tradizione scaramantica: l’aglio. Da secoli considerato un potente talismano contro la sfortuna, l’aglio è spesso utilizzato per creare corone da appendere alle finestre, alle porte di casa o persino da indossare al collo.

Secondo le leggende popolari, l’aglio non è solo un rimedio naturale dalle proprietà benefiche, ma anche un’arma spirituale per tenere lontani i demoni, le streghe e i vampiri. Questo mito, diffuso in molte culture, è stato immortalato in numerose storie e film, consolidandolo come un simbolo universale di protezione.

 

 

Le superstizioni e i rituali legati al cibo rappresentano un patrimonio culturale che mescola saggezza popolare, spiritualità e un pizzico di magia. Sono piccoli gesti e credenze che, pur nella loro semplicità, ci legano alle nostre radici, trasformando ogni momento a tavola in un rito ricco di significati.

 

 

E allora, che siate scettici o meno, ricordate sempre: “Non si sa mai!”

Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare: Recuperiamo il Pollo Avanzato
Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare: Recuperiamo il Pollo Avanzato

“Per ogni prodotto che buttiamo stiamo gettando soldi e Natura nella spazzatura” afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia. Lo spreco alimentare, infatti, non è solo una questione etica – basti pensare a chi non ha accesso a cibo sufficiente – ma ha anche un impatto devastante sull’ambiente e sulla salute.

 

In Italia, nonostante una maggiore attenzione, ogni persona spreca ancora quasi mezzo chilo di cibo a settimana, circa 25 kg all’anno, secondo l’Osservatorio Waste Watcher. Un dato allarmante, se consideriamo che il contrasto allo spreco è un pilastro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. In occasione della Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare celebratasi ieri, vogliamo proporvi tante idee sfiziose per ridare vita agli avanzi di uno degli alimenti più comuni sulle nostre tavole: il pollo.

 

Spesso, infatti, il pollo cucinato per una cena veloce rimane in frigo per giorni, fino a finire nel cestino.

PREPARATEVI A RECUPERARLO

 

1. Insalata di pollo: ideale per un pranzo fresco da portare a lavoro.

 

Ingredienti

 

  • Pollo grigliato o arrosto avanzato
  • 80 g di insalata
  • 1 gambo di sedano
  • 40 g di parmigiano reggiano
  • 20 g di noci sgusciate
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Succo di limone q.b.

 

Tagliate il pollo a pezzetti e marinatelo con olio e limone. In una ciotola unite l’insalata, il sedano a fettine, il parmigiano e le noci. Aggiungete il pollo e amalgamate gli ingredienti. Condite a piacere con olio e sale, oppure maionese o salsa allo yogurt.

 

 

2. Sandwich con pollo: ideale come snack da gustare a metà mattina o un pranzo veloce quando non si ha tempo di una pausa.

 

Ingredienti

 

  • Pollo avanzato
  • 1 zucchina grigliata
  • 1 pomodoro
  • 2 foglie di lattuga
  • 2 fette di pane tostato
  • Formaggio spalmabile q.b.
  • Olio extravergine di oliva

 

Tagliate il pollo avanzato in listarelle e rosolatelo in padella con un filo d’olio. Assemblate il sandwich con il pane tostato, un velo di formaggio spalmabile, 1-2 fette di pomodoro, la zucchina grigliata e il pollo saltato.

 

 

3. Crostini con mousse di pollo: se il pollo avanzato è scarso facciamone un aperitivo.

 

Ingredienti

  • Pollo avanzato
  • 20g di olive taggiasche
  • 3 capperi
  • 30 g di parmigiano reggiano grattugiato
  • Olio extravergine d’oliva q.b. (latte o bevanda vegetale in alternativa)
  • 1 baguette di pane

 

In un mixer, frullate il pollo con le olive, i capperi, il parmigiano e l’olio fino ad ottenere una mousse cremosa. Spalmatela su delle fettine di baguette abbrustolite a mo’ di crostino. Per un tocco in più, aggiungete del formaggio a fette e infornate finché non si scioglie.

 

 

POLPETTE AL POLLO: UN CLASSICO DEL RICICLO

 

1. Polpette versione “classica” o “pollo e patate”.

 

Ingredienti

 

  • Pollo avanzato
  • 1 uovo
  • 1 spicchio di aglio
  • Prezzemolo tritato q.b.
  • 30 g di parmigiano grattugiato
  • Olio extravergine di oliva q.b. (o olio di semi)
  • Pangrattato

 

Fate a pezzetti il pollo avanzato e mescolatelo in una ciotola con l’uovo, l’aglio e il prezzemolo tritati e, infine, il parmigiano. Formate le polpette con le mani umide e rosolale in padella con un filo d’olio extravergine di oliva o di semi, fino a farle dorare su tutta la superficie. Eliminate l’olio in accesso aiutandovi con carta assorbente,

 

Con lo stesso procedimento, potete realizzare la versione di polpette di pollo con patate: aggiungete al composto una patata lessa schiacciata e mezzo bicchiere di latte. Passate le polpette nel pangrattato per una croccantezza extra.

 

 

2. Polpette di pollo e prosciutto cotto: per chi ama i sapori mediterranei.

 

Ingredienti

 

  • 50 g di prosciutto cotto tritato
  • Pane raffermo q.b.
  • 1 uovo
  • 1 rametto di prezzemolo
  • Sale q.b.
  • Latte q.b.
  • Pangrattato q.b.

 

Tritate pollo e prosciutto in un mixer.

Ammollate il pane raffermo nel latte con un pizzico di sale, poi strizzatelo. In una ciotola, unite ed amalgamate l’uovo, il pollo, il prosciutto, il prezzemolo tritato e il pane strizzato.

Formate le polpette con le mani inumidite e passatele nel pangrattato.

 

Friggete in abbondante olio caldo fino a doratura, poi scolate su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

 

 

Con queste ricette, dare nuova vita agli avanzi diventa facile e gustoso. Ricordati: ogni piccolo gesto per ridurre lo spreco fa la differenza per il Pianeta! 🌍

Frittata di Verza
Frittata di Verza

Le uova sono un ingrediente straordinariamente versatile in cucina, ideali sia consumate da sole per un pasto rapido, sia in combinazione con altri ingredienti, per come base per ricette dolci o salate. Cambiando il metodo di cottura e di utilizzo, le uova possono trasformarsi, offrendo una varietà unica di sapori e consistenze. Ricche di ferro, proteine e vitamine, le uova si considerano il cibo più nutriente al mondo.

Oggi vi proponiamo una ricetta semplice e gustosa, suggerita da Monica Benedetto, autrice del blog Una padella tra di noi.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 150 g di verza disidratata Farris
  • 1 cipolla media
  • 3 uova
  • 60 g di parmigiano grattugiato
  • 50 g di cubetti di prosciutto
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.

 

 

Procedimento

1. Preparate la verza

 

Portate a bollore una pentola capiente con acqua salata. Aggiungete la verza disidratata Farris e lasciatela cuocere per circa 10 minuti.

Scolate la verza e con l’aiuto di un cucchiaio eliminatene l’acqua in eccesso. Lasciate raffreddare.

 

2. Preparate la base d’uovo

 

In una ciotola capiente, sbattete energicamente le uova insieme al parmigiano grattugiato, fino a ottenere un composto ben amalgamato Unite la verza scolata, i cubetti di prosciutto cotto e un pizzico di sale.

Mescolate accuratamente per distribuire gli ingredienti in modo uniforme.

 

3. Cuocete la frittata

 

Scaldate una padella con un filo di olio extravergine di oliva. Versate il composto di uova e distribuitelo uniformemente. Cuocete la frittata a fuoco medio per 5-6 minuti, quindi giratela con l’aiuto di un piatto o di un coperchio e cuocetela per altri 5 minuti sull’altro lato.

Trasferite la frittata su un piatto da portata e lasciatela intiepidire. Servitela con un contorno di pomodori freschi conditi con olio e sale.

 

 

Un piatto davvero sfizioso, genuino e nutriente!

Dieta Mediterranea - La più Salutare per i Bambini
Dieta Mediterranea - La più Salutare per i Bambini

Secondo alcuni studi, un terzo dei bambini italiani ha problemi di peso e da adulti potrebbero sviluppare malattie e disturbi. L’obesità è infatti uno dei fattori di rischio più importanti per la salute fin dai primi anni di vita. Una validissima strategia per aiutare i bambini a mangiare meglio è seguire la dieta mediterranea: è ricca di cibi che danno sazietà e nutrienti preziosi per la salute, non solo dei grandi, ma anche dei più piccoli.


Nemici dei chili di troppo sono certamente le merendine, i biscotti, le patatine, gli snack in busta, vale a dire quei cibi ultra processati, ricchi di sodio, zuccheri e grassi che favoriscono l’aumento di peso e con il tempo la comparsa di disturbi come il diabete di tipo 2.


Una delle caratteristiche principali della dieta mediterranea è la varietà dei cibi da cui è costituita, che consente di portare in tavola ricette dai colori, dai sapori e dalle proprietà differenti, che non annoiano il palato e allo stesso tempo garantiscono tutta una serie di nutrienti preziosi per la crescita e la salute. Ecco perché gli esperti sostengono che la dieta mediterranea sia la migliore per i bambini!


Nella dieta mediterranea, le verdure sono presenti in ogni pasto della giornata. Insieme alla frutta, gli ortaggi sono alimenti fondamentali per stare bene e contribuire al controllo del peso. Le fibre di cui sono ricche rallentano l’assorbimento di zuccheri e grassi, saziano e riducono la voglia di snack fuori orario. Un altro vantaggio della dieta mediterranea è che dà spazio anche a cereali, semi, olio di oliva, pesce, carne bianca, legumi, uova, latticini e prevede un consumo moderato di carni rosse e grassi animali, compresi i formaggi.

 


Come organizzare i pasti, seguendo una dieta mediterranea.

 

Colazione

In alternativa al latte, fonte di calcio, potete utilizzare lo yogurt bianco, da arricchire con fiocchi d’avena, un cucchiaino di scaglie di cioccolato fondente oppure di cocco grattugiato, cannella e qualche pezzetto di banana. Da consumare insieme a una spremuta di frutta fresca o un infuso caldo alla ciliegia o alla menta.

 

Pranzo e Cena

Un’adeguata proporzione di cereali, compresa la pasta, verdura di stagione, proteine della carne e dei suoi derivati, dei legumi o del pesce e un frutto di stagione. L’importante è variare gli alimenti, giocando anche con la stagionalità. Un’idea? Spaghetti al pesto di broccoli e frittata con verdure di stagione, oppure pizzette di cavolfiori e polpette di pesce.

Insalata di Pomodori e Cipolla Rossa di Tropea IGP
Insalata di Pomodori e Cipolla Rossa di Tropea IGP

Le insalate sono buone tutto l’anno e sono un mix concentrato di proprietà importanti per la nostra salute.


I pomodori, considerati i re delle insalate, sono antitumorali e antiossidanti, ricchi di vitamine e sali minerali. La cipolla, oltre ad essere ricca di antiossidanti, è anche diuretica, antibatterica, antinfiammatoria, antimicrobica, stimola il sistema immunitario… un vero patrimonio di benessere! Anche il basilico contiene proprietà meravigliose: ricco di sali minerali , vitamina K, C ed A.


Come altra spezia, io ho aggiunto l’origano, poiché tra i suoi pregi è anche antibatterico, analgesico, antinfiammatorio, vitaminico e calmante.


Che altro dire, stagione calda o fredda è sempre il momento giusto per portare a tavola una buona insalata per rimettersi in forma!

 

 

Ingredienti

(dosi per 4 persone)

  • 300 g di pomodori piccadilly
  • 1 cipolla rossa
  • abbondante basilico
  • origano
  • olio extravergine d’oliva
  • sale fino

 

Procedimento

  • Mondare e lavare pomodori, cipolla ed erbe fresche.
  • Tagliare a spicchi i pomodori, a fettine sottili la cipolla.
  • Versare le verdure in una ciotola, unire le erbette fresche, avendo cura di spezzettare con le mani le foglie di basilico. Condire con olio e sale q.b.