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Rustico Pasquale
Rustico Pasquale

In questa settimana abbiamo appreso di piatti legati alla tradizione pasquale.

 

La Pasqua è ormai alle porte, e con essa arriva l’immancabile protagonista delle nostre tavole: la Torta Salata, conosciuta anche come Rustico Pasquale con salumi e formaggi.

Non esiste una ricetta unica per questo piatto iconico: ogni versione racconta la storia e i sapori del territorio, riflettendo le tradizioni culinarie locali legate ai salumi e ai formaggi di ogni città.

 

Per questa versione, abbiamo scelto di utilizzare la Salsiccia Clai, prodotta da una cooperativa fondata nel 1962 nelle campagne imolesi.

I soci della Cooperativa seguono ogni fase della produzione con cura e dedizione: dalla selezione dei mangimi agli allevamenti, fino alla lavorazione e alla commercializzazione. Una filiera controllata “dai campi alla tavola” che coniuga il rispetto per la tradizione con le esigenze nutrizionali e gli stili di vita del consumatore moderno.

 

Pronti a mettervi all’opera? Indossate il grembiule e iniziamo!

 

 

Ingredienti per l’impasto

 

  • 350 g di farina 00
  • 210 g di acqua
  • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 13 g di sale
  • 100 g di lievito madre pronto all’uso
  • Sugna (per ungere lo stampo)

 

Ingredienti per il ripieno

 

  • 80 g Salsiccia Clai
  • 80 g pancetta
  • 80 di prosciutto
  • 50 g formaggio di pecora
  • 30 di Pecorino Romano DOP
  • 1 uovo sbattuto

 

 

PREPARAZIONE

 

Prima di iniziare, è necessario rinfrescare il lievito madre

 

Ingredienti per rinfrescarlo

 

  • 100 g di lievito madre
  • 100 g di farina 0 (W 320)
  • 50 g di acqua

 

1. Prelevate il lievito madre e mettetelo in una ciotola con acqua pari alla metà del suo peso. Lasciate a mollo per 10 minuti.

A questo punto Mescolate con una forchetta o con le mani fino a ottenere una consistenza cremosa. Aggiungete la farina (pari al peso del lievito madre) e impastate fino a formare una palla liscia ma non appiccicosa.

 

2. Dividete il lievito madre in due porzioni: 150 g e 100 g. Mettete entrambe le porzioni in contenitori di vetro alti e stretti, coprite con un panno umido e lasciate lievitare per 5-6 ore.

 

Nota: La porzione da 150 g va conservata in frigorifero per usi futuri. La porzione da 100 g sarà utilizzata per preparare l’impasto del rustico.  

 

IMPASTO

 

1. Tagliate la salsiccia, la pancetta, il prosciutto, il formaggio di pecora e il Pecorino Romano DOP a piccoli tocchetti. Teneteli da parte.

 

2. Disponete la farina a fontana su un piano di lavoro e create un incavo al centro. Sciogliete il lievito madre in una parte dell’acqua (a temperatura ambiente) e versatelo nell’incavo.

Dividete l’acqua rimanente in due contenitori: in uno sciogliete il sale, nell’altro lasciate l’acqua semplice per eventualmente regolare la consistenza dell’impasto.

 

3. Iniziate a impastare versando gradualmente nell’incavo prima l’acqua con il lievito madre e poi quella salata. Continuate ad aggiungere la farina dai bordi della fontana man mano che impastate.

Lavorate la pasta fino a quando non si attaccherà più alle mani.

 

4. Prima lievitazione: Coprite l’impasto con un panno umido e lasciate riposare per 30 minuti.

 

 

ASSEMBLAGGIO E COTTURA

 

1.  Incorporate all’impasto i salumi, i formaggi e l’uovo sbattuto. Impastate con cura per distribuire uniformemente gli ingredienti.

 

2. Ungete uno stampo da plumcake con la sugna e trasferite l’impasto al suo interno.

 

3. Seconda lievitazione: coprite lo stampo con un panno umido e lasciate lievitare per 5-6 ore, o fino a quando sarà raddoppiato di volume. Preriscaldate il forno a 160°C.

 

4. Infornate lo stampo e cuocete a 160°C per i primi 10 minuti. Successivamente, alzate la temperatura a 190°C e continuate la cottura per altri 50 minuti. Verificate la cottura con uno stecchino: se esce pulito, il rustico è pronto.

 

5. Lasciate intiepidire, sformate e servite.

 

 

Buon appetito e buona Pasqua dal Team di Qui Da Noi!

Titole -  Il Dolce della Pasqua Triestina
Titole - Il Dolce della Pasqua Triestina

In questa settimana di preparazione alla Pasqua, vogliamo ispirarvi con i piatti tradizionali legati a questa festa.

Partiamo dalle Titole di Trieste, un dolce simbolico e suggestivo che, siamo certi, vi invoglierà a mettervi alla prova in cucina!

 

Le Titole sono tra i dolci più rappresentativi della Pasqua. La loro ricetta è antica e utilizza la pasta lievitata che è la stessa della più famosa pinza. La pinza nella sua forma richiama la spugna imbevuta di aceto data a Gesù dai soldati, mentre la Titola è un pane a treccia dove, all'estremità, viene incastonato un uovo colorato. 

Secondo una tradizione presente sia nella cultura cattolica che in quella greco e serbo ortodossa, la treccia delle Titole simboleggia i chiodi della crocifissione, mentre le uova, spesso tinte di rosso, ricordano il sangue versato da Cristo e i sassi del Calvario.

 

 

Ingredienti per il lievitino (da preparare la sera prima)

 

  • 120 g di farina manitoba
  • 120 g di latte intero
  • 1/2 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaino di lievito di birra disidratato

 

Ingredienti per l’impasto

 

  • 600 g di farina manitoba
  • 120 g di latte + mezzo bicchiere per spennellare le Titole
  • 2 uova intere
  • 2 tuorli
  • 120 g di zucchero
  • La scorza grattugiata di un limone
  • 1 bacca di vaniglia
  • 2 cucchiai di Marsala
  • 6 uova sode colorate
  • 120 g di burro morbido

 

 

PREPARAZIONE

 

Il Lievitino

 

1. Sciogliete il lievito di birra con lo zucchero nel latte tiepido.

Aggiungete la farina e impastate fino a ottenere un composto omogeneo.

 

2. Trasferite il lievitino in un contenitore ermetico, coprendolo con un foglio di carta forno umido e chiudete con il coperchio.

Lasciate lievitare a temperatura ambiente per almeno 12 ore.

 

 

L'impasto


1. Tagliate il burro morbido a dadini e intiepidite il latte.


2. A mano o con un robot da cucina, sciogliete il lievitino con il latte tiepido.

 

3. Aggiungete le uova, i tuorli, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, i semi della bacca di vaniglia e il Marsala. Mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Unite la farina poco alla volta e iniziate a impastare.

Aggiungete il burro a piccoli pezzi, incorporandolo completamente prima di aggiungere il successivo. Impastate a lungo fino a ottenere un composto elastico e liscio.


4. Trasferite l’impasto in un contenitore, coprite con un foglio di carta forno umido e lasciate lievitare per circa 3 ore a temperatura ambiente, o finché non sarà raddoppiato di volume.

 


Date forma alle Titole

 

1. Riprendete l’impasto e dividetelo in 12 porzioni, di cui 6 dovranno essere lunghe il doppio delle altre.

 

2. Create una T con un filone lungo disposto orizzontalmente e un filone corto disposto verticalmente. Posizionate un uovo colorato al centro della T, nel punto in cui si intersecano i due filoni.


Intrecciate i lati lunghi intorno all’uovo, poi intrecciate il lato corto per formare una treccia decorativa.

 


Ultima lievitazione e cottura

 

1. Posizionate le titole su una placca da forno rivestita con carta forno e spennellatele con il latte leggermente intiepidito. Copritele con un panno umido e lasciatele lievitare per altre 3 ore a temperatura ambiente, finché non saranno ben gonfie.

 

2. Preriscaldate il forno a 190°C e mettete all’interno un pentolino con acqua calda per creare umidità.

 


3. Spennellate nuovamente le Titole con il latte tiepido e infornatele. Cuocete a 190°C per 5 minuti, poi abbassate la temperatura a 170°C.

Coprite le Titole con un foglio di carta forno per evitare che si scuriscano troppo e proseguite la cottura per altri 20 minuti.

Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di servire.

 

 

Le Titole sono perfette da gustare a colazione o durante il pranzo pasquale, simbolo di unione e tradizione.

Gelato Day - 4 Ricette da Fare in Casa
Gelato Day - 4 Ricette da Fare in Casa

Giunge alla sua dodicesima edizione la Giornata Europea del Gelato Artigianale, l’unica che il Parlamento Europeo abbia finora dedicato ad un alimento.

Questo evento, che si celebra il 24 Marzo e che coinvolge tutti i Paesi europei, è arricchito da iniziative, incontri ed eventi pensati per diffondere la cultura del gelato artigianale. Il “Gelato Day” rappresenta un’importante occasione per valorizzare questo prodotto, promuovere l’arte dei maestri gelatieri e sostenere la tradizione gastronomica del settore.

 

L’edizione 2024 ha come protagonista il Belgio con il gusto “Gaufre de Liège”, ispirato al celebre dolce locale: un gelato a base neutra aromatizzato con vaniglia e cannella, arricchito da una variegatura al burro salato e accompagnato da una cialda di gaufre di Liegi.

 

Per festeggiare insieme, vi proponiamo quattro ricette sane e genuine, da preparare con o senza gelatiera. Ricordate: scegliete ingredienti di alta qualità e limitate l’uso dello zucchero. 

 

CON LA GELATIERA

 

Gelato al fiordilatte

 

Ingredienti

 

  • 612 g latte intero
  • 165 g panna liquida
  • 140 g zucchero
  • 40 g destrosio
  • 40 g latte magro in polvere
  • 3 g farina di semi di carrube

 

Procedimento

1. In un pentolino, unite destrosio, latte magro in polvere e farina di semi di carrube setacciata. Aggiungete latte e panna e scaldate fino a 60-70°C, misurando la temperatura con un termometro da cucina.

 

2. Versate il composto ancora caldo nel frullatore e azionatelo 3 volte con la funzione “XL smoothie”.

 

3. Trasferite la miscela in un contenitore, lasciate raffreddare in frigorifero per 5-6 ore, poi mantecatela in gelatiera per 30-40 minuti, secondo il modello.  

 

 

 

Gelato al cioccolato

 

Ingredienti

 

  • 250 g di panna fresca
  • 150 g di latte
  • 150 g di cioccolato fondente
  • 150 g di zucchero
  • 3 tuorli d’uovo
  • essenza di vaniglia

 

Procedimento

1. Sciogliete a fuoco dolce cioccolato, panna e latte in un pentolino dal fondo spesso.

 

2. Montate i tuorli con lo zucchero in una ciotola a parte. Unite il composto di uova e zucchero al pentolino con il cioccolato e mescolate a fiamma bassa fino a sfiorare il punto di ebollizione (in questo modo eviterete che le uova si cuociano).

 

3. Amalgamate tutti gli ingredienti e aggiungete qualche goccia di essenza di vaniglia.

 

4. Lasciate raffreddare, poi trasferite il composto in frigorifero per almeno 4 ore. Infine, mantecate in gelatiera fino a ottenere un gelato cremoso.

 

 

 

SENZA GELATIERA

 

Gelato al gusto frutta



Ingredienti

 

  • 100 frutta a piacere
  • 150 latte
  • 40 g zucchero a velo

 

Procedimento

1. Tagliate la frutta scelta a piccoli pezzi e congelateli.

 

2. Mettete il latte in stampi per il e congelate.

 

3. Una volta congelati, prendete un frullatore a lame grandi e mettetevi dentro la frutta, lo zucchero a velo e il latte, iniziando a frullare a bassa velocità.

 

4. Quando tutto sarà triturato, trasferite il composto in un frullatore a lame piccole, fino a ottenere una consistenza cremosa.

 

 

 

Gelato alla Panna


Per preparare il gusto Panna serve un pochino di rum per evitare che il gelato si cristallizzi.



Ingredienti

 

  • 500 ml di panna fresca
  • 400 ml di latte condensato
  • 2 gocce di essenza di vaniglia
  • 2 cucchiai di rum

 

Procedimento

1. Mescolate in una ciotola il latte condensato freddo di frigo con l’essenza di vaniglia e il rum.

 

2. Montate la panna fredda in una ciotola, poi unite il latte condensato poco alla volta, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.

 

3. Trasferite il composto in una ciotola e lasciate congelare per 6 ore.

 

 

 

Tips & Salute

Per addensare creme o ottenere gelati senza glutine, utilizzate farina o maizena.

 

Il gelato è consigliato per i bambini a partire dai 12 mesi, iniziando con gusti semplici come fiordilatte o frutta, per poi introdurre le creme.

Tiramisù alla Birra - Un Dolce Per la Festa del Papà
Tiramisù alla Birra - Un Dolce Per la Festa del Papà

Il tiramisù: un dolce semplice e incredibilmente versatile, che non delude mai.

 

Nel corso del tempo, chef, pasticceri, appassionati di cucina e cuochi amatoriali hanno dato vita a molteplici varianti di questo dessert classico, tra cui spiccano le famose versioni al pistacchio o alle fragole.

 

Per celebrare la Festa del Papà, vi proponiamo una versione davvero originale, creata da Monica Martino, food blogger di Esperimenti in cucina – Una biologa ai fornelli.

 

Questa ricetta scompone il tiramisù tradizionale per trasformarlo in un dessert innovativo, che combina ingredienti inusuali come uova di quaglia, torrone bianco alle mandorle e UFFA Strong Ale al miele di Birra Laval. Questa birra chiara biologica, brassata con miele di tiglio, presenta un delicato retrogusto amarognolo che bilancia alla perfezione la dolcezza del torrone.

 

Ingredienti (per 4-6 persone)

  • 18 tuorli di uova di quaglia
  • 33 ml di Birra UFFA Strong Ale Laval
  • 2 cucchiai di amido di frumento
  • 50 ml di sciroppo di agave
  • 50 g di cioccolato bianco (facoltativo)
  • 200 g di mascarpone a basso contenuto di lattosio
  • 200 ml di panna fresca a basso contenuto di lattosio (fredda di frigorifero)
  • 100 g di torrone morbido
  • Biscottini di Novara al caffè, per decorare
  • Cacao in polvere, per decorare

 

Preparazione

 

La crema


In una ciotola, sbattete i tuorli d’uovo di quaglia con lo sciroppo di agave, utilizzando una frusta a mano, fino a ottenere un composto spumoso.

Setacciate l’amido di frumento e incorporatelo lentamente, mescolando per evitare la formazione di grumi.

 

Aggiungere la birra


Intiepidite la birra in un pentolino e versatela gradualmente nella crema, continuando a mescolare.

Trasferite il composto in una casseruola e cuocete a fiamma dolce, mescolando costantemente, fino a ottenere una consistenza densa.

 

Integrare torrone e cioccolato


Rimuovete lo strato di ostia dal torrone, spezzettatelo e unitelo al cioccolato bianco tritato. Togliete la crema dal fuoco, aggiungete il mix di torrone e cioccolato e mescolate finché non si sarà completamente sciolto.

Trasferite il composto in una ciotola, coprite con pellicola alimentare e lasciate raffreddare in frigorifero. Una volta fredda, aggiungete il mascarpone alla crema poco alla volta, mescolando con una frusta (a mano o elettrica).

 

In un’altra ciotola, montate la panna fredda e incorporatela delicatamente al composto, con movimenti dal basso verso l’alto, per mantenere la crema leggera e spumosa.

 

Assemblare il dessert


Preparate 6 bicchieri, preferibilmente boccali o calici da birra da 250 ml. Con l’aiuto di una sac-à-poche, distribuite la crema generosamente nei bicchieri, lasciando circa 4 cm dal bordo.

Spolverate con cacao in polvere e completate con due biscottini al caffè per ogni bicchiere. 

 

 

Ed ora, festeggiate il vostro supereroe di casa con questa creazione unica!

 

Cecatelli al Sugo di Polpo e Chipotle
Cecatelli al Sugo di Polpo e Chipotle

Immagina un piatto che racconti due culture culinarie ricche di storia e sapori: il Messico, con i suoi ingredienti vivaci e piccanti, e la Puglia, terra di oliveti e tradizioni mediterranee.

 

Oggi, vi proponiamo una primo di mare che celebra l’incontro tra questi due patrimoni enogastronomici separati dall’oceano.

 

Per questa ricetta abbiamo selezionato ingredienti d’eccellenza, frutto di aziende che con passione e dedizione portano avanti la tradizione e l'innovazione.

 

  • Protagonisti del piatto sono i cecatelli, una tipica pasta del territorio pugliese, diffusasi anche in Molise e Campania. Questi piccoli gioielli di semola di grano duro sono prodotti dalla Cooperativa Agricola Palazzo Piccolo, una realtà che coniuga l'esperienza di una famiglia dedita da generazioni all'agricoltura biologica e sostenibile.

 

  • Il tocco messicano, è dato dal chipotle, un peperoncino affumicato dal sapore intenso, che dona al piatto una nota piccante e avvolgente. Curiosamente, questo ingrediente messicano viene coltivato proprio in Puglia, nella Masseria Bosco delle Rose, che ha saputo integrare sapientemente le tecniche agricole locali con la coltivazione di questa varietà esotica.

 

  • A legare il tutto, c'è un autentico tesoro pugliese: l'olio extravergine d'oliva biologico dell'Azienda Agricola Masseriola, spremuto a freddo per mantenere intatte tutte le sue proprietà organolettiche. L'azienda si distingue per il suo impegno nella produzione di altissima qualità e a impatto ambientale zero.

 

  • Infine, per dare corpo e profondità al piatto, abbiamo scelto il Nero di Troia delle Cantine Pirro, un vino rosso biologico affinato per sei mesi in botti di rovere francese. Il risultato è un bouquet elegante con delicati sentori di vaniglia, perfetto per esaltare i sapori decisi della nostra ricetta.

 

Che aspettiamo? Mettiamoci il grembiule ed iniziamo!

 

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 320 g di cecatelli - Cooperativa Palazzo Piccolo
  • 600 g di polpo
  • 300 g di polpa di pomodoro
  • 1 bottiglia di Nero di Troia biologico delle Cantine Pirro (vi serviranno 30 cl per il condimento)
  • 2 cucchiai di chiplote bio - Masseria Bosco delle Rose
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 foglia di alloro
  • Olio Extravergine di Oliva - Azienda Agricola Masseriola
  • Sale q.b.

 

Preparazione

 

1. Sciacquate bene il polpo sotto l’acqua corrente e tagliatelo a pezzi grandi di circa 8-10 centimetri. Un piccolo consiglio: preparatelo la sera prima e lasciatelo una notte in freezer per rendere la cottura più morbida.

 

2. In una pentola dal fondo spesso, scaldate un filo d'olio extravergine e unite i pezzi di polpo. Cuocete per circa 10 minuti, fino a quando avrà rilasciato tutta la sua acqua, permettendo ai tentacoli di arricciarsi nell'olio caldo.

 

3. Aggiungete gli spicchi d'aglio interi e versate 30 cl di Nero di Troia, coprendo la pentola con un coperchio. Lasciate cuocere a fiamma dolce per circa un'ora, o fino a quando il polpo risulterà tenero.

 

4. Unite la polpa di pomodoro, la foglia di alloro e il chipotle, che conferirà una leggera nota affumicata e piccante. Regolate la quantità secondo il vostro gusto e salate a piacere. Proseguite la cottura per altri 10 minuti.

 

5. Tagliate il polpo a fette spesse e conservate alcuni tentacoli interi per la decorazione finale. Cuocete i cecatelli in abbondante acqua salata per circa 14 minuti. Una volta scolati, conditeli con il sugo di polpo. Se preferite una consistenza più avvolgente, potete ripassarli per qualche minuto in padella.

 

 

Buon appetito e buon viaggio tra i sapori del Messico e della Puglia!

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Pasteggiando con lo stesso Nero di Troia utilizzato per la preparazione della salsa, apprezzerete appieno l'equilibrio tra la dolcezza del polpo e il carattere affumicato del chipotle,

Castagne e lardo d'Arnad D.O.P.
Castagne e lardo d'Arnad D.O.P.

Un tempo le castagne rappresentavano una delle principali fonti di sostentamento per gli abitanti delle montagne. Unite ad altri ingredienti “poveri” davano vita a ricette gustose e creative, come quella che vi proponiamo oggi, rivisitazione di queste antiche tradizioni.

 

Le castagne accompagnate dal lardo sono un antipasto sfizioso e goloso, adatto per l’aperitivo, e che, all’epoca, si considerava un vero e proprio pasto completo.

Il protagonista di questa ricetta è il lardo d’Arnad, una specialità prodotta esclusivamente ad Arnad, nella bassa Valle d’Aosta. Questo lardo è stato il primo e unico in Europa a ottenere la certificazione DOP (Denominazione di Origine Protetta) nel 1996, un riconoscimento che ne garantisce la qualità e la tracciabilità impeccabile.

 

Per preparare questo piatto così delicato, abbiamo selezionato un ingrediente d’eccezione, il miele di castagno della cooperativa Apicoltori Zafferana Etnea, un prodotto dal profumo intenso e dal gusto deciso. Dal 1976, l’obiettivo della cooperativa di Zafferana Etnea è quello di offrire la massima trasparenza sui processi di produzione che caratterizzano il miele, garantendo gli standard elevati di una filiera controllata.

 

Ed ora iniziamo: la preparazione di castagne e lardo vi prenderà pochissimo tempo!

 

 

Ingredienti

 

  • 500 g di castagne
  • 100 g di miele di castagno Agricoltori di Zafferana Etnea, linea Rocca D’Api
  • 200 g di lardo d’Arnad D.O.P.
  • 2 foglie d’alloro

 

Procedimento 

 

In una pentola capiente, fate bollire le castagne con le foglie di alloro per 30-35 minuti, a seconda della loro grandezza. Una volta cotte, scolatele e lasciatele intiepidire. Rimuovete con cura la buccia e la pellicina interna.

Disponete le castagne spelate in una ciotola e irroratele con il miele di castagno, mescolando delicatamente per ricoprirle uniformemente con uno strato sottile e lucido.

Su un piatto da portata, adagiate con cura le fettine di lardo e sistematevi sopra le castagne caramellate al miele, creando un gioco di contrasti tra la dolcezza delle castagne e la sapidità del lardo.

Per completare il vostro antipasto, accompagnate il piatto con fette di pane sciapo tostato, come il pane toscano, e un calice di vino rosso corposo, ideale per esaltare i sapori autunnali di questa ricetta.

 

Buon aperitivo!

L’Uovo a Sciusciello
L’Uovo a Sciusciello

L’uovo a sciusciello è un piatto tipico della tradizione contadina del Cilento, in Campania.

Il termine sciusciello compare per la prima volta nel vocabolario dialettale di Raffaele Andreoli (1887) e indicava una zuppa a base di uova, tradizionalmente preparata nei giorni di magro, come il venerdì e le altre ricorrenze in cui la Chiesa cattolica vietava il consumo di carne.

 

Questa ricetta, semplice ma gustosa, può essere realizzata in diversi modi utilizzando ingredienti di stagione. Qui Da Noi vi propone una versione arricchita con pancetta e formaggio al tartufo, preparata con ingredienti della tradizione partenopea.

A completare il condimento del nostro piatto, i pomodorini del Piennolo DOP coltivati esclusivamente sulle pendici del Vesuvio. L’olio selezionato è un extravergine di oliva della Penisola Sorrentina DOP, dal sapore fruttato e leggero sentore di piccante, andrà a bilanciare l’amaricante del pomodoro.

L’uovo a sciusciello si accompagna con il Pane Cafone napoletano, noto anche come pane dei Camaldoli, originario di Napoli, dalla mollica morbida e dalla crosta croccante.



Ingredienti per una porzione

 

  • 2 uova fresche
  • 2 pomodorini del Piennolo DOP
  • 1 zucchina
  • 1 cipolla media
  • 50 g di pancetta
  • Formaggio al tartufo q.b.
  • Olio extravergine d’oliva della Penisola Sorrentina DOP q.b.
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 60 g (un paio di fette) di Pane Cafone Napoletano
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.


Preprazione

 

1. Tagliate finemente la cipolla e fatela appassire in una padella con mezzo bicchiere d’acqua.

Quando l’acqua sarà evaporata e la cipolla risulterà morbida, aggiungete la pancetta tagliata a striscioline e fatela rosolare per qualche minuto.

 

2. Lavate i pomodorini del Piennolo, tagliateli in quattro parti e uniteli in padella.

Lasciate insaporire a fuoco basso per circa 3 minuti, quindi aggiungete un mestolo di acqua bollente per creare un fondo di cottura.

 

3. Tagliate la zucchina a bastoncini, privandola della parte bianca centrale, e ricavatene dei bastoncini.

Unitela in padella, quando il brodo inizia a sobbollire, e fate cuocere per 5 minuti.

 

4. Rompete le uova direttamente nel brodo, e lasciatele cuocere finché l’albume non si sarà rappreso, mantenendo il tuorlo leggermente morbido.

Regolate di sale e pepe a piacere.

 

5. Nel frattempo, tostate le fette di Pane Cafone sotto il grill o in una padella antiaderente fino a renderle dorate e croccanti.

 

6. Disponete le fette di pane tostato sul fondo di un piatto. Adagiate sopra le verdure, le uova in brodo e completate con una spolverata di formaggio al tartufo grattugiato.

Infine, condite con un filo di olio extravergine d’oliva e una manciata di prezzemolo tritato.

Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare: Recuperiamo il Pollo Avanzato
Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare: Recuperiamo il Pollo Avanzato

“Per ogni prodotto che buttiamo stiamo gettando soldi e Natura nella spazzatura” afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia. Lo spreco alimentare, infatti, non è solo una questione etica – basti pensare a chi non ha accesso a cibo sufficiente – ma ha anche un impatto devastante sull’ambiente e sulla salute.

 

In Italia, nonostante una maggiore attenzione, ogni persona spreca ancora quasi mezzo chilo di cibo a settimana, circa 25 kg all’anno, secondo l’Osservatorio Waste Watcher. Un dato allarmante, se consideriamo che il contrasto allo spreco è un pilastro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. In occasione della Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare celebratasi ieri, vogliamo proporvi tante idee sfiziose per ridare vita agli avanzi di uno degli alimenti più comuni sulle nostre tavole: il pollo.

 

Spesso, infatti, il pollo cucinato per una cena veloce rimane in frigo per giorni, fino a finire nel cestino.

PREPARATEVI A RECUPERARLO

 

1. Insalata di pollo: ideale per un pranzo fresco da portare a lavoro.

 

Ingredienti

 

  • Pollo grigliato o arrosto avanzato
  • 80 g di insalata
  • 1 gambo di sedano
  • 40 g di parmigiano reggiano
  • 20 g di noci sgusciate
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Succo di limone q.b.

 

Tagliate il pollo a pezzetti e marinatelo con olio e limone. In una ciotola unite l’insalata, il sedano a fettine, il parmigiano e le noci. Aggiungete il pollo e amalgamate gli ingredienti. Condite a piacere con olio e sale, oppure maionese o salsa allo yogurt.

 

 

2. Sandwich con pollo: ideale come snack da gustare a metà mattina o un pranzo veloce quando non si ha tempo di una pausa.

 

Ingredienti

 

  • Pollo avanzato
  • 1 zucchina grigliata
  • 1 pomodoro
  • 2 foglie di lattuga
  • 2 fette di pane tostato
  • Formaggio spalmabile q.b.
  • Olio extravergine di oliva

 

Tagliate il pollo avanzato in listarelle e rosolatelo in padella con un filo d’olio. Assemblate il sandwich con il pane tostato, un velo di formaggio spalmabile, 1-2 fette di pomodoro, la zucchina grigliata e il pollo saltato.

 

 

3. Crostini con mousse di pollo: se il pollo avanzato è scarso facciamone un aperitivo.

 

Ingredienti

  • Pollo avanzato
  • 20g di olive taggiasche
  • 3 capperi
  • 30 g di parmigiano reggiano grattugiato
  • Olio extravergine d’oliva q.b. (latte o bevanda vegetale in alternativa)
  • 1 baguette di pane

 

In un mixer, frullate il pollo con le olive, i capperi, il parmigiano e l’olio fino ad ottenere una mousse cremosa. Spalmatela su delle fettine di baguette abbrustolite a mo’ di crostino. Per un tocco in più, aggiungete del formaggio a fette e infornate finché non si scioglie.

 

 

POLPETTE AL POLLO: UN CLASSICO DEL RICICLO

 

1. Polpette versione “classica” o “pollo e patate”.

 

Ingredienti

 

  • Pollo avanzato
  • 1 uovo
  • 1 spicchio di aglio
  • Prezzemolo tritato q.b.
  • 30 g di parmigiano grattugiato
  • Olio extravergine di oliva q.b. (o olio di semi)
  • Pangrattato

 

Fate a pezzetti il pollo avanzato e mescolatelo in una ciotola con l’uovo, l’aglio e il prezzemolo tritati e, infine, il parmigiano. Formate le polpette con le mani umide e rosolale in padella con un filo d’olio extravergine di oliva o di semi, fino a farle dorare su tutta la superficie. Eliminate l’olio in accesso aiutandovi con carta assorbente,

 

Con lo stesso procedimento, potete realizzare la versione di polpette di pollo con patate: aggiungete al composto una patata lessa schiacciata e mezzo bicchiere di latte. Passate le polpette nel pangrattato per una croccantezza extra.

 

 

2. Polpette di pollo e prosciutto cotto: per chi ama i sapori mediterranei.

 

Ingredienti

 

  • 50 g di prosciutto cotto tritato
  • Pane raffermo q.b.
  • 1 uovo
  • 1 rametto di prezzemolo
  • Sale q.b.
  • Latte q.b.
  • Pangrattato q.b.

 

Tritate pollo e prosciutto in un mixer.

Ammollate il pane raffermo nel latte con un pizzico di sale, poi strizzatelo. In una ciotola, unite ed amalgamate l’uovo, il pollo, il prosciutto, il prezzemolo tritato e il pane strizzato.

Formate le polpette con le mani inumidite e passatele nel pangrattato.

 

Friggete in abbondante olio caldo fino a doratura, poi scolate su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

 

 

Con queste ricette, dare nuova vita agli avanzi diventa facile e gustoso. Ricordati: ogni piccolo gesto per ridurre lo spreco fa la differenza per il Pianeta! 🌍

Fusilli Girolomoni con pomodoro nero di Crimea e melanzane
Fusilli Girolomoni con pomodoro nero di Crimea e melanzane

"Mangiare non è soltanto trasformare o cuocere il cibo: è dono, spiritualità, amicizia, fraternità, bellezza, calore, sapienza, profumo, semplicità, compagnia". Questo è uno dei tanti aforismi di Gino Girolomoni, fondatore dell’omonima cooperativa che produce pasta biologica seguendo un’etica cristiana: amore e rispetto per il pianeta e le persone che la abitano.

 


Oggi condiamo la pasta Girolomoni con melanzane a tocchetti, fiordilatte e pomodori neri di Crimea che, in realtà, proprio neri non sono. Il loro colore particolare, tra il  marrone e il verde scuro, è dato dall'elevata concentrazione di licopene, uno degli antiossidanti più potenti presenti in natura, e i pomodori neri ne contengono molti di più rispetto ai rossi.

 


Ingredienti

  • 500 g di Fusilli Girolomoni
  • 500 g di pomodori neri di Crimea
  • 2 melanzane medie tipo campania
  • 100 g di fiordilatte
  • Olio extra Vergine di Oliva Goccia di Sole  
  • Basilico
  • 1 Spicchio di Aglio
  • Sale q.b.

 

Procedimento

  • Lavate e asciugate i pomodorini neri di Crimea; tagliateli a metà. In una padella, scaldate l’olio extra vergine di oliva Goccia di Sole e uno spicchio di aglio schiacciato. Fate soffroggere per poi unire i pomodori neri di Crimea, adagiandoli con il lato tagliato nell’olio.
  • Cuocete a fuoco basso per 6-7 minuti circa e aggiungete il sale. Togliete la padella dal fuoco e coprite con un coperchio ermetico. Questo procedimento permette al pomodoro nero di Crimea di proseguire la cottura. Dopo 15 minuti, pelate la buccia dei pomodori.
  • Lavate le melanzane, tagliatele a cubetti e friggetele in una padella con poco olio extra vergine di oliva, qualche fogliolina di basilico e sale q.b. Se necessario coprite con un coperchio per terminare la cottura. Amalgamate, infine, le melanzane con i pomodori neri di Crimea preparati in precedenza.
  • Preparate in una ciotola il fior di latte in tanti piccoli fiocchi.
  • Portate a ebollizione una pentola di acqua calda, aggiungete il sale e buttate i fusilli Girolomoni. Dopo circa 9 minuti, scolate la pasta e unitela al condimento di melanzane e pomodori neri di Crimea. Completate il piatto aggiungendo a cascata i fiocchi di fiordilatte e servite sul piatto, guarnendolo con qualche fogliolina di basilico.

 

Il fusillo è servito: buon appetito!