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Salame di Tonno alla Piemontese
Salame di Tonno alla Piemontese

Con l’arrivo dell’autunno, è naturale sentirsi attratti da sapori consistenti ed avvolgenti, più adatti ad una stagione fredda che invita alla riflessione e all’introspezione. Piatti che sanno di casa e offrono conforto e tradizione ad ogni boccone.

 

Oggi, vogliamo portarvi nel cuore del patrimonio enogastronomico del Piemonte, proponendovi il salame di tonno, un piatto semplice ma gustoso.

Nonostante il Piemonte sia una regione senza sbocco sul mare, la sua cucina è ricca di influenze marine grazie alla vicinanza con la Liguria e ai commerci lungo la storica Via del Sale. Acciughe e tonno sono divenuti, infatti, protagonisti di numerose preparazioni tradizionali.

 

La ricetta di oggi è quella di Paola Uberti, foodblogger torinese e fondatrice di Libricette, libreria on-line dedicata ai ricettari di cucina. Questo salame di tonno alla piemontese è un omaggio alla mamma di Paola, che sempre lo serviva con la maionese fatta in casa o con gelatina.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 250 g di tonno sott’olio extravergine di oliva
  • 4 acciughe sotto sale
  • 4 cucchiai di pangrattato (se preferite, senza glutine)
  • 2 uova
  • Un abbondante pugno di foglie di prezzemolo fresco
  • Sale q.b.
  • Pepe nero macinato al momento q.b.


Procedimento



Dissalate le acciughe sotto acqua corrente, rimuovendo le lische. Asciugatele delicatamente con carta da cucina.

 

In un mixer, frullate il tonno e le acciughe fino ad ottenere un composto omogeneo. Trasferite tutto in una ciotola e unite il prezzemolo finemente tritato e il pangrattato. Sbattete le uova con una forchetta e amalgamatele al composto. Regolate di sale (con moderazione, poiché acciughe e tonno sono già sapidi) e aggiungete una generosa macinata di pepe. Lavorate il tutto per ottenere un impasto compatto e asciutto. Modellate l’impasto dandogli una forma cilindrica.

 

Inumidite un canovaccio pulitissimo, preferibilmente a trama quadrettata, per conferire al salame un aspetto autentico simile a quello di un insaccato. Avvolgete il cilindro di salame di tonno nel canovaccio e chiudete le estremità a caramella, legandole saldamente con spago da cucina.

 

Portate a ebollizione un’abbondante quantità di acqua in una pentola di grandi dimensioni, che sia ovale o rettangolare. Immergetevi, quindi, il salame avvolto nel canovaccio e cuocetelo a fiamma media per 20-30 minuti, finché non risulterà ben rassodato.

A termine della cottura, rimuovete il salame di tonno dall’acqua e lasciatelo intiepidire.

 

Slegate lo spago, eliminate il canovaccio e lasciate raffreddare completamente. Affettatelo e servitelo accompagnato da una maionese fatta in casa per esaltarne il gusto.

 

 

Questo piatto si presta perfettamente come antipasto raffinato o secondo piatto leggero. La sua semplicità di preparazione e il suo sapore unico lo rendono una scelta vincente per portare in tavola un po’ di autentica tradizione piemontese.

 

 

Buon appetito!

Calamarata con Zucchine e Fonduta di Parmigiano
Calamarata con Zucchine e Fonduta di Parmigiano

Pasta & Zucchine sono la coppia estiva perfetta per pranzi e cene. Leggera, digeribile e irresistibilmente gustosa, questa combinazione è un must della stagione calda.

 

Le zucchine, grazie al loro elevato contenuto di acqua, sono altamente drenanti e ricche di vitamine e sali minerali.

Contengono inoltre preziosi amminoacidi essenziali per la sintesi proteica nel nostro organismo.

 


Per questa ricetta, firmata da Pasquale Alberico, autore del blog I Sapori del Mediterraneo, abbiamo scelto la Calamarata di Daunia & Bio, una pasta che racchiude tutto il sapore e l’autenticità del territorio. La cooperativa, nata nel 2011 in provincia di Foggia, riunisce produttori agricoli specializzati in coltivazioni biologiche e promuove il progetto Pasta&Bio.

Questo percorso garantisce una pasta ottenuta esclusivamente da grani duri locali, in particolare dalla pregiata varietà Senatore Cappelli, coltivati secondo metodi sostenibili e tracciati dalla semina al prodotto finito.

 

 

Ingredienti

 

  • 400 g di zucchine e fiori
  • 350 g di calamarata Daunia & Bio
  • 1 spicchio di aglio
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Peperone crusco q.b.
  • Basilico fresco
  • 50 g di Parmigiano grattugiato
  • 50 g di panna fresca
  • Pepe nero q.b.

 

 

Preparazione

 

Preparate la fonduta di Parmigiano

Versate la panna fresca in un pentolino e iniziate a scaldarla a fuoco medio. Aggiungete gradualmente il Parmigiano grattugiato, mescolando con un cucchiaio di legno fino a ottenere una crema liscia. Lasciate addensare per qualche minuto e insaporite con una macinata di pepe nero.

 

Assemblate il Condimento

Separate i fiori, eliminate i pistilli e tagliateli a striscioline. Lavate le zucchine, spuntatele e affettatele sottilmente. Assaggiatele crude per verificare la dolcezza: se risultano amare, è meglio non utilizzarle.

In una padella scaldate un filo d’olio con lo spicchio d’aglio schiacciato. Quando inizia a soffriggere, unite le zucchine e i fiori di zucca. Salate e cuocete a fiamma dolce per circa 10 minuti, mescolando spesso per evitare che scuriscano troppo.

Aggiungete la crema di Parmigiano e qualche foglia di basilico, mescolando delicatamente.

 

Cottura

Lessate la calamarata in abbondante acqua salata e scolatela al dente. Saltatela direttamente in padella con il condimento, lasciandola insaporire per un paio di minuti.

 

Impiattamento

Completate con basilico fresco e una spolverata di peperone crusco per un tocco di croccantezza e colore.

 

 

Tips& Abbinamenti

 

Vino - Per esaltare la delicatezza delle zucchine e la cremosità della fonduta di Parmigiano, consigliamo un Greco di Tufo DOCG o una Falanghina del Sannio DOC. Entrambi offrono freschezza e mineralità, bilanciando perfettamente i sapori del piatto.

 

Birra - Se preferite la birra, optate per una Blanche o una Kölsch. La loro leggerezza e le note aromatiche agrumate e speziate si sposano alla perfezione con la sapidità del condimento.

 

Analcolico - Per chi desidera un’opzione senza alcol, suggeriamo un succo di mela verde e zenzero, dolce e leggermente speziato, oppure un’acqua aromatizzata con cetriolo e menta, fresca e dissetante, ideale per non coprire i sapori della preparazione.

Plumcake con amaretti e kumquat
Plumcake con amaretti e kumquat

Cosa c’è di più sano che iniziare la giornata con un dolce fatto in casa? Magari abbinato da un buon estratto di frutta, a un bicchiere di latte o a una bevanda vegetale.


Oggi vi proponiamo una ricetta speciale: il plumcake di amaretti e kumquat, una delizia genuina e ricca di sapori autentici.

 

Gli ingredienti che abbiamo scelto per realizzarlo sono sinonimo di qualità e sostenibilità. La farina biologica di semola di grano duro proviene dalla Cooperativa Agricola Palazzo Piccolo, un’eccellenza del territorio di Foggia. Questa cooperativa, gestita da agricoltori di lunga tradizione, ha abbracciato l’agricoltura biologica già dagli anni ’90, reinterpretando le pratiche agricole in chiave moderna e sostenibile. Oggi rappresenta un modello di tracciabilità e rispetto per l’ambiente.

 

La composta di kumquat selezionata per il nostro plumcake è un prodotto della Masseria Bosco delle Rose, guidata da Liliana Iacoviello. Nel suo frutteto-giardino a Lavello, in Basilicata, da quasi vent’anni la natura viene rispettata e valorizzata. Siepi e fasce boscate arricchiscono la biodiversità, creando un equilibrio perfetto per ottenere prodotti di qualità superiore.

ll kumquat, noto anche come mandarino cinese, è un frutto straordinario che prospera anche in Italia, lungo il litorale tirrenico dalla Liguria alla Sicilia.

 

 

Ingredienti

 

  • 200 g di semola di grano duro bio Palazzo Piccolo
  • 120 g di farina 00
  • 2 uova
  • 90 g di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di estratto di limone
  • ½ bustina di lievito per dolci
  • 150 g d’acqua
  • 90 g di olio di semi di girasole
  • 1 pizzico di sale
  • 15 amaretti piccoli
  • 5 cucchiai di composta di kumquat Masseria Bosco delle Rose
  • Zucchero a velo q.b.

 

 

Procedimento

 

1. Montate uova e zucchero. In una ciotola capiente, sbattete le uova con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.

 

2. Incorporate gli altri ingredienti. Aggiungete gradualmente le farine, l’olio di semi di girasole e l’acqua, mescolando fino a ottenere un impasto omogeneo. Unite l’estratto di limone, un pizzico di sale e, infine, il lievito, continuando a lavorare l’impasto per renderlo soffice e ben amalgamato.

 

3. Date forma al vostro dolce. Ungete uno stampo da plumcake e spolveratelo con farina per evitare che il dolce si attacchi durante la cottura. Versate un paio di cucchiai di composta di kumquat sul fondo dello stampo.

 

4. Assemblate il dolce. Distribuite l’impasto nello stampo, livellandolo con cura. Disponete gli amaretti sulla superficie in modo armonioso e completate la farcitura con la restante composta di kumquat. 

 

5. Cuocete e servite. Infornate il plumcake in forno statico preriscaldato a 160°C e lasciate cuocere per circa 35 minuti. Una volta cotto, fate raffreddare il dolce e spolveratelo con zucchero a velo prima di servirlo.

 

 

Il risultato? Un plumcake soffice e aromatico, perfetto per iniziare la giornata. Ogni morso racconta una storia di tradizione, sostenibilità e sapori autentici

Crema Estiva di Zucchine e Mandorle
Crema Estiva di Zucchine e Mandorle

Viste le temperature altissime delle ultime settimane, oggi vi proponiamo un piatto leggero, rinfrescante e ricco di sapore.

La crema di zucchine e mandorle, inebriata di basilico e menta, è la scelta perfetta per regalarci un po’ di refrigerio.

Ideale come antipasto o primo piatto leggero, questa crema valorizza solo ingredienti di stagione e conquisterà il palato con la sua texture vellutata.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 600 g di zucchine chiare - Le zucchine chiare, dal sapore dolce e dalla consistenza tenera, sono perfette per creme e vellutate. Ricche di acqua, fibre e vitamine come la C e la A.

 

  • Sale q.b. - Essenziale per esaltare i sapori senza coprirli.

 

  • 600 ml di brodo vegetale leggero - Preferibilmente fatto in casa con verdure fresche come sedano, carota e cipolla per un sapore più naturale e delicato.

 

  • 4 cucchiai di Olio Extravergine di Oliva - Un olio di qualità dona un gusto fruttato e note aromatiche uniche, oltre ad essere ricco di grassi sani e antiossidanti. Per la ricetta, consigliamo l’Olio Extravergine di Oliva di Scialari, cultivar Tondo Iblea. Intensamente dolce con un punta di amaro.

 

  • 8 foglie di basilico fresco di medie dimensioni + 4 per la decorazione - Il basilico aggiunge un tocco di freschezza e un profumo inconfondibile, ricco di oli essenziali dalle proprietà digestive.

 

  • 8 foglie di menta fresca di medie dimensioni - La menta con il suo aroma esalta la dolcezza delle zucchine e dona un tocco aromatico unico.

 

  • 24 mandorle sgusciate + 12 per la decorazione - Le mandorle apportano una piacevole nota croccante e un sapore leggermente dolce, oltre a essere ricche di vitamina E, magnesio e acidi grassi sani.

 

  • Pepe nero macinato al momento q.b. - Il pepe nero aggiunge un tocco speziato esalta gli altri sapori presenti nella crema.

 

 

Preparazione

 

1. Spuntate le zucchine e tagliatele a metà nel senso della lunghezza, quindi tagliatele sottilmente a fettine di circa 1 millimetro.

 

2. Arroventate una grande padella antiaderente su fiamma alta, quindi riducete il calore.

 

3.  Mettete le zucchine nella padella, salatele leggermente e lasciate cuocere per 3 minuti, mescolando spesso.

 

4. Versate un bicchiere di acqua calda, portare a ebollizione, coprite e cuocete a fiamma media per 10 minuti o fino a quando le zucchine risulteranno tenere. Aggiungete poca acqua calda al bisogno per evitare che gli ortaggi si attacchino al fondo della padella. A fine cottura, tutto il liquido dovrò essere evaporato. Lasciate raffreddare completamente.

 

5. Versate il brodo e l’olio nel bicchiere del frullatore a immersione e unite le 8 foglie di basilico e le 8 foglie di menta. Aggiungete le zucchine e le mandorle e frullate il tutto fino ad ottenere una crema liscia e omogenea.

 

6. Condite con una macinata di pepe e regolate di sale, se necessario.

 

7. Distribuite la crema di zucchine in quattro ciotoline e decorate con i ciuffetti di basilico e le mandorle rimanenti.

Finite con una macinata di pepe e servite con dei crostini di pane croccanti.

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Per una ventata di freschezza in più, consigliamo di sorseggiare insieme alla crema di zucchine e mandorle un mojito analcolico artigianale, per aumentare la sensanzione di freschezza.

 

 

Cartocci di Cavolfiore al Forno in Pastella Integrale
Cartocci di Cavolfiore al Forno in Pastella Integrale

Il cibo di strada affonda le sue radici in tradizioni antiche, sia in Italia che nel resto del mondo, e negli ultimi anni ha conquistato un successo straordinario nelle nostre piazze e nei mercati.

Mangiare con le mani in contesti informali e rilassanti continua a piacerci.

 

Lo street food è sinonimo di immediatezza: è "qui, adesso e subito". Rappresenta condivisione, socializzazione, cultura di luoghi e popoli.

 

In Italia, gli eventi dedicati allo street food sono ormai innumerevoli: camioncini, bancarelle e ristorantini su quattro ruote diffondono nell'aria irresistibili profumi di fritture, cotture al forno e alla piastra. Anche le librerie sono invase da pubblicazioni a tema, segno di un interesse sempre crescente.

Mangiare per strada è parte della nostra cultura, un modo di nutrirci e divertirci che ci rallegra e che si adatta bene ai tempi di crisi economica. Gli esperti concordano: il successo dello street food risiede nella sua accessibilità economica, nella rapidità, nell'immediatezza e nel suo potere di comfort food.

 


Anche grandi chef si sono confrontati con lo street food replicando ricette tradizionali o creando nuove proposte ad hoc, contribuendo ad ampliare e innovare il concetto stesso.

Da pane e panelle allo gnocco fritto, dalle bombette pugliesi alla farinata, dalle olive all’ascolana alle pizze fritte, dagli arrosticini di pecora alle piadine, dai gofri alle miacce piemontesi fino agli internazionali hot dog e bretzel, i confini dello street food si sono espansi.

Tutto può diventare street food. La strada si è trasformata in una vera alternativa alla tavola: possiamo gustare agnolotti piemontesi, orecchiette baresi, sushi, paella e molto altro in pratici cartocci e contenitori.

 


Oggi, proviamo a portare un po’ di strada nelle vostre case con una proposta semplicissima: cartoccio di cime di cavolfiore lessato, rivestite con una sottile pastella a base di farina integrale. La cottura è al forno: leggerissima.

 

Buona passeggiata tra le mura domestiche!

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 1 cavolfiore di circa 650 gr
  • 150 ml di acqua
  • 120 g di farina integrale
  • 2 cucchiai di Olio extravergine di oliva
  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero macinato al momento q.b.

 

Preparazione

 

1. Eliminate le foglie e il torsolo dal cavolfiore (potete riutilizzarli per minestroni o una vellutate) e dividetelo in cime non troppo piccole e uniformi.

Lessatele in abbondante acqua leggermente salata per circa 10 minuti, fino a renderle tenere ma ancora croccanti.

Scolatele e lasciatele raffreddare.

 

2. Preriscaldate il forno a 180° in modalità ventilata. Nel frattempo mescolate la farina e il lievito, aggiungendo poca acqua alla volta per ottenere una pastella liscia e priva di grumi.

La consistenza dovrà essere tale da velare il cucchiaio e aderire bene alle cime di cavolfiore.

 

3. Aggiungete l'olio, il pepe macinato fresco e una generosa presa di sale. Continuate a mescolare.

 

4. Immergete delicatamente le cime di cavolfiore nella pastella, eliminando l'eccesso.

Disponetele su una teglia foderata con carta da forno e cuocetele a 180°C per 20 minuti.

 

5. Preparate due cartocci con carta per fritti.

 

6. Spostate la teglia nella parte alta del forno e completate la cottura sotto il grill molto caldo fino a ottenere una leggera doratura. Sfornate, regolate di sale se necessario e trasferite le cime nei cartocci.

Servitele subito per assaporarne la croccantezza e il gusto autentico.

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Si consiglia di abbinarlo con

  • Salsa allo yogurt e limone
  • Salsa tahina (per un tocco mediorientale)

 

Per accompagnare, un bicchiere di vino bianco fresco e fruttato, come un Vermentino di Gallura DOCG o un Sauvignon Blanc, completerà perfettamente l'esperienza.

Insalata di Pomodori e Cipolla Rossa di Tropea IGP
Insalata di Pomodori e Cipolla Rossa di Tropea IGP

Le insalate, o insalatone, appresentano un’icona della cucina mediterranea, perfette in ogni stagione e ricche di nutrienti fondamentali per la nostra salute. Semplici, colorate e versatili, sono un piatto che unisce gusto e benessere in un’unica preparazione.

 

La ricetta che proponiamo oggi celebra la semplicità e l’italianità, utilizzando ingredienti simbolo del patrimonio agroalimentare del Sud Italia.

 

Protagonisti di questa insalata sono tre eccellenze italiane: il pomodoro Piccadilly, la cipolla di Tropea IGP e il basilico fresco, arricchiti dal profumo dell’origano e dal tocco genuino dell’olio extravergine d’oliva.

 

 

POMODORO PICCADILLY

Il pomodoro Piccadilly è un tesoro dell’orticoltura campana, discendente dell’antico pomodoro “Vesuviano”. I suoi grappoli, composti da 15-20 frutti ovali, si distinguono per il sapore dolce e intenso. Perfetto per salse, insalate e piatti freddi, questo pomodoro è ricco di vitamine (A, C ed E) e sali minerali, vanta proprietà antiossidanti e antitumorali.

La presenza del licopene, un potente antiossidante naturale, lo rende un alleato nella prevenzione di molte malattie degenerative.

 

 

CIPOLLA DI TROPEA IGP

Iconica per il suo color porpora brillante e il sapore dolce, la Cipolla di Tropea IGP è un ingrediente immancabile nelle ricette tradizionali del Sud Italia.

Oltre a impreziosire l’insalata con il suo gusto unico, questa cipolla è un concentrato di salute: è diuretica, antinfiammatoria, antibatterica e stimola il sistema immunitario.

Ricca di composti solforati e antiossidanti, contribuisce alla riduzione dell’infiammazione e al controllo del colesterolo.

 

 

BASILICO & ORIGANO

A dare un tocco aromatico e inconfondibile alla nostra insalata sono il basilico e l’origano, due erbe che racchiudono un mondo di proprietà benefiche. Il basilico, ricco di vitamine (A, C, K) e sali minerali, ha un’azione digestiva e antinfiammatoria.

L’origano, invece è calmante, vitaminico e vanta proprietà antimicrobiche.

 

 

LA RICETTA

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 300 g di pomodori Piccadilly
  • 1 cipolla rossa di Tropea IGP
  • 1 rametto di foglie di basilico
  • Origano q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale fino q.b.

 

Procedimento

 

  • Mondate e lavate i pomodori, la cipolla ed il basilico sotto acqua corrente.

 

  • Tagliate i pomodori a spicchi e la cipolla a fettine sottili. Per un gusto più delicato, potete immergere le fettine di cipolla in acqua fredda per qualche minuto prima di aggiungerle all’insalata. n una ciotola capiente, unite i pomodori e la cipolla.

 

  • Aggiungete le foglie di basilico spezzettandole delicatamente con le mani per preservarne l’aroma. Completate con una generosa manciata di origano.

 

  • Condite l’insalata con olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale. Mescolate delicatamente per amalgamare i sapori, lasciando riposare l’insalata per qualche minuto prima di servirla.

 

 

 

Che sia estate o inverno, portare in tavola questa insalata significa prendersi cura di sé stessi e celebrare le eccellenze agroalimentari italiane.

 

Un piatto che racchiude il sole, i profumi e la tradizione del Mediterraneo, ricordandoci quanto sia importante nutrire il corpo e l’anima con cibi di qualità.

La Dieta del Cavolo Cappuccio - Proprietà & Ricette
La Dieta del Cavolo Cappuccio - Proprietà & Ricette

È risaputo che un’alimentazione corretta e bilanciata è lo strumento più efficace nel controllo del peso corporeo e nel mantenimento di uno stato di salute ottimale.

 

Nutrizionisti e dietologi raccomandano il consumo di almeno due porzioni di verdura al giorno, scegliendo prodotti di stagione.

In questo modo, non solo si soddisfa il fabbisogno del nostro organismo di vitamine e minerali essenziali, ma si riducono anche i costi, evitando di acquistare prodotti fuori stagione, spesso importati da altre regioni d'Italia o del mondo, con un impatto ambientale e economico positivo.

 

Oggi parliamo del cavolo cappuccio, un ortaggio dalle straordinarie proprietà nutrizionali e dal sapore delicato, che si distingue per la sua versatilità in cucina.

 

Si tratta forse della varietà più comune e facilmente reperibile, disponibile in due varianti principali:

 

  • Il cavolo cappuccio bianco, caratterizzato da un sapore più deciso e una consistenza croccante.
  • Il cavolo cappuccio rosso (o viola), dal gusto più delicato e ricco di antiossidanti, che conferiscono il suo tipico colore vivace.

 

 

Ma Quanti tipi di cavoli esistono?

Il mondo dei cavoli è estremamente variegato e comprende diverse varietà, ciascuna con caratteristiche specifiche e sapori unici. Tra le più conosciute il cavolo verza, il cavolfiore, il broccolo romanesco e quello toscano, tutte verdure ricche di nutrienti e adatte a molteplici preparazioni culinarie.

 

Proprietà e benefici

 

Il cavolo cappuccio è un alimento ipocalorico e ricco d'acqua (oltre il 90% del suo peso), rendendolo perfetto per chi segue una dieta ipocalorica. È ricco di fibre e fonte di Vitamina C e precursori della vitamina A.

Favorisce, quindi, la digestione, supporta il sistema immunitario e, grazie ai suoi minerali essenziali, come potassio, calcio e fosforo, contribuisce al benessere delle ossa e del sistema cardiovascolare.

 

È un ingrediente drenante e depurativo, e ancor più importante è ricco di proprietà antitumorali, con particolare efficacia nella prevenzione del tumore al colon grazie alla presenza di composti antiossidanti.

 

Versatile e gustoso, il cavolo cappuccio si presta a molteplici preparazioni culinarie, adattandosi sia a piatti freddi che caldi.

 

 

Ecco alcune idee per utilizzarlo al meglio

 

  • Crudo, tagliato finemente a julienne e condito con olio d'oliva, sale, limone e qualche filetto di acciuga o pesce azzurro sott'olio.

 

  • Come contorno, saltato in padella con olio extravergine d'oliva, aglio e peperoncino, per un piatto semplice ma gustoso.

 

  • Per la preparazione dei crauti, fermentati con sale e spezie, un piatto tipico della tradizione germanica perfetto per accompagnare carni saporite.

 

  • Nelle torte salate, aggiunto a impasti rustici con formaggi e spezie.

 

  • Nelle zuppe e minestre, magari arricchito con pancetta croccante per un tocco di sapore in più.

 

  • Il cavolo rosso, ideale per vellutate dal colore accattivante o per piatti dolci come il cavolo rosso stufato con mele e spezie, perfetto come accompagnamento ai secondi piatti.

 

 

Insomma, il cavolo cappuccio non è solo un ortaggio economico e nutriente, ma anche un ingrediente straordinario per arricchire la nostra dieta con gusto e creatività.

Insalata di Calamarata Sciuè Sciuè
Insalata di Calamarata Sciuè Sciuè

La ricetta che vi proponiamo quest’oggi è un primo piatto dai sapori autentici e genuini.

 

La calamarata sciuè sciuè prende il nome da un'espressione del dialetto napoletano che significa letteralmente “alla buona, semplicemente”. Difatti, oltre ad essere semplice da preparare, è fatta di ingredienti gustosi, genuini e di alta qualità.

Per realizzarla, abbiamo selezionato eccellenze gastronomiche del territorio, prodotti nati in seno a cooperative agricole e piccoli produttori.

 

La pasta. Abbiamo scelto una calamarata di semola di grano duro biologico, prodotta dalla Società Cooperativa Daunia & Bio.

Questa cooperativa di agricoltori, situata nel territorio di Foggia, si distingue per la qualità e la sostenibilità delle sue produzioni.

Le semole ottenute dalla macinazione sono sono ricche di proprietà nutrizionali, che conferiscono alla pasta una straordinaria resistenza alla cottura e un affascinante colore ambrato.

Un prodotto di qualità dal valore sociale: i produttori di Daunia & Bio promuovono la valorizzazione dei territori a nord della Puglia ed escludono l’uso di prodotti chimici, quali concimi, insetticidi, fungicidi, diserbanti, promuovendo al contempo la tutela del territorio e la salute dei consumatori.

 


L’olio extravergine di oliva DOP.  L’olio utilizzato è di oliva San Martino prodotto in Puglia dall’Azienda Agricola Masseriola con spremitura a freddo.
L’azienda segue i metodi dell’agricoltura biologica per la coltivazione dell’olivo dal 1996.

Questo olio è certificato DOP (Denominazione di Origine Protetta) “Dauno” e si distingue per il suo colore che varia dal verde al giallo, il suo sapore fruttato con note equilibrate di amaro e piccante, e i profumi che richiamano la frutta fresca. Riconosciuto a livello internazionale, rappresenta un’eccellenza pugliese.

 

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 320 g di Calamarata Società Cooperativa Daunia & Bio
  • 3 peperoni (1verde, 1giallo, 1 rosso)
  • 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva DOP San Martino (Azienda Agricola Masseriola)
  • 2 cucchiai di capperi sotto sale
  • 3 cucchiai di olive taggiasche
  • Origano q.b.
  • Sale q.b.

 

 

Procedimento

 

Dissalate i capperi tenendoli a bagno per circa 20 minuti e cambiando più volte l’acqua.

 

Nel frattempo, lavate i peperoni, pelateli con un apposito pela verdure (o pelapatate) tagliateli a metà, eliminate i semi e le coste bianche, quindi riduceteli in listarelle sottili.

In una padella, scaldate 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva. Aggiungete le listarelle di peperoni e fatele rosolare per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Unite i capperi dissalati, le olive taggiasche e una spolverata di origano, prodseguendo la cottura per altri 5 minuti. Assaggiate e regolate di sale, considerando la naturale sapidità di capperi e olive. Lasciate raffreddare il condimento e riponetelo in frigorifero.

 

Cuocete la calamarata in abbondante acqua salata seguendo le indicazioni riportate sulla confezione (20-25 minuti per la calamarata Daunia & Bio). Una volta cotta, scolatela e trasferitela in un piatto da portata. Condite con un filo d’olio extravergine d’oliva e lasciatela raffreddare completamente.

Quando la calamarata sarà completamente raffreddata, aggiungete il preparato e mescolate delicatamente.

 

Servite la calamarata sciuè sciuè a temperatura ambiente, per assaporare al meglio i suoi profumi e sentori.

 

Un piatto che è un viaggio nei sapori autentici del Sud, realizzato con ingredienti che rispettano la terra e la tradizione.

 

 

Buon appetito!

Insalata Fredda di Fregola Sarda
Insalata Fredda di Fregola Sarda

L’insalata di fregola è un primo piatto leggero e fresco, perfetto per le giornate più calde.

 

La fregola, tipica della tradizione sarda, è una pasta unica nel suo genere, caratterizzata dalla forma di piccole sfere. Dopo la lavorazione, viene tostata in forno, assumendo il suo caratteristico colore bruno e un sapore inconfondibile. .

Simile ad un’insalata di cereali, la fregola si presta ad essere condita con una grande varietà di ingredienti.

 

La versione che vi proponiamo è firmata da Pasquale Alberico, autore del blog I Sapori del Mediterraneo, e combina il gusto del tonno, la freschezza dei fagiolini e la dolcezza dei pomodori datterini.

 

Tra gli ingredienti selezionati per questa ricetta, spicca il pregiato Tonno Rosso della cooperativa Aciblù, pescato prevalentemente nel Mar Mediterraneo con metodi sostenibili e di qualità. Questa cooperativa siciliana, situata lungo il versante ionico, è composta da imprese di pesca che garantiscono una filiera corta – a km zero- dalla pesca alla lavorazione.

 

Anche per il condimento, abbiamo puntato sull’eccellenza dei prodotti cooperativi.L’olio extravergine di oliva Umbria DOPproviene dall’Oleificio cooperativo Pozzuolese, che raccoglie le olive di oltre 250 soci coltivatori sulle colline del Lago Trasimeno.

 

L’origano utilizzato, invece, è prodotto da Aromathica, un progetto della cooperativa sociale Etica, che sostiene persone in condizioni di disagio ed emarginazione.

 

 

Un piatto buono da gustare e ricco di valori!

 

Ingredienti

 

  • 400 g di fregola sarda
  • 300 g di fagiolini
  • 15 pomodorini datterini freschi
  • 1 gambo di sedano
  • Tonno rosso Aciblù
  • Olio extravergine di oliva Umbria DOP– Oleificio cooperativo Pozzuolese
  • Origano Aromathica q.b.
  • Basilico q.b.
  • Sale q.b.

 

 

Procedimento


Spuntate le estremità dei fagiolini e lavateli accuratamente sotto l’acqua corrente, eliminando eventuali residui di terra.

Portate a ebollizione una pentola d’acqua salata e cuocete i fagiolini per circa 20 minuti.  Una volta pronti, scolateli e trasferiteli in una ciotola, conservando l’acqua di cottura

 

Lessate la fregola nella stessa acqua utilizzata per i fagiolini, seguendo i tempi di cottura indicati sulla confezione
Scolatela e condite con un filo di olio extravergine di oliva e fate raffreddare in una zuppiera capiente.

 

Per preparare il condimento, tagliate il gambo di sedano a piccoli di pezzi dividete i pomodorini in quattro parti uguali. Unite il sedano, i pomodorini, i fagiolini e il tonno.

Condite con sale, olio extravergine di oliva DOP Umbria, origano e qualche foglia di basilico fresco.  

 

Aggiungete il condimento alla fregola raffreddata e mescolate bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Potete servire l’insalata di fregola immediatamente o conservarla in frigorifero per qualche ora.

 

Questo piatto colorato e saporito è perfetto per portare in tavola il sapore dell’estate!

 

 

Buon appetito!