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Cappone al forno
Cappone al forno

Il consumo di cappone si è progressivamente diffuso nel corso dei secoli, raggiungendo il suo apice durante il Medioevo, quando divenne un alimento pregiato riservato alle tavole dei ceti più abbienti.

 


Oggi, è apprezzato in tutto il mondo, in particolare in Francia (famoso il Chapon de Bresse), Spagna e in Italia.


Sebbene attualmente in Italia non esistano capponi certificati secondo i criteri UE, il Cappone di Morozzo è dal 1999 un Presidio Slow Food.

Questa varietà appartiene al biotipo scuro di Cuneo, caratterizzato da piumaggio lucente e variopinto, pelle gialla e un peso che varia tra i 2 e i 3 chilogrammi. Il Cappone di Morozzo è stato il primo prodotto a ricevere il riconoscimento di Presidio Slow Food, a testimonianza della sua eccellenza qualitativa e del ruolo fondamentale nella salvaguardia delle piccole economie locali.

 

 

Ingredienti ( per 6/8 persone)

 

  • 1 cappone di Morozzo
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • 1 bicchiere di brodo
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 rametto di timo
  • 1 rametto di salvia
  • ½ limone
  • 3 spicchi d’aglio
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.

 

Procedimento

 

1. Preriscaldate il forno a 180°C.

 

2. Lavate il cappone e asciugatelo tamponandolo con carta da cucina. Massaggiatelo con olio, sale e pepe. Farcite la cavità interna con le erbe aromatiche, l’aglio, qualche grano di pepe e il mezzo limone tagliato a spicchi.

 

Legate il cappone con dello spago da cucina per mantenere ben aderenti al corpo le ali e le cosce. Disponete il cappone in una pirofila e infornatelo. Fatelo dorare uniformemente su entrambi i lati. .

 

Sfumate con il vino bianco e bagnatelo con il brodo.

 

3. Cuocete in forno per almeno 2 ore, girandolo un paio di volte. A metà cottura, copritelo con un foglio di alluminio che rimuoverete 5 minuti prima di terminare la cottura. Verificate la cottura infilzando la carne con una forchetta: se i rebbi escono con facilità, il cappone è pronto.

 

4. Togliete lo spago, irrorate con il fondo di cottura e servite.

 

 

Tips & Abbinamenti:

 

Servite il cappone intero per un impatto scenografico. Una volta portato in tavola, riportatelo in cucina per sezionarlo e accompagnatelo con contorni come patate arrosto, verdure di stagione o salse a piacere.  

 

 

La cottura del cappone richiede circa 40 minuti per ogni chilogrammo di carne a 180°C. Ad esempio:

  • Un cappone da 3 kg necessita di circa 2 ore.
  • Un cappone da 4 kg richiede circa 2 ore e 40 minuti.

 

Se preferite una cottura a bassa temperatura (120°C o 150°C), i tempi si allungheranno significativamente. In tal caso, utilizzate un termometro da cucina per verificare che la temperatura interna raggiunga i 74°C al cuore della coscia e del petto.

Tronchetto di Polenta e Cotechino con Lenticchie
Tronchetto di Polenta e Cotechino con Lenticchie

Oggi, vi presentiamo un piatto unico, dal sapore invernale e dall'aria natalizia, perfetto per celebrare il Capodanno o per deliziare amici e parenti durante una cena speciale.

 

La ricetta ci è stata ispirata da Sonia Camozzini, food blogger bergamasca di Giallo Zafferano e ospite del programma televisivo MasterChef. Mamma a tempo pieno di tre figli, Sonia coltiva una grande passione per la cucina e cura con dedizione la sua pagina Instagram Arte e fantasia a tavola, nata da un piccolo blog dedicato alla cucina italiana.

 

Il tronchetto di polenta, con cotechino e lenticchie è un piatto unico e sfizioso, una ricetta originale per stupire i vostri ospiti. Vediamo come prepararlo!

 

 

Ingredienti

 

Per le lenticchie:

  • 250 g di lenticchie (lavate e risciacquate con cura)
  • 4 carote
  • 1 cipolla
  • 1 gambo di sedano
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 5 cucchiai di salsa di pomodoro
  • 500 ml di brodo vegetale
  • Sale q.b.
  • Una punta di peperoncino in polvere
  • 1 cucchiaino di basilico tritato
  • Per la polenta:
  • 2 lt di acqua
  • 350 g di farina di mais
  • sale
  • Altri ingredienti:
  • 2 cotechini
  • una spolverata di parmigiano grattugiato

 

Per la polenta:

  • 2 lt di acqua
  • 350 g di farina di mais (farina per polenta)
  • Sale q.b.
  • Una spolverata di parmigiano grattugiato

 

Interno:

  • 2 cotechini precotti

 

Procedimento

 

Preparate le lenticchie.

 

1. In una pentola capiente, fate soffriggere un trito di carote, cipolla e sedano con l’olio extravergine d’oliva per qualche minuto. Aggiungete il basilico tritato e una punta di peperoncino, mescolando per amalgamare i sapori.

 

2. Unite le lenticchie lavate, la salsa di pomodoro e il brodo vegetale. Lasciate cuocere a fuoco dolce per circa 40 minuti, mescolando di tanto in tanto e aggiustando di sale, se necessario.



Preparate la polenta.


3. Mettiamo sul fuoco un tegame con 2 litri di acqua e portiamolo a ebollizione. Appena l'acqua bolle, aggiungiamo il sale e versiamo la farina di mais a pioggia, mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi. Continuiamo a mescolare per 30 minuti, o fino a ottenere una consistenza ideale.

Nel frattempo, cuociamo i cotechini seguendo le indicazioni riportate sulla confezione.

 

5. Una volta pronta la polenta, trasferitela su un foglio di carta da forno, stendendola con una spatola per formare un rettangolo di circa 1,5 cm di altezza. Assicuratevi che la lunghezza del rettangolo corrisponda a quella dei cotechini.

 

Assemblate il tronchetto.

 

6. Sovrapponete uno strato sottile di lenticchie alla base di polenta e posizionate i cotechini al centro. Arrotolate delicatamente la polenta intorno al ripieno, aiutandovi con la carta da forno, fino a formare un salame compatto. Lasciate raffreddare.

 

Guarnite e servite.

 

7. Quando il tronchetto si è raffreddato, tagliate un’estremità in obliquo e posizionatela accanto al rotolo per creare l’effetto di un ramo. Con i rebbi di una forchetta, realizzate delle linee ondulate sulla superficie per simulare le venature della corteccia di un tronco.

Disponete il tronchetto su un piatto da portata, completandolo con il resto delle lenticchie distribuite alla base.

Il tronchetto di polenta con cotechino è buono anche freddo, tuttavia consigliamo di riscaldare leggermente il piatto, prima di servirlo, per esaltarne il sapore e la morbidezza.

 

 

Pronti a stupire i vostri commensali?

Frittata di Verza
Frittata di Verza

Le uova sono un ingrediente straordinariamente versatile in cucina, ideali sia consumate da sole per un pasto rapido, sia in combinazione con altri ingredienti, per come base per ricette dolci o salate. Cambiando il metodo di cottura e di utilizzo, le uova possono trasformarsi, offrendo una varietà unica di sapori e consistenze. Ricche di ferro, proteine e vitamine, le uova si considerano il cibo più nutriente al mondo.

 

Oggi vi proponiamo una ricetta semplice e gustosa, suggerita da Monica Benedetto, autrice del blog Una padella tra di noi.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 150 g di verza disidratata Farris
  • 1 cipolla media
  • 3 uova
  • 60 g di parmigiano grattugiato
  • 50 g di cubetti di prosciutto
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.

 

 

Procedimento

1. Preparate la verza

 

Portate a bollore una pentola capiente con acqua salata. Aggiungete la verza disidratata Farris e lasciatela cuocere per circa 10 minuti.

Scolate la verza e con l’aiuto di un cucchiaio eliminatene l’acqua in eccesso. Lasciate raffreddare.

 

2. Preparate la base d’uovo

 

In una ciotola capiente, sbattete energicamente le uova insieme al parmigiano grattugiato, fino a ottenere un composto ben amalgamato Unite la verza scolata, i cubetti di prosciutto cotto e un pizzico di sale.

Mescolate accuratamente per distribuire gli ingredienti in modo uniforme.

 

3. Cuocete la frittata

 

Scaldate una padella con un filo di olio extravergine di oliva. Versate il composto di uova e distribuitelo uniformemente. Cuocete la frittata a fuoco medio per 5-6 minuti, quindi giratela con l’aiuto di un piatto o di un coperchio e cuocetela per altri 5 minuti sull’altro lato.

Trasferite la frittata su un piatto da portata e lasciatela intiepidire. Servitela con un contorno di pomodori freschi conditi con olio e sale.

 

 

Un piatto davvero sfizioso, genuino e nutriente!

Aringa Marinata
Aringa Marinata

L’aringa è un pesce azzurro incredibilmente ricco dal punto di vista nutrizionale ed economicamente vantaggioso, che meriterebbe una maggiore attenzione sulle tavole italiane.

 

Il loro consumo, inserito in una dieta equilibrata, aiuta a mantenere il cuore sano grazie agli acidi grassi omega-3, supporta il sistema nervoso, migliora la salute delle ossa grazie alla presenza di vitamina D e minerali come calcio e fosforo.

Inoltre, rafforza il sistema immunitario grazie alle sue proprietà antiossidanti.

 

L’aringa è da secoli una colonna portante dell’alimentazione nei paesi nordici e dell’Europa orientale, dove abbonda lungo le coste dell'Atlantico settentrionale e viene pescata in grandi banchi.

Questo pesce versatile e saporito si presta a numerose preparazioni, una delle quali è l’aringa marinata nel latte, una ricetta che ne esalta il sapore e ne addolcisce la carne.

 

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 4 filetti d’aringa affumicata
  • ½ litro di latte
  • 1 bicchiere d’aceto
  • 1 limone
  • 1 cipolla rossa di Tropea IGP
  • Bacche miste (pepe rosa, verde, nero, ginepro)
  • Olio extravergine d’oliva

 

MARINATURA

 

1. Immergete i filetti d’aringa nell’aceto per due minuti, quindi scolateli e sciacquateli velocemente sotto l’acqua corrente. Tamponateli delicatamente con carta da cucina per asciugarli completamente.

Trasferite i filetti in un recipiente e copriteli con il latte, lasciandoli marinare in frigorifero per 24 ore.

 

2. Questa operazione eliminerà il sale in eccesso e renderà la carne dell’aringa più morbida e delicata. Scolate le aringhe dal latte, sciacquatele velocemente sotto l’acqua corrente e asciugatele con cura.

 

3. Disponetele in un contenitore e irroratele con il succo di un limone. Aggiungete la cipolla rossa tagliata a fettine sottili, le bacche miste e ricoprite il tutto con abbondante olio extravergine d’oliva.

 

Lasciate riposare per almeno un giorno prima di servire, in modo che i sapori si amalgamino perfettamente.  

 

 

Tips & Abbinamenti

 

SALSE

 

  • Senape al miele: una combinazione dolce-piccante per arricchire il piatto.
  • Salsa allo yogurt: fresca e leggera, da versare sopra o accanto alle aringhe.
  • Burro aromatizzato al limone e prezzemolo: perfetto per un crostino a base di aringhe.

 

CONTORNI

  • Purè di patate o sedano rapa: la consistenza cremosa del tubero si sposa alla perfezione con le aringhe.
  • Insalata di cetrioli e cipolla: un tocco fresco e croccante per bilanciare il piatto.
  • Verdure al forno o polenta fritta: ottime come accompagnamento, ideali per un antipasto originale di mare.

 

Seppioline e Fagioli in Umido
Seppioline e Fagioli in Umido

La seppia appartiene alla stessa famiglia di polpi e calamari.

È un mollusco cefalopode, dotato solo di testa e piedi, e possiede notevoli capacità mimetiche che le consentono di cambiare colore in brevissimo tempo. Le sue dimensioni vanno dai 4 cm della seppiola fino ai 120 cm della seppia comune.

All’interno del suo corpo è racchiusa una conchiglia detta “osso di seppia”, che le consente di galleggiare perché pieno di bollicine di gas che lo rendono leggero dell’acqua. La seppia si difende dagli attacchi dei predatori espellendo inchiostro dalla sacca all’interno del suo corpo.

È diffusa in tutti i mari e gli oceani del globo e vive sui fondali costieri melmosi o sabbiosi. Nel Mar Adriatico vi sono due distinte popolazioni di seppie: una si riproduce in primavera, l’altra in autunno.

Le sue caratteristiche nutrizionali sono molto simili a quelle dei cosiddetti “pesci magri”: è ricca di vitamina A, B1, D e di sali minerali quali il fosforo, il potassio, il calcio e proteine

 

È inoltre ricca di fibre e quasi priva di grassi, il che la rende particolarmente indicata nelle diete ipocaloriche.

 

La ricetta di oggi è un piatto di mare unico e ricco, dove le seppioline vengono cotte in una saporita salsa di pomodoro e arricchite dalle proprietà nutrizionali dei fagioli.

 

Ingredienti



  • 500 g di seppioline nostrane
  • 400 g di fagioli corona in scatola
  • 400 g di pomodori ramati
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1 cipolla bianca piccola
  • 1 carota piccola
  • 2 gambi di sedano
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 cucchiaino di paprika forte
  • Olio extravergine d'oliva q.b.
  • Sale q.b.



Preparazione

  • Pulite e lavatela carota, la cipolla e il sedano, quindi tritateli finemente in un mixer.
  • Lavate i pomodori, pelateli, privateli dai semi e tagliateli a cubetti.
  • Pulite e lavate accuratamente le seppioline.
  • In una casseruola, scaldate 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva e fate dorare il trito di cipolla, carota e sedano per qualche minuto.
  • Unite le seppioline e fatele rosolare per circa 2 minuti, poi sfumate con il vino bianco a fuoco vivo.
  • Aggiungete i cubetti di pomodoro, la paprika e il sale, quindi lasciate cuocere dolcemente per 20 minuti a fuoco moderato.
  • Sciacquate bene i fagioli sotto acqua corrente per eliminare i liquidi di conservazione e uniteli alla salsa in cottura. Lasciate cuocere per altri 10 minuti.
  • Nel frattempo, lavate e asciugate bene il prezzemolo, tritatelo finemente insieme allo spicchio d'aglio.
  • Cinque minuti prima del termine della cottura, unite il trito di prezzemolo e aglio alle seppioline, mescolate bene per amalgamare i sapori e lasciate riposare a fuoco spento per 5 minuti.

 

 

Tips & Servizio

 

Servite le seppioline e fagioli in umido ben caldi, accompagnandole con crostini di pane tostato o una fetta di pane casereccio per assaporare al meglio il sughetto ricco e saporito.

 

Tips& Abbinamenti

 

L'accompagnamento perfetto per questo piatto di mare è un Vermentino di Sardegna DOC o un Falanghina del Sannio DOC. Se preferite il rosso, consigliamo di orientarvi si un tipo poco strutturato, come il Pinot Nero.

 

Foglie di Ravanello: Come Riutilizzarle?
Foglie di Ravanello: Come Riutilizzarle?

La stagione del ravanello è iniziata, lo vediamo sempre più spesso, protagonista di piatti primaverili come insalate di verdure o di pasta.

 

Apprezzati per le loro proprietà benefiche, i ravanelli sono poveri di calorie e ricchi di vitamine C, B, ferro e zolfo. Aiutano a bilanciare il pH della pelle e a purificare il sangue. Grazie alle vitamine e all’acido folico, hanno anche il potere di alleviare tosse e stress, contribuendo al benessere generale dell’organismo.

 

E se finora avete buttato via le foglie di quest’ortaggio color corallo, sappiate che non avete fatto bene. Del ravanello, infatti, non si butta via nulla!

Le sue foglie, dal sapore leggermente piccante che si attenua durante la cottura, possono essere consumate sia crude, per arricchire una fresca insalata mista, sia cotte, per preparare un pesto gustoso da spalmare su crostini e bruschette o da usare come condimento per la pasta e secondi piatti (frittate, zuppe, persino nelle crocchette di patate!).

 

Mettiamoci il grembiule e vediamo come prepararlo!

 

 

Ingredienti

 

  • 60 g ravanelli, utilizzate solo le foglie
  • 60 g olio extravergine d’oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • 40 g mandorle (o noci, pinoli, anacardi)
  • 1 pizzico sale
  • 40 g Parmigiano Reggiano

 

 

Preparazione

1.  Staccate le foglie dai ravanelli (eliminando quelle danneggiate o ingiallite) e lavatele sotto l’acqua corrente. Asciugatele bene.

 

2.  Nel bicchiere di un frullatore a immersione, mettete lo spicchio d’aglio sbucciato, le mandorle e le foglie di ravanello. Aggiungete un pizzico di sale e un giro d’olio extravergine d’oliva.

Frullate fino a ottenere una crema dalla consistenza desiderata, aggiungendo altro olio se necessario.

 

3.  Trasferite il pesto in una ciotola e unite il Parmigiano grattugiato, mescolando bene.

Coprite con un coperchio e conservate in frigorifero fino al momento di utilizzarlo.

Essendo un prodotto fresco e privo di conservanti, vi consigliamo di consumarlo entro 4-5 giorni.

 

 

Sperimentare in cucina significa anche scoprire nuovi modi per ridurre gli sprechi e valorizzare ogni ingrediente. Il ravanello, con le sue proprietà benefiche e la sua versatilità, ci ricorda quanto sia importante adottare un approccio più sostenibile e creativo nell’alimentazione.

 

 

Buon ravanello!

Gelati di Pesce
Gelati di Pesce

La ricetta di oggi è pensata per far divertire e sorprendere i più piccoli a tavola.

Infatti, il nostro originale piatto celebra il Pesce d'Aprile, la giornata simbolo degli scherzi, trasformandola in un'idea creativa e gustosa: un "gelato" salato che conquisterà grandi e piccini!

 

Perfetta per un buffet di festa, una cena in piedi o un pranzo originale. Il bello di questi gelati? Non si sciolgono mai!

 

Oltre ad essere divertenti e insoliti, sono anche sani e ricchi di proteine, ideali per un pasto equilibrato.

 

Ingredienti

 

  • 300 g di filetto di merluzzo
  • 1 patata grossa
  • 30 coni di mais (piccoli snack confezionati,
  • disponibili sugli scaffali di patatine e pop corn al supermercato)
  • Sale q.b.

 

Preparazione

 

1. Per la base sbucciate la patata, tagliatela a cubetti e lessatela in acqua bollente per circa 15 minuti, fino a quando sarà morbida. Una volta cotta, trasferitela ancora calda in una ciotola capiente.

Aggiungete il filetto di merluzzo crudo alla patata lessata e frullate tutto con un mixer ad immersione fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso. Regolate di sale a piacere.

 

2. Per la panura prendete i coni di mais e riduceteli in polvere, schiacciandoli con un mattarello o frullandoli grossolanamente.

Incorporate metà della panatura al composto di pesce, amalgamando bene tutti gli ingredienti.

 

3. Assembliamo con le mani leggermente umide, modellando il composto in forma di piccoli gelati.

Inserite al centro di ognuno, alla base, uno stecco di legno, proprio come fossero dei ghiaccioli.

Passate ogni gelato nella restante panatura di coni di mais sbriciolati, assicurandovi di ricoprirli uniformemente.

 

4. Disponeteli su una teglia rivestita di carta forno e cuoceteli in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti, fino a doratura.

 

 

Servite i gelati di pesce con un ketchup fatto in casa, preparato frullando pomodorini freschi con basilico e un pizzico di sale.

 

 

Questa ricetta è un'idea simpatica per coinvolgere i bambini in cucina, stimolando la loro creatività e facendoli divertire con un piatto diverso dal solito.

 

 

Buon divertimento e buon appetito!

 

 

Tips & Curiosità

 

  • Potete arricchire l'impasto con erbe aromatiche come prezzemolo o erba cipollina per un tocco di freschezza.
  • Per una versione più croccante, potete aggiungere un po' di pangrattato al composto.