BUONO, SANO E SOSTENIBILE
SPEDIZIONE GRATUITA con 80€ di spesa
LA QUALITÀ AL KM "GIUSTO"

Blog

Contorno di Zucchine e Pancetta Dolce
Contorno di Zucchine e Pancetta Dolce

Questa deliziosa ricetta a base di zucchine disidratate Farris è un'idea versatile e gustosa, perfetta sia come contorno sfizioso che come condimento per un primo piatto ricco di sapore.



Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 125 g zucchine a rondelle disidratate Farris
  • 150g di pancetta dolce tagliata a cubetti
  • 1 cipolla tritata finemente
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Prezzemolo fresco tritato q.b. (per guarnire)

 

Preprazione

 

Le zucchine

 

  • Portate a ebollizione una pentola d'acqua non salata e lessate le rondelle di zucchine per circa 20 minuti, fino a quando risultano morbide ma ancora compatte. Scolatele accuratamente.

 

Soffritto aromatico

 

  • In una padella capiente, scaldate l'olio extravergine d'oliva e aggiungete la cipolla tritata finemente insieme alla pancetta dolce. Fate rosolare a fuoco dolce, mescolando di tanto in tanto, fino a quando la cipolla diventa traslucida e la pancetta ben dorata.

 

Cottura

 

  • Unite le zucchine scolate nella padella, mescolate delicatamente per amalgamare i sapori e lasciate cuocere per circa 5 minuti. Sfumate con il vino bianco, lasciandolo evaporare a fuoco medio. Regolate di sale e pepe secondo il vostro gusto.
  • Aggiungete mezzo bicchiere di acqua calda e continuate la cottura per ulteriori 5-10 minuti, fino a ottenere una consistenza cremosa e avvolgente.

 

Finitura e servizio

 

  • Servite le zucchine ben calde, guarnendo con una generosa spolverata di prezzemolo fresco tritato per un tocco di freschezza e colore.

 

 

Se desiderate utilizzare questa preparazione come condimento per un primo piatto, abbinate le zucchine a una pasta corta, come penne o fusilli.

Per un risultato ancora più gustoso, completate il piatto con una spolverata di pecorino o parmigiano grattugiato e un pizzico di pepe nero macinato al momento.  

 

 

La ricetta è stata realizzata da Fernanda Demuru, foodblogger di Giallo Zafferano autrice del blog "Il Leccapentole… e le sue padelle".

Un liquore speciale: il 100 foglie di Amarena
Un liquore speciale: il 100 foglie di Amarena

Tra i vini dolci, liquorosi o aromatizzati con la frutta e le spezie, c’è un prodotto unico, realizzato con le foglie di amareno.



L’amareno è un albero simile al ciliegio, ma di più piccole dimensioni, che cresce anche in forma selvatica. I suoi frutti, come la celebre varietà Marasca, sono molto apprezzati in pasticceria: il liquore Maraschino, oltre ad essere utilizzato dai bartender nella miscelazione, è un ingrediente ormai iconico di numerosi dolci.

 

Oggi vi spieghiamo la semplice preprazione del 100 Foglie di Amarena, noto anche come Amarenillo.

 

Come base alcolica utilizzeremo il Talò Primitivo di Manduria D.O.P. delle Cantine San Marzano, un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi che richiamano l’amarena matura. Questo vino si distingue per le sue note di cacao e vaniglia ed è affinato per sei mesi in barrique di rovere francese e americano.


In questa ricetta dedicata alla preparazione del nostro liquore alle amarene, abbiamo scelto di non far bollire lo zucchero nel vino, per preservarne i delicati sentori. Lo zucchero, infatti, si dissolve perfettamente durante il periodo di riposo, garantendo un risultato equilibrato e armonioso.

 

Ingredienti

  • 100 foglie di amarena
  • 1 Bottiglia di Talò Primitivo di Manduria D.O.P.
  • 300 grammi di alcol a 96°
  • 300 grammi  Zucchero

 

Procedimento



Pulite le foglie di amarena con un panno umido per rimuovere eventuali impurità.

Disponete le foglie in un barattolo capiente e copritele con lo zucchero. Versate, poi, il vino nel barattolo, chiudetelo ermeticamente e agitatelo con delicatezza per mescolare gli ingredienti.
Lasciate il barattolo liquoroso in un luogo fresco e buio, scuotendolo quotidianamente per facilitare lo scioglimento dello zucchero.

 

Trascorse due settimane, aggiungete l’alcol e mescolate con cura.

Il giorno seguente, filtrate il vino liquoroso con un colino e trasferitelo in una bottiglia pulita.

Lasciate riposare il vostro liquore per un mese prima di degustarlo.

 

Ottimo come digestivo a fine pasto anche per accompagnare dolci, il 100 foglie di amarena è un ingrediente fortemente utilizzato in miscelazione, per la realizzazione di cocktail, grazie al suo profilo aromatico avvolgente.

 

Buona preparazione e buona degustazione!

Marillenknödel - Gnocchi Dolci all'Albicocca
Marillenknödel - Gnocchi Dolci all'Albicocca

In Austria la parola "marille" significa albicocca. Questo dolce frutto è una delle specialità della splendida e soleggiata regione della Wachau, situata nel Niederoesterreich, la Bassa Austria. La Wachau si estende a nord di Vienna, lungo ile rive del Danubio, ed è rinomata per i suoi vini, le albicocche, le abbazie e i magnifici paesaggi collinari. La regione ospita circa centomila alberi di albicocco, che, durante la fioritura primaverile, regalano uno spettacolo naturale mozzafiato.

 

Oggi vi proponiamo una ricetta semplice e veloce per preparare dei gustosi canederli tirolesi all'albicocca, utilizzando sia frutta sciroppata che frutta fresca

 

 

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 1 kg di patate farinose per gnocchi
  • 80 g di burro
  • 50 g di semolino
  • 1 uovo
  • 2 tuorli
  • 250 g di farina
  • 24 mezze albicocche sciroppate oppure 12 albicocche fresche (in base alla stagione)
  • 100 g di marmellata di albicocche o, se si usano albicocche fresche, 12 zollette di zucchero
  • 150 g di pane grattugiato
  • 180 g di burro
  • cannella in polvere q.b.

 

 

Procedimento

Lessate le patate con la buccia, sbucciatele e passatele nello schiacciapatate mentre sono ancora caldea. Lasciatele intiepidire, quindi aggiungete 80 g di burro ammorbidito, il semolino, un pizzico di sale, l’uovo intero e i due tuorli. Infine, incorporate la farina setacciata, mescolando e lavorando l'impasto fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea.

 

Lasciate riposare per 10 minuti poi e stendete l’impasto su un ripiano infarinato dandogli mezzo cm di spessore e ricavate 12 quadrati di circa 7 x 7 cm.

 

Accoppiate le mezze albicocche, mettendo al centro un po' di marmellata, e avvolgetele con i quadrati di iimpasto fino a formare dei grossi gnocchi rotondi.

Se utilizzate albicocche fresche, inseritene una intera all'interno di ogni gnocco, sostituendo il nocciolo con un quadratino di zucchero

Lessate gli gnocchi in acqua bollente per 10 minuti a fuoco dolce, mescolandoli delicatamente per evitare che si attacchino.

Nel frattempo, sciogliete il burro rimanente in una padella, aggiungete il pane grattugiato e fatelo dorare mescolando.

 

Scolate gli gnocchi, trasferiteli nella padella con il pangrattato rosolato e rigirateli con cura finché saranno completamente ricoperti.

 

Servite, infine, gli gnocchi caldi e cospargeteli con un po' di cannella o zucchero a velo.

 

Ed ora gustate questa vera dolcezza nordica!

 

In Austria esiste una variante con le prugne, i Zwetschgenknödel, che possono essere serviti con gelato, crema alla vaniglia o semplicemente da soli, spolverati di zucchero.

Calamarata al Sugo e Formaggio ai Funghi Porcini
Calamarata al Sugo e Formaggio ai Funghi Porcini

Non c'è coccola migliore di un buon piatto di pasta. Sin dal suo inconfondibile profumo durante la cottura, la pasta stimola la fantasia, suggerendo abbinamenti e ricette da creare.

 

La calamarata, in particolare, è un formato di pasta che regala grandi soddisfazioni grazie alla sua consistenza corposa e avvolgente. Uno dei nostri preferiti! Oggi ve la proponiamo con intensi sapori mediterranei: un dolce sugo di pomodoro che si sposa con la cremosità di un formaggio ai funghi porcini.

Gli ingredienti di questa ricetta provengono da produttori cooperativi impegnati a valorizzare le eccellenze gastronomiche italiane.

 

La calamarata è prodotta da Daunia&Bio Società Cooperativa, nata nel 2011 nel territorio foggiano. Questa cooperativa riunisce produttori agricoli del settore biologico e promuove il progetto Pasta&Bio, volto alla diffusione di pasta ottenuta da grani duri locali, in particolare della varietà Senatore Cappelli, coltivati con metodi biologici e tracciati dalla semina al prodotto finito.



I pomodori pelati provengono da Rosso Gargano, una società consortile con sede a Foggia, impegnata nella valorizzazione di questo ortaggio simbolo della tradizione gastronomica italiana.

 

Il formaggio ai funghi porcini che abbiamo selezionato è di media maturazione, prodotto con latte misto bovino e ovino dal marchio Trevalli - Cooperlat, una cooperativa marchigiana con oltre 60 anni di esperienza nel settore lattiero-caseario, impegnata nella sostenibilità ambientale e nella salute dei consumatori.

 

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 320 g di calamarata Daunia&Bio
  • 400 g di pomodori pelati Rosso Gargano
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • 200 g di formaggio misto ai funghi porcini Trevalli, tenuto a temperatura ambiente per due ore prima dell’uso
  • Timo secco q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.

 

Preparazione

1. Schiacciate i pomodori pelati all’interno di una ciotola, aiutandovi con una forchetta.

 

2. In un pentolino d’acciaio dal fondo spesso, scaldate l’olio a fiamma moderata e aggiungete lo spicchio d’aglio. Fate insaporire l’olio senza far dorare l’aglio. Aggiungete i pomodori pelati, alzate leggermente la fiamma e cuocete per circa 5 minuti. Regolate di sale, pepe e aggiungete un pizzico di timo. Mescolate e lasciate raffreddare.

 

3. Tagliate il formaggio ai funghi porcini a cubetti di circa 1 cm per lato. Cuocete la calamarata in abbondante acqua salata seguendo i tempi indicati sulla confezione.

 

4. Scolate la pasta, conditela con un filo d’olio e lasciatela riposare qualche minuto in un piatto ampio.

Una volta intiepidita, conditela con la salsa di pomodoro e distribuitela nei piatti. Completate ogni porzione con i cubetti di formaggio ai funghi porcini e servite.

 

 

Un piatto semplice ma ricco di sapore, che celebra la tradizione mediterranea e l’impegno cooperativo quotidiano con ingredienti d’eccellenza.  

Mele -  5 Idee Per Riutilizzare gli Scarti
Mele - 5 Idee Per Riutilizzare gli Scarti

Avrete, ormai, capito che uno dei nostri impegni principali è quello di ridurre gli sprechi alimentari.

Sprecare meno significa non solo aiutare l'ambiente, ma anche valorizzare le risorse e avere un occhio di riguardo per chi vive in condizioni di difficoltà.

 

Attraverso piccoli consigli e tante idee creative in cucina e per la salute, vogliamo mostrarvi quanto sia importante non scartare alimenti e parti di essi, ma riutilizzarli al meglio.

 

Oggi vi sveliamo come dare nuova vita agli scarti di mela! Come è risaputo, la maggior parte delle proprietà benefiche di frutta e verdura si concentra nella buccia, che spesso finisce inutilmente nel cestino dell'umido.

Le bucce di mela, ad esempio, contengono sostanze protettive per il nostro organismo e sono ricche di fibre. Scegliendo mele biologiche, fresche e non trattate, potrete facilmente riutilizzarle in cucina senza problemi.

 

 

Dalla buccia al torsolo, ecco 5 idee intelligenti per riciclare gli scarti di mela.

 

 

#1 Tisana digestiva

 

Perfetta per le fredde giornate invernali o come digestivo naturale dopo un pasto abbondante, questa tisana profumata e benefica si prepara con:

 

    • Bucce fresche di 2 mele
    • 2 fette di zenzero fresco
    • Un pizzico di cannella
    • Succo di limone

 

Mettete tutti gli ingredienti in mezzo litro d'acqua bollente e lasciate in infusione per 5 minuti. Filtrate, aggiungete qualche goccia di limone e, se desiderate un tocco di dolcezza, un po’ di miele o sciroppo d'acero. Un infuso delizioso e salutare! 

 

 

#2 Bucce di mela disidratate

 

Un’altra idea per ridurre gli sprechi è quella di essiccare le bucce. Potete farlo in forno a bassa temperatura o con un essiccatore. Una volta pronte, conservatele in un barattolo con una stecca di cannella o qualche chiodo di garofano per un tocco aromatico.

Le bucce disidratate sono perfette per decorare dolci, arricchire tisane o essere sgranocchiate come snack croccante e salutare.

 

 

#3 Sorbetto di mela

 

Se amate i dessert freschi e naturali, potete trasformare gli scarti di mela in un goloso sorbetto! Vi serviranno:

    • Bucce e torsoli di 5 mele verdi (preferibilmente Granny Smith)
    • 200 g di zucchero
    • 1 albume
    • 1 limone intero

 

Tagliate le mele eliminando solo picciolo e semi, poi mettete bucce e torsoli in acqua con succo di limone per evitare l'ossidazione. Preparate uno sciroppo con acqua e zucchero, lasciate raffreddare e frullate tutto insieme alle mele. Aggiungete l’albume montato a neve, mescolate e mettete in freezer. Ogni 15 minuti, rimestate energicamente per quattro volte, poi lasciate riposare per almeno 4 ore. Prima di servire, montate con una frusta per ottenere una consistenza perfetta. Se il sorbetto risulta troppo duro, basterà frullarlo nuovamente!

  

 

#4 Addensante naturale per marmellate

 

Sapevate che bucce e torsoli delle mele sono ricchi di pectina, un addensante naturale? Potete sfruttarli per dare corpo alle vostre marmellate fatte in casa! Basta aggiungerli alla preparazione della confettura, rimuovendo solo semi e piccioli. Questo trucco vi permetterà di ottenere una consistenza perfetta senza ricorrere a gelificanti artificiali.

 

 

#5 Salsa alle mele per piatti salati

 

Se amate i contrasti di sapore, provate questa salsa perfetta per accompagnare piatti a base di carne, soprattutto il maiale.

Ingredienti

    • Bucce di mela
    • Scorza di limone
    • Brodo vegetale
    • Scalogno o cipolla
    • Sale e succo di limone

Fate bollire le bucce di mela e la scorza di limone nel brodo vegetale finché il liquido si riduce. In una padella, soffriggete lo scalogno o la cipolla, poi unite il brodo ristretto e frullate fino a ottenere una crema liscia. Regolate di sale e aggiungete un po’ di succo di limone. Questa salsa delicata e leggermente acidula si sposa alla perfezione con arrosti e grigliate!

 

 

 

Con queste 5 idee semplici e creative, ridurre gli sprechi diventa un gesto naturale e gustoso! Provatele e fateci sapere quale preferite!

Frittata di Verza
Frittata di Verza

Le uova sono un ingrediente straordinariamente versatile in cucina, ideali sia consumate da sole per un pasto rapido, sia in combinazione con altri ingredienti, per come base per ricette dolci o salate. Cambiando il metodo di cottura e di utilizzo, le uova possono trasformarsi, offrendo una varietà unica di sapori e consistenze. Ricche di ferro, proteine e vitamine, le uova si considerano il cibo più nutriente al mondo.

 

Oggi vi proponiamo una ricetta semplice e gustosa, suggerita da Monica Benedetto, autrice del blog Una padella tra di noi.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 150 g di verza disidratata Farris
  • 1 cipolla media
  • 3 uova
  • 60 g di parmigiano grattugiato
  • 50 g di cubetti di prosciutto
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.

 

 

Procedimento

1. Preparate la verza

 

Portate a bollore una pentola capiente con acqua salata. Aggiungete la verza disidratata Farris e lasciatela cuocere per circa 10 minuti.

Scolate la verza e con l’aiuto di un cucchiaio eliminatene l’acqua in eccesso. Lasciate raffreddare.

 

2. Preparate la base d’uovo

 

In una ciotola capiente, sbattete energicamente le uova insieme al parmigiano grattugiato, fino a ottenere un composto ben amalgamato Unite la verza scolata, i cubetti di prosciutto cotto e un pizzico di sale.

Mescolate accuratamente per distribuire gli ingredienti in modo uniforme.

 

3. Cuocete la frittata

 

Scaldate una padella con un filo di olio extravergine di oliva. Versate il composto di uova e distribuitelo uniformemente. Cuocete la frittata a fuoco medio per 5-6 minuti, quindi giratela con l’aiuto di un piatto o di un coperchio e cuocetela per altri 5 minuti sull’altro lato.

Trasferite la frittata su un piatto da portata e lasciatela intiepidire. Servitela con un contorno di pomodori freschi conditi con olio e sale.

 

 

Un piatto davvero sfizioso, genuino e nutriente!

Insalata dolce e salata
Insalata dolce e salata

Ingredienti

(dosi per 4 persone)

  • 1 melone
  • 150 g lattughina mista ( bianca e rossa )
  • 1 peperone giallo
  • 1 cetriolo
  • 1 carota grande
  • 4 pomodori
  • olio extravergine d’oliva
  • sale q.b.
  • aceto di mele q.b.

 

Procedimento

  • Lavate tutte le verdure.
  • Privare il melone di buccia, semi e tagliare a cubetti.
  • Arrostire il peperone sulla bistecchiera o nel forno. Passare sotto l’acqua corrente, eliminare tutta la buccia bruciata, asciugare e tagliare a metà. Eliminare i semi, la parta bianca e tagliare a filetti.
  • Pelare la carota e grattugiarla.
  • Sbucciare il cetriolo e tagliare a rondelle.
  • In una tazza, o shaker, versare: olio, sale, aceto di mele (se piace) ed emulsionare.
  • Condire l’insalata quando si serve ai commensali.

 

La ricetta è stata realizzata da Fernanda Demuru, autrice del blog Il Leccapentole… e le sue padelle

Cibo e Superstizione. Perché “Non si Sa Mai”
Cibo e Superstizione. Perché “Non si Sa Mai”

Molte delle abitudini che accompagnano i nostri rituali a tavola affondano le radici nella tradizione, tramandandosi di generazione in generazione.  Col tempo, queste pratiche sono diventate parte integrante della nostra gestualità quotidiana, un mix di usanze, credenze e, talvolta, un pizzico di scaramanzia.

Non è un caso che il filosofo napoletano Benedetto Croce abbia detto: “Non credo alle superstizioni, ma ne tengo conto.

 

E noi aggiungiamo, con un sorriso: "Perché non si sa mai!"

Cibo e Fortuna: simboli di abbondanza e protezione

 

Tra le tradizioni più radicate, soprattutto in Italia, il legame tra il cibo e il buon auspicio è indissolubile. A Capodanno, ad esempio, è quasi un sacrilegio non servire un piatto di lenticchie, simbolo di prosperità e abbondanza. La forma rotonda e piatta delle lenticchie richiama quella delle monete, e l’abbondanza nel piatto simboleggia l’augurio che il nuovo anno riempia anche il nostro portafoglio.

 

Anche il vino ha il suo ruolo nelle credenze popolari. Se dovesse accidentalmente rovesciarsi sulla tavola, niente paura: è considerato un segno di fortuna. La tradizione vuole che ci si bagni le dita con il vino caduto e ci si tocchi dietro le orecchie, per attirare a sé ricchezza e prosperità.

 


Nella cultura popolare, in particolare nel Sud Italia, il peperoncino è il simbolo per eccellenza della scaramanzia. Oltre a essere un ingrediente fondamentale in cucina, il peperoncino è spesso appeso alle porte o ai balconi. Si ritiene infatti che i suoi semi piccanti abbiano il potere di allontanare le malelingue e il malocchio.

La sua forma allungata e il colore rosso acceso, che richiama la vitalità e l’energia, lo rendono un perfetto amuleto portafortuna, capace di tenere lontani gli influssi negativi. Ancora oggi, non è raro vedere piccoli peperoncini portati come ciondoli, a testimonianza di questa credenza radicata.

 


Accanto al peperoncino, troviamo un altro grande protagonista della tradizione scaramantica: l’aglio. Da secoli considerato un potente talismano contro la sfortuna, l’aglio è spesso utilizzato per creare corone da appendere alle finestre, alle porte di casa o persino da indossare al collo.

Secondo le leggende popolari, l’aglio non è solo un rimedio naturale dalle proprietà benefiche, ma anche un’arma spirituale per tenere lontani i demoni, le streghe e i vampiri. Questo mito, diffuso in molte culture, è stato immortalato in numerose storie e film, consolidandolo come un simbolo universale di protezione.

 

 

Le superstizioni e i rituali legati al cibo rappresentano un patrimonio culturale che mescola saggezza popolare, spiritualità e un pizzico di magia. Sono piccoli gesti e credenze che, pur nella loro semplicità, ci legano alle nostre radici, trasformando ogni momento a tavola in un rito ricco di significati.

 

 

E allora, che siate scettici o meno, ricordate sempre: “Non si sa mai!”

Paccheri Rigati con Vongole e Zucchine
Paccheri Rigati con Vongole e Zucchine

C’è chi è già in ferie, assaporando il meritato relax fronte mare con un calice di vino bianco e uno spaghetto alle vongole.

E poi c’è chi, ancora in ufficio, sogna ad occhi aperti quel momento.

 

Per ingannare l’attesa e portare un po’ di atmosfera marina nella vostra cucina, oggi vi proponiamo una ricetta estiva e intramontabile: Paccheri con Vongole e Zucchine.

 

Un primo piatto di pesce semplice e ricco di gusto, perfetto per evocare il profumo di iodio e il rumore delle onde, ovunque voi siate.

Le zucchine, ingrediente spesso protagonista della cucina di mare, donano un piacevole contrasto dolce-salato, esaltando il sapore delicato delle vongole.

 

Per dare un tocco superlativo alla ricetta di oggi, abbiamo utilizzato un’eccellenza della cooperazione agroalimentare. Il Novolio IGP Sicilia, olio extravergine di Oliva prodotto dalla cooperativa La Goccia d’Oro di Menfi (AG), spremuto a freddo e non è filtrato.

La cooperativa dal 1974, distribuisce olio extra vergone di oliva delle terre siciliane in base ai valori di qualità e trasparenza.

 

Il risultato? Un piatto che profuma di mare e racconta il Sud. 

 

Ingredienti

 

  • 400 g di paccheri rigati
  • 300 g di zucchine
  • 300 gr di vongole veraci
  • Olio extra vergine di oliva Cooperativa La Goccia d’Oro
  • Sale q.b.
  • Pepe Nero q.b
  • Basilico q.b.

 

 

PREPARAZIONE

 

1. In una padella capiente, fate soffriggere leggermente uno spicchio d’aglio sbucciato con un filo generoso di olio extravergine d’oliva.

 

2. Nel frattempo, lavate e tagliate le zucchine a cubetti o "a funghetto". Aggiungetele nella padella e cuocetele a fiamma media per circa 7-10 minuti, mescolando di tanto in tanto, fino a doratura.

Una volta pronte, trasferite le zucchine in un piatto, mantenendo l’olio in padella.

 

3. Sciacquate accuratamente le vongole sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui di sabbia. Versatele nella padella con l’olio aromatizzato all’aglio e coprite con un coperchio. Cuocete a fiamma vivace fino a quando non si saranno aperte.

Aggiungete le zucchine e amalgamate il tutto, lasciate riposare per 4-5 minuti.

 

4.Portate a bollore una pentola con acqua leggermente salata e cuocete i paccheri. Scolateli 5 minuti prima del tempo indicato sulla confezione, conservando un mestolo di acqua di cottura.

Aggiungete i paccheri scolati nella padella con le vongole. Unite il mestolo di acqua di cottura e fate saltare il tutto per 4 minuti a fiamma viva, mescolando spesso.

A questo punto, incorporate anche le zucchine, amalgamando delicatamente gli ingredienti per qualche minuto a fuoco spento.

 

5 .Lasciate riposare il piatto per 3 minuti, affinché i sapori si armonizzino. Impiattate e guarnite con foglie di basilico fresco e una spolverata di pepe nero appena macinato.

 

 

Tips & Abbinamenti

Per i primi piatti di mare a base di vongole consigliamo di abbinare un vino bianco dalle note minerali, come un Vermentino di Toscana IGT, o un rosè asciutto e fermo come il Cerasuolo d’Abruzzo DOC.

 

 

 

Che siate in vacanza o ancora in città, concedetevi questo assaggio d’estate e lasciatevi conquistare dai sapori autentici di una tradizione che non passa mai di moda.