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Calamarata al Sugo e Formaggio ai Funghi Porcini
Calamarata al Sugo e Formaggio ai Funghi Porcini

Non c'è coccola migliore di un buon piatto di pasta. Sin dal suo inconfondibile profumo durante la cottura, la pasta stimola la fantasia, suggerendo abbinamenti e ricette da creare.

 

La calamarata, in particolare, è un formato di pasta che regala grandi soddisfazioni grazie alla sua consistenza corposa e avvolgente. Uno dei nostri preferiti! Oggi ve la proponiamo con intensi sapori mediterranei: un dolce sugo di pomodoro che si sposa con la cremosità di un formaggio ai funghi porcini.

Gli ingredienti di questa ricetta provengono da produttori cooperativi impegnati a valorizzare le eccellenze gastronomiche italiane.

 

La calamarata è prodotta da Daunia&Bio Società Cooperativa, nata nel 2011 nel territorio foggiano. Questa cooperativa riunisce produttori agricoli del settore biologico e promuove il progetto Pasta&Bio, volto alla diffusione di pasta ottenuta da grani duri locali, in particolare della varietà Senatore Cappelli, coltivati con metodi biologici e tracciati dalla semina al prodotto finito.



I pomodori pelati provengono da Rosso Gargano, una società consortile con sede a Foggia, impegnata nella valorizzazione di questo ortaggio simbolo della tradizione gastronomica italiana.

 

Il formaggio ai funghi porcini che abbiamo selezionato è di media maturazione, prodotto con latte misto bovino e ovino dal marchio Trevalli - Cooperlat, una cooperativa marchigiana con oltre 60 anni di esperienza nel settore lattiero-caseario, impegnata nella sostenibilità ambientale e nella salute dei consumatori.

 

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 320 g di calamarata Daunia&Bio
  • 400 g di pomodori pelati Rosso Gargano
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • 200 g di formaggio misto ai funghi porcini Trevalli, tenuto a temperatura ambiente per due ore prima dell’uso
  • Timo secco q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.

 

Preparazione

1. Schiacciate i pomodori pelati all’interno di una ciotola, aiutandovi con una forchetta.

 

2. In un pentolino d’acciaio dal fondo spesso, scaldate l’olio a fiamma moderata e aggiungete lo spicchio d’aglio. Fate insaporire l’olio senza far dorare l’aglio. Aggiungete i pomodori pelati, alzate leggermente la fiamma e cuocete per circa 5 minuti. Regolate di sale, pepe e aggiungete un pizzico di timo. Mescolate e lasciate raffreddare.

 

3. Tagliate il formaggio ai funghi porcini a cubetti di circa 1 cm per lato. Cuocete la calamarata in abbondante acqua salata seguendo i tempi indicati sulla confezione.

 

4. Scolate la pasta, conditela con un filo d’olio e lasciatela riposare qualche minuto in un piatto ampio.

Una volta intiepidita, conditela con la salsa di pomodoro e distribuitela nei piatti. Completate ogni porzione con i cubetti di formaggio ai funghi porcini e servite.

 

 

Un piatto semplice ma ricco di sapore, che celebra la tradizione mediterranea e l’impegno cooperativo quotidiano con ingredienti d’eccellenza.  

Mela Annurca al Forno con Vino e Miele di Corbezzolo
Mela Annurca al Forno con Vino e Miele di Corbezzolo

La Mela Annurca è una varietà di mela tipica del territorio italiano, in particolare della Campania, riconosciuta con Indicazione Geografica Protetta come Melannurca Campana IGP.

 

È considerata la "regina delle mele" per il suo sapore unico, il profumo intenso e le proprietà nutrizionali. È spesso consigliata nelle diete per il suo effetto benefico sulla digestione e sulla salute in generale

Ricca di antiossidanti e polifenoli, utili per la salute cardiovascolare, contiene molte vitamine (soprattutto C e B1, B2) e sali minerali come potassio, ferro e fosforo. Aiuta a regolare il colesterolo e favorisce la digestione.

Oggi, grazie alla creatività di tanti chef, la mela annurca è diventata un must per comporre dessert naturali e gustosi!  

Vogliamo proporvi un dessert costruito con questo prezioso frutto, ispiratoci da Pasquale Alberico, autore del blog I Sapori del Mediterraneo.

Per la preparazione abbiamo selezionato il miele di corbezzolo prodotto da Terrantiga, l’unico collettivo apistico della Sardegna e, per la riduzione, il Casavecchia, vitigno italiano a bacca nera presente in Campania.



 

Ingredienti

 

  • 4 mele annurche
  • 1 bicchiere di vino Casavecchia
  • 5 cucchiaini di miele di corbezzolo Terrantiga

 

Preparazione

 

Le Mele

Lavate accuratamente le mele Annurche sotto acqua corrente e asciugatele con un panno di cotone.

Se desiderate un tocco più aromatico, potete incidere leggermente la buccia con un coltellino.

 

La Base Aromatica

In una teglia rettangolare, versate un bicchiere di vino Casavecchia e aggiungete un cucchiaino di miele di corbezzolo, mescolando delicatamente per amalgamare i sapori.

Adagiate le mele nella teglia, cercando di distribuirle in modo uniforme.

 

Caramellizzazione

Con un cucchiaino, versate un po’ di miele attorno al picciolo di ogni mela per esaltarne la dolcezza durante la cottura.

Se gradite, potete aggiungere una spolverata di cannella o scorza di agrumi per un aroma più intenso.

 

Cottura

Infornate in forno statico già caldo a 180°C per circa 30-35 minuti, o fino a quando la buccia inizierà a staccarsi leggermente e le mele diventeranno morbide.

Una volta cotte, lasciatele riposare nel forno spento per qualche minuto per intensificare i sapori.

 

Riduzione del vino e miele

Se il liquido di cottura risulta troppo liquido, trasferitelo in un pentolino e fatelo ridurre a fuoco basso fino a ottenere una consistenza sciropposa.

 

Servizio

Servite le mele calde, tiepide o fredde, irrorandole con la riduzione di vino e miele.

Per un tocco extra, guarnite con noci tritate, mandorle tostate o una pallina di gelato alla vaniglia.

 

 

Terrantiga aderisce a Generazione Honey, il progetto che intende valorizzare e promuovere i prodotti dell’alveare sostenendo la filiera apistica cooperativa italiana, quale esempio di eccellenza produttiva, sicurezza alimentare, genuinità, biodiversità e rispetto dell’ambiente. Il progetto è finanziato dal MIPAAFT.

 

Uova in Purgatorio con Lenticchie e Peperoni
Uova in Purgatorio con Lenticchie e Peperoni

n questa ricetta realizzata da Francesca Vassallo, autrice del blog La Maggiorana Persa, le uova in purgatorio, diventano un gustoso e nutriente piatto unico unendosi a lenticchie e peperoni.

I legumi hanno il potere di arricchire i piatti in ogni stagione dell’anno mentre i peperoni, quando non di stagione, possono sostituirsi con altre verdure come i cavoletti o  carciofi.

 

Per questa proposta abbiamo selezionato le lenticchie della Cooperativa Girolomi dai sapori antichi che richiamano la terra, che ha sempre svolto iniziative volte a promuovere e sostenere la civiltà contadina, nel rispetto dell’ambiente.


L’olio è biologico, prodotto dalla Cooperativa Oleificio Pozzuolese con olive selezionate del Lago Trasimeno ed è certificato in tutta la catena produttiva.

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 100 g di lenticchie bio Girolomi
  • 1 bottiglia di passata di pomodoro bio
  • 4 uova
  • Mezzo peperone giallo e mezzo peperone rosso
  • 60 g di cipolla
  • 35 g di olio extravergine di oliva biologico della Cooperativa Oleificio Pozzuolese
  • Sale, q.b.
  • Pepe macinato al momento, q.b.

 

Preparazione

 

1. Preparate le lenticchie. Sciacquate le lenticchie sotto acqua corrente e mettetele in una pentola con abbondante acqua fredda. Portate a bollore, quindi abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 25 minuti con il coperchio, fino a quando saranno tenere ma non sfatte. Se necessario, aggiungete una presa di sale negli ultimi 5 minuti di cottura. Scolate e tenete da parte un mestolo della loro acqua di cottura.

 

2. Preparate il soffritto. Nel frattempo, affettate finemente la cipolla. Scaldate 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva in un tegame antiaderente, lasciandola appassire a fuoco dolce per circa 5 minuti, mescolando spesso, senza farla dorare troppo. Tagliate i peperoni a striscioline sottili e uniteli alla cipolla.

Saltate a fuoco medio per 5 minuti, quindi aggiungete 250 ml di passata di pomodoro e un pizzico di sale. Coprite e fate cuocere per 30 minuti a fuoco dolce, aggiungendo un po’ dell’acqua di cottura delle lenticchie se il sugo si asciuga troppo..

 

3. Aggiungete le lenticchie scolate alla salsa di pomodoro e peperoni, mescolate bene e fate insaporire per 5 minuti. Regolate di sale e pepe e, se piace, aggiungete un pizzico di peperoncino per un tocco piccante.

 

4. Cuocete le uova. Con un cucchiaio, create 4 fossette nel sugo e rompete un uovo in ciascuna. Salate leggermente i tuorli, coprite con un coperchio e cuocete a fuoco medio per 6-8 minuti, a seconda della consistenza desiderata (6 minuti per un tuorlo morbido, 8 per uno più sodo).

 

5. Servizio. Spegnete il fuoco e lasciate riposare per un minuto.  Servite subito con una spolverata di prezzemolo fresco tritato.

 

 

Perfetto da gustare caldo, accompagnato da fette di pane rustico per raccogliere il delizioso sugo, è una ricetta ideale per un pranzo o una cena appagante.

Caprese con Filetto di Cefalo Affumicato
Caprese con Filetto di Cefalo Affumicato

La caprese è un piatto tradizionale italiano, originario dell'isola di Capri, composto da pomodori freschi, mozzarella di bufala o fiordilatte, basilico, olio extravergine d'oliva, sale e pepe.

 

È un antipasto estivo molto apprezzato per la sua semplicità e freschezza e davvero versatile.

Nella nostra versione, infatti, la caprese è ancora più irresistibile grazie all’aggiunta di un pregiato Filetto di cefalo, pescato con maestria e affumicato secondo tradizione dalla Cooperativa I Pescatori di Orbetello.

 

Il tutto è esaltato dall’intenso profumo e dalla delicatezza dell’olio extravergine di oliva “Feudotto Val di Mazara”, un’eccellenza siciliana prodotta con passione dalla cooperativa La Goccia d’Oro di Menfi, Agrigento.

 

Un connubio perfetto per chi desidera assaporare l’autenticità del Mediterraneo, tra note affumicate.

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 4 pomodori medi costoluti
  • 4 mozzarelle (da 125 g cadauna)
  • 100 g Filetto di cefalo affumicato Cooperativa I Pescatori Orbetello
  • Olio extravergine d’Oliva Feudotto Val di Marzara La Goccia d’Oro q.b.
  • 20 foglie di basilico
  • Sale q.b.
  • Peperoncino q.b.

 

Preparazione


1. Lavate accuratamente i pomodori sotto l'acqua corrente, rimuovete il picciolo e asciugateli con un panno pulito. Se preferite, scottate i pomodori velocemente in acqua bollente per pelarli più facilmente.

Tagliate i pomodori a fette spesse circa mezzo centimetro e mettete da parte.

 

2. Prendete la mozzarella di bufala (preferibilmente fresca) e tagliatela a fette regolari di circa mezzo centimetro.

Assicuratevi che la mozzarella sia ben sgocciolata per evitare che rilasci troppo liquido.

 

3. Prendete il filetto di cefalo (o altro pesce bianco a scelta), rimuovete la pelle e tagliatelo a fettine sottili. Se volete, marinatelo con un filo di olio d'oliva, un pizzico di sale, pepe e qualche goccia di succo di limone per qualche minuto prima di aggiungerlo alla preparazione.

 

4. Assemblate disponendo nei piatti le fette di pomodoro con quelle di mozzarella, alternate. Sistemate le fette in modo armonioso, creando un bel contrasto tra i colori vivaci del pomodoro e il bianco della mozzarella.

 

5. Condite con sale e pepe nero macinato al momento. Adagiate le foglie di basilico fresco (meglio se le spezzate a mano per non schiacciarle) sopra le fette di pomodoro e mozzarella.

Disponete le fettine di cefalo sopra ogni porzione.

 

6. Completate con un filo di olio extravergine d'oliva di alta qualità, distribuendolo uniformemente.

Aggiungete una spolverata leggera di peperoncino fresco tritato o in polvere per un tocco di piccantezza (facoltativo). Se volete, aggiungete qualche goccia di aceto balsamico per un contrasto agrodolce.

Grattugiate anche un po’ di scorza di limone per dare freschezza e un aroma agrumato.

 

Lasciate riposare l’insalata per qualche minuto prima di servirla, così i sapori si amalgameranno al meglio. Questa versione arricchita è perfetta come piatto principale nelle calde giornate estive o come antipasto raffinato.

 

 

Tips

Se vi piace, aggiungete qualche nocciola tostata tritata finemente per un tocco croccante. o spolverare con un po’ di ricotta salata grattugiata per un sapore più deciso

Crostata Matta di Frutta Estiva
Crostata Matta di Frutta Estiva

Anche d'estate, concedersi un momento di dolcezza è un piccolo lusso che meritiamo. Basta superare l’idea che forno e caldo non vadano d’accordo.

 

La crostata che vi proponiamo oggi è un dessert veloce ed irresistibile. La base è una fragrante pasta matta ai cereali, leggermente dolce, che accoglie un’esplosione di sapori grazie ai fichi freschi e alla marmellata di prugne gialle fatta in casa.

Perfetta da gustare con una tisana fredda al karkadè per un break raffinato e rinfrescante.


Ingredienti

  • 150 gr di farina ai 5 cereali
  • 100 ml di acqua gasata fredda
  • 30 ml di olio di mais
  • 1 cucchiaio raso di zucchero di canna
  • Fichi freschi
  • 1 vasetto di marmellata di prugne gialle home-made


Preparazione


1.
In una ciotola capiente, mescolate la farina con lo zucchero di canna. Versate a filo l’acqua gasata, mescolando con una spatola. Aggiungete l’olio di mais e lavorate l’impasto fino a ottenere un panetto compatto. Avvolgetelo nella pellicola alimentare e lasciatelo riposare in frigorifero per 30 minuti.

 

2. Stendete l’impasto tra due fogli di carta forno, rimuovete quello superiore e trasferite la sfoglia in una teglia da crostata.

Bucherellate la base con una forchetta e spalmate uniformemente la marmellata di prugne.

 

3. Lavate i fichi senza sbucciarli, tagliateli a metà e disponeteli sulla crostata, coprendola interamente. Ripiegate i bordi verso l’interno per un effetto rustico. Cuocete in forno preriscaldato a 180-200°C per 30-40 minuti, finché i bordi saranno dorati.

 

4. Una volta sfornata, lasciatela raffreddare completamente prima di trasferirla su un vassoio. Servitela a temperatura ambiente o leggermente fresca di frigorifero, avendo cura di tirarla fuori cinque minuti prima di gustarla. Un dolce genuino, fragrante e ricco di sapore, perfetto per ogni occasione!

 

 

Tips & Abbinamenti

Vi proponiamo due liquori artigianali per accompagnare la crostata matta, a fine dei vostri pasti estivi.

 

Nocino

Il suo gusto intenso e speziato, con note di noce, cannella e chiodi di garofano, si sposa perfettamente con la dolcezza dei fichi e la leggera acidità della marmellata di prugne. Servitelo freddo per contrastare le temperature.

 

Amaro ai fichi e spezie

Un amaro artigianale a base di fichi, magari arricchito con anice stellato, vaniglia e scorze di agrumi, crea un perfetto gioco di richiami con il sapore del dolce. Servitelo con ghiaccio e godetevi il momento.

Sformatini di Spinaci e Patate al Formaggio
Sformatini di Spinaci e Patate al Formaggio

Per portare a tavola un piatto gustoso basta solo un po’ di fantasia e di amore per la cucina.

 

Gli sformatini di spinaci e patate al formaggio sono un piatto goloso e versatile, perfetto per un pranzo leggero o come antipasto raffinato.

La preparazione è semplice e il risultato finale è un piccolo scrigno di bontà che può essere servito caldo o tiepido, arricchito da una crosticina dorata in superficie.

Ideale per chi cerca un piatto sano, ma al contempo gustoso, che può essere anche adattato facilmente alle preferenze individuali con l'uso di diversi tipi di formaggio.

 

Ingredienti per 12 sformatini

 

  • 900 g di patate
  • 400 g di spinaci
  • 2 uova intere grandi
  • 2 cucchiai colmi di farina
  • 12 pezzetti di formaggio a piacere
  • 30 g di parmigiano grattugiato
  • 1 pizzico di noce moscata
  • Maggiorana fresca q.b.
  • Sale e pepe q.b.

 

Preparazione

 

1. Lavate bene le patate, mantenendo la buccia, e lessatele in abbondante acqua non salata per circa 35 minuti, o finché non risultano tenere quando infilzate con una forchetta. Una volta cotte, scolatele e lasciatele raffreddare leggermente.

 

2. Scottate gli spinaci in una pentola capiente con solo l'acqua residua di lavaggio, senza aggiungere ulteriori liquidi. Fate cuocere per 2-3 minuti, giusto il tempo di farli appassire, quindi scolarli bene e strizzarli per eliminare l’eccesso di acqua. Tritarli grossolanamente.

 

3. Sbucciate le patate, trasferitele in una ciotola e schiacciatele con una forchetta o, per un risultato più liscio, utilizzate un passaverdure. Aggiungete gli spinaci tritati, il formaggio grattugiato, un pizzico di sale e pepe, e mescolate bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

A piacere, potete aggiungere anche un uovo per legare meglio gli ingredienti e conferire maggiore morbidezza.

 

4. Preparare i pirottini. Preriscaldate il forno a 190°C. Se i pirottini sono di alluminio, spennellate l’interno con un filo d’olio per evitare che il composto si attacchi durante la cottura.

 

5. Riempite i pirottini con il composto, pressandolo leggermente per farlo aderire bene. Al centro di ogni porzione, inserite un pezzetto di formaggio (ad esempio mozzarella, scamorza o formaggio cremoso a piacere).

Coprite il formaggio con un’altra cucchiaiata di composto e appiattite la superficie con il dorso di un cucchiaio. Spolverate generosamente con parmigiano grattugiato per ottenere una crosticina dorata e saporita.

 

6. Infornate gli sformatini nel forno preriscaldato e cuocere per circa 25-30 minuti, o finché la superficie non sarà ben dorata e croccante. Se si preferisce una doratura più intensa, potete passare gli sformatini sotto il grill per i minuti finali di cottura.

Lasciate raffreddare gli sformatini per qualche minuto prima di sformarli, così da permettergli di rassodarsi e mantenere la forma. Serviteli caldi o tiepidi, accompagnati da una leggera insalata o come antipasto.

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Gli sformatini di spinaci e patate al formaggio sono un piatto delicato ma saporito, che si presta ad abbinamenti sia alcolici che analcolici.

Consigliamo, per le versioni alcoliche

  • Un rosato giovane e fresco, come un Chiaretto del Garda, fresco e fruttato
  • Una birra lager chiara: la sua leggerezza e le note erbacee e lievitate si abbineranno bene con gli spinaci e la crosticina dorata degli sformatini.

 

L'alternativa analcolica potrebbe essere

  • Dell'acqua frizzante con Lime e Zenzero, che accompagna il piatto senza sovrastarne i sapori, conferendogli una nota piccante
  • Un tè verde leggero e fresco, magari servito freddo con una fettina di limone, è una bevanda analcolica raffinata e leggera che si abbina bene alla delicatezza degli sformatini di spinaci e patate.

 

Buon appetito!

 

Cecatelli Ai Profumi dell’Orto
Cecatelli Ai Profumi dell’Orto

Celebriamo l’imminente arrivo della Primavera con un omaggio ai profumi e ai sapori della terra.

Oggi, infatti, vi proponiamo una ricetta leggera e gustosa, perfetta per valorizzare la pasta artigianale e i prodotti di stagione: i Cecatelli con verdure primaverili.

 

Abbiamo selezionato i cecatelli della Cooperativa Palazzo Piccolo, che rappresentano un autentico legame con il territorio.

Farine pregiate e un processo produttivo che rispetta le tradizioni locali. La cooperativa si trova ai margini dei Monti Dauni meridionali, nella provincia di Foggia, un’area dal forte carattere agricolo, dove la coltivazione biologica è una scelta di identità e qualità.

 

Ingredienti

 

  • 300 g di cecatelli Cooperativa Palazzo Piccolo
  • 3 zucchine piccole
  • 6 pomodorini
  • 150 g di asparagi
  • ½ carota
  • 20 baccelli di fave
  • 1 scalogno
  • Salvia q.b.
  • Basilico q.b.
  • Olio extra vergine di oliva
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Parmigiano Reggiano

 

 

Preparazione

 

1. In una padella capiente, scaldate un filo generoso di olio extra vergine di oliva e fate appassire lo scalogno finemente tritato insieme alla carota tagliata a piccoli dadini. Cuocete a fuoco dolce per un paio di minuti fino ad ottenere un soffritto profumato.

 

2. Aggiungete le zucchine a cubetti, gli asparagi tagliati a tocchetti, i baccelli delle fave e i pomodorini tagliati a metà. Mescolate bene e lasciate cuocere a fuoco medio per circa 8-10 minuti con un coperchio leggermente sollevato. Regolate di sale e pepe secondo il vostro gusto.

 

3. Nel frattempo, portate a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e cuocete i cecatelli fino a quando saranno al dente.

Scolate la pasta e unitela direttamente nella padella con le verdure. Saltate il tutto per un minuto a fiamma vivace per amalgamare i sapori.

 

4. Spegnete il fuoco, lasciate riposare il piatto per un paio di minuti e servite guarnendo con foglie di basilico e salvia fresca. Completate con una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato.

 

5. Nel frattempo, portate a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e cuocete i cecatelli fino a quando saranno al dente.

Scolate la pasta e unitela direttamente nella padella con le verdure. Saltate il tutto per un minuto a fiamma vivace per amalgamare i sapori.

 

6. Spegnete il fuoco, lasciate riposare il piatto per un paio di minuti e servite guarnendo con foglie di basilico e salvia fresca. Completate con una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato.

 

Questo piatto è un vero inno alla primavera, leggero ma ricco di sapore, perfetto per un pranzo all’aperto o una cena tra amici.

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Per accompagnare al meglio i Cecatelli con verdure primaverili, vi suggeriamo due vini che ne esalteranno i sapori:

  • Una Falanghina del Sannio DOC, fresco e fruttato, con note floreali e agrumate che si sposano perfettamente con la dolcezza delle verdure.
  • Un Cerasuolo d’Abruzzo DOC, un rosato dal carattere vivace e leggermente tannico, ideale per bilanciare la sapidità del Parmigiano e l’aromaticità delle erbe fresche.

 

 

Buon appetito e felice primavera!

Fusilli con Pomodoro Nero e Melanzane
Fusilli con Pomodoro Nero e Melanzane

"Mangiare non è soltanto trasformare o cuocere il cibo: è dono, spiritualità, amicizia, fraternità, bellezza, calore, sapienza, profumo, semplicità, compagnia". Questo è uno dei tanti aforismi di Gino Girolomoni, fondatore dell’omonima cooperativa che produce pasta biologica seguendo un’etica cristiana: amore e rispetto per il pianeta e le persone che la abitano.

 


Oggi condiamo la pasta Girolomoni con melanzane a tocchetti, fiordilatte e pomodori neri di Crimea che, in realtà, proprio neri non sono. Il loro colore particolare, tra il  marrone e il verde scuro, è dato dall'elevata concentrazione di licopene, uno degli antiossidanti più potenti presenti in natura, e i pomodori neri ne contengono molti di più rispetto ai rossi.

 

 


Ingredienti

 

  • 500 g di Fusilli Girolomoni
  • 500 g di pomodori neri di Crimea
  • 2 melanzane medie tipo campania
  • 100 g di fiordilatte
  • Olio extra Vergine di Oliva Goccia di Sole  
  • Basilico
  • 1 Spicchio di Aglio
  • Sale q.b.

 

Preparazione

 

1. Lavate e asciugate i pomodorini neri di Crimea; tagliateli a metà. In una padella, scaldate l’olio extra vergine di oliva Goccia di Sole e uno spicchio di aglio schiacciato. Fate soffroggere per poi unire i pomodori neri di Crimea, adagiandoli con il lato tagliato nell’olio.

 

2. Cuocete a fuoco basso per 6-7 minuti circa e aggiungete il sale. Togliete la padella dal fuoco e coprite con un coperchio ermetico. Questo procedimento permette al pomodoro nero di Crimea di proseguire la cottura. Dopo 15 minuti, pelate la buccia dei pomodori.

 

3. Lavate le melanzane, tagliatele a cubetti e friggetele in una padella con poco olio extra vergine di oliva, qualche fogliolina di basilico e sale q.b. Se necessario coprite con un coperchio per terminare la cottura. Amalgamate, infine, le melanzane con i pomodori neri di Crimea preparati in precedenza.

 

4. Preparate in una ciotola il fior di latte in tanti piccoli fiocchi.

 

5. Portate a ebollizione una pentola di acqua calda, aggiungete il sale e buttate i fusilli Girolomoni. Dopo circa 9 minuti, scolate la pasta e unitela al condimento di melanzane e pomodori neri di Crimea.

Completate il piatto aggiungendo a cascata i fiocchi di fiordilatte e servite sul piatto, guarnendolo con qualche fogliolina di basilico.

 

Il fusillo è servito: buon appetito.

 

 

 

Tips

 

Per accompagnare questo piatto dai sapori mediterranei e avvolgenti, scegliamo un vino che ne esalti la dolcezza delle melanzane, la freschezza dei pomodori neri di Crimea e la cremosità del fiordilatte.

Un Aglianico del Vulture rosato è l’ ideale: con il suo equilibrio tra struttura e acidità, le sue note fruttate e floreali e il leggero tannino, accompagna con eleganza ogni boccone, senza sovrastare i sapori delicati del piatto.

 

Un brindisi alla convivialità e alla buona cucina! 🍷

Il Perfetto Brodo di Carne
Il Perfetto Brodo di Carne

Un errore comune è pensare che le preparazioni di base siano le più facili: al contrario, sono proprio quelle che richiedono più attenzione e cura nei dettagli.

 

Un brodo insipido o torbido può compromettere il risultato finale di molti piatti, mentre un brodo ben fatto diventa una base straordinaria per risotti, zuppe e minestre.

Oggi vi sveliamo i segreti per ottenere un brodo perfetto: liquido e saporito, profumato e limpido. Non basta semplicemente immergere gli ingredienti in acqua e farli bollire, bisogna rispettare precisi tempi di cottura, dosare con attenzione il sale e scegliere con cura tra acqua calda o fredda.

 

 

Ecco 10 consigli indispensabili per preparare un brodo eccezionale.

 

 

1. Acqua fredda e fuoco basso

Come affermava Pellegrino Artusi oltre un secolo fa: “Per ottenere il brodo buono bisogna mettere la carne in acqua diaccia e far bollire la pentola adagino adagino”. La carne va immersa in acqua fredda e portata lentamente a ebollizione con fuoco basso. Questo procedimento permette di estrarre gradualmente il sapore e i nutrienti.

  

2. Carne prima, verdure poi

La carne va aggiunta per prima nell’acqua fredda. Le verdure, invece, si uniscono solo dopo il raggiungimento del bollore, per evitare che cuociano troppo a lungo e perdano le loro proprietà nutritive.

  

3. Quali verdure scegliere?

Se desiderate un brodo versatile e adatto a diverse preparazioni, la scelta migliore è puntare su un mix classico: carote, sedano e cipolla tagliati a pezzi grossi. Se volete un sapore più ricco, potete aggiungere un pomodoro maturo.

  

4. Erbe, ma con moderazione

L’aggiunta di erbe aromatiche dona al brodo una fragranza speciale. Usate alloro e prezzemolo e, se vi piacciono, aggiungete qualche chiodo di garofano infilzato nella cipolla per evitare che si disperda. Tuttavia, non esagerate: potete sempre intensificare il sapore in un secondo momento.

  

5. La scelta della Carne

Per un brodo ricco e bilanciato, utilizzate diverse varietà di carne: ali e cosce di pollo, mezzo cappone o mezza gallina e manzo. Per quest’ultimo, scegliete un mix tra tagli come sottospalla, muscolo, doppione, noce, brione, cappello del prete, girello di spalla o punta di petto.

  

6. L’importanza delle Ossa

Le ossa, soprattutto quelle di manzo e vitello, sono fondamentali per un brodo più saporito e ricco di collagene. Potete trovarle facilmente dal macellaio a prezzi contenuti.

  

7. Lunga cottura a fuoco dolce

Il segreto di un buon brodo sta nella pazienza: la cottura deve durare almeno 2-3 ore a fuoco basso. Questo permette agli ingredienti di rilasciare tutto il loro sapore senza rendere il brodo torbido.

  

8. Salatura a fine cottura

Durante la lunga cottura, l’acqua evapora e i sapori si concentrano. Se si sala il brodo all’inizio, si rischia di ottenere un gusto troppo marcato. Il consiglio è di aggiungere il sale solo alla fine, quando il liquido si è ristretto e si può valutare meglio la sapidità.

  

9. Schiumare con attenzione

Durante la cottura si forma una schiuma in superficie, composta da impurità della carne. Rimuovetela con una schiumarola, ma senza eliminare il grasso, che dona gusto e consistenza al brodo.

  

10. Filtraggio

Una volta terminata la cottura, rimuovete carne e verdure e filtrate il brodo attraverso un colino a maglie fini. In questo modo eliminerete eventuali residui e impurità, ottenendo un brodo chiaro e limpido, pronto per essere utilizzato nelle vostre preparazioni.

 

 

 

Con questi accorgimenti, il vostro brodo di carne sarà perfetto per esaltare ogni piatto. Mettiamoci il grembiule e iniziamo!