Fai un gesto concreto, acquista il Pandorato Artigianale di Marricrio, frutto di tradizione, semplicità e solidarietà.
Pandorato Artigianale: Descrizione Prodotto
Il Pandorato artigianale Marricrio è un dolce soffice e leggero, privo di canditi e uvetta, che unisce la delicatezza del pandoro alla tradizione del panettone. Preparato con lavorazione artigianale e ingredienti selezionati, rappresenta l’impegno della cooperativa siciliana Marricrio per qualità, inclusione e sostenibilità. Ogni acquisto sostiene un progetto solidale: per ogni pandorato venduto, la cooperativa devolve 1€ all’associazione Talità Khum che, a Librino, un quartiere fragile della città di Catania, si impegna contro l’emarginazione di minori che si trovano in situazioni di disagio e rischio sociale. Un prodotto buono, etico e profondamente legato al territorio.
Perché scegliere Pandorato Artigianale
- Solidale: per ogni pandorato venduto, Marriciro dona 1€ in beneficienza, a favore di minori a rischio di emarginazione
- Perfetto per chi ama i dolci semplici ma ricchi di profumo e morbidezza
- Prodotto che valorizza il territorio siciliano e sostiene l’inclusione lavorativa
Pandorato Artigianale: come utilizzarlo e abbinarlo in cucina
- Perfetto a colazione, con una crema dolce spalmabile, marmellata e una tazza di latte caldo
- Come dessert delle feste, accompagnato da crema al mascarpone, gelato alla vaniglia o panna montata
- Conservare in un luogo fresco e asciutto, richiudere bene dopo l'utilizzo
Chi lo produce
Marricrio è una cooperativa sociale, nata nelle rete di Confcooperative, che promuove inclusione e lavoro per persone con disabilità, valorizzando il territorio attraverso cibo sano ed etico. Una realtà solidale che unisce sostenibilità ambientale e sociale in ogni attività. Gestisce Scialari, la prima bottega Quidanoi a Catania, dove vendita di prodotti locali, cucina, aperitivi, degustazioni ed eventi diventano strumenti per raccontare la Sicilia coooperativa. Una realtà che sostiene comunità, qualità e stili di vita consapevoli.
